Il Plenilunio avverrà il giorno 11 aprile 2017 alle ore 8.09, nel segno della Bilancia a 21°.

Eccoci di fronte al compimento del ciclo lunare, iniziato con la Luna Nuova in Ariete  del 28 marzo 2017, il cammino iniziato con una rinascita, propria del simbolo Ariete e della primavera entrante. La Luna crescente, ci ha dato la possibilità di espandere e veder maturare, un intento che può giungere nella sua massima espansione ed espressione grazie alla Luna Piena, potentissimo dilatatore emozionale. Ora è possibile far luce su una dinamica non chiara, una questione da portare alla risoluzione, un problema o un desiderio, che abbiamo seminato nella Luna Nuova di fine marzo. Una Luna importante in un mese assai denso, in cui l’amore, i sentimenti e le emozioni fanno da padroni e dovranno trovare una strada per poter essere da noi compresi. Ovviamente non tutta la vastità e ampiezza emozionale di cui siamo fatti, ma far luce su un pezzettino di noi, sarà un grande passaggio evolutivo come Anime. Per questo ci è richiesto ora un passettino all’indietro: solo con un po’ di distanza da qualcosa io posso riconoscerlo e poterlo vedere nella sua verità. Venere in moto retrogrado, pianeta ora fondamentale, sia in questo Plenilunio, sia questo mese, non chiede fusione – simbiosi, ma il vero scambio tra due individui che mantengano un’identità separata e che possano camminare l’uno accanto all’altra.

L’asse Ariete – Bilancia, ci tende la mano per scavare in noi stessi e scoprire nuove modalità di espressione rispetto alla nostra individualità forse fino ad ora rimaste sopite, il nostro potere affermativo, l’impulso primo, l’impazienza e lo slancio vitale dell’elemento Fuoco (Ariete), per giungere all’incontro con l’altro da noi e la ricerca d’identità, del chi siamo tramite lo specchio del Tu: la magica danza che mettiamo in scena tramite quella strana cosa chiamata relazione, in cui non siamo più soli con la nostra volontà singola, ma impariamo la mediazione, la diplomazia, il dialogo delle parti. La qualità del pensiero che può mettere distanza e obiettività dell’elemento Aria (Bilancia). Abbiamo modo di trasformare le nostre relazioni sia del presente, sia del passato, se ci sono nodi non risolti.

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Una magica configurazione viene a crearsi in questo Tema di Luna Piena della mattina dell’11 aprile 2017: Luna e Giove sono congiunti in Bilancia, formando l’opposizione con Sole e Urano in Ariete e la quadratura con Plutone nel Capricorno.

Mi spiego meglio; il disegno del cielo, che viene a crearsi con questo Plenilunio è carico di tensione, ma è l’unica possibile affinché si possa davvero compiere un salto evolutivo, che tutto il mese di aprile ci sta offrendo. Luna e Giove sono meravigliosamente congiunti nella Bilancia, saremo dunque aiutati a sentire, come una nota che si espande al diapason e risuona ancora più intensamente, quelle aree della nostra vita dove non viviamo in armonia e in equilibrio con i nostri valori e dove di conseguenza, siamo più fragili e tentati nel barattarli in cambio di sicurezza, o per non perdere qualcosa o qualcuno.

La Bilancia, a livello simbolico evolutivo, ha il terrore profondo di scegliere la strada sbagliata; la scelta è il suo dilemma e il nodo karmico da comprendere in questa vita, faccio questo o quello? Sarà giusto o sbagliato? Così spesso si rimanda e rimanda una decisione e la strada da prendere. La scelta non è mai facile per nessuno, ma per la Bilancia, e chi ha molti pianeti nel segno, lo è ancora di più: è questione di vita o di morte. Dal suo giudizio, spesso dipendono le sorti di altre persone, e sente su di sé, il peso di qualcosa di più grande.
Uno dei miti che rendono bene il dilemma della Bilancia, infatti è il mito di Paride:

Zeus allestì un banchetto per la celebrazione del matrimonio di Peleo e Teti, futuri genitori di Achille. Eris, la dea della discordia, non venne invitata e, irritata per questo oltraggio, raggiunse il luogo del banchetto e gettò una mela d’oro con l’iscrizione “alla più bella”.

Le tre dee che la pretesero, scatenando litigi furibondi, furono Era, Atena e Afrodite. Esse parlarono con Zeus per convincerlo a scegliere la più bella tra loro, ma il padre degli dèi, non sapendo a chi consegnarla, stabilì che a decidere chi fosse la più bella non potesse essere che il più bello dei mortali, cioè Paride, inconsapevole principe di Troia, il quale era prediletto dal dio Ares.

Ermes fu incaricato di portare le tre dee dal giovane troiano, che ancora viveva tra i pastori e conduceva al pascolo le pecore, e ognuna di loro gli promise una ricompensa in cambio della mela: Atena lo avrebbe reso sapiente e imbattibile in guerra, consentendogli di superare ogni guerriero; Era promise ricchezza e poteri immensi, talché a un suo gesto interi popoli si sarebbero sottomessi, e tanta gloria che il suo nome sarebbe riecheggiato fino alle stelle; Afrodite gli avrebbe concesso l’amore della donna più bella del mondo.

Paride favorì quest’ultima, scatenando l’ira delle altre due. La dea dell’amore aiutò quindi Paride a rapire Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, e il fatto fu la causa scatenante della guerra di Troia.

 

La scelta di Paride dunque, scatenò la guerra di Troia: una scelta non matura, ma condizionata dalla ricompensa offertogli, quella che fece il giovane e inconsapevole, Paride, che scatenò conseguenze terribili. Nel mito e nella storia di vita di ognuno di noi, è racchiuso un evento fatale, una scelta sbagliata, grazie alla quale però veniamo messi sulla strada del nostro vero cammino: è lì che avviene il nostro Risveglio, grazie all’errore.

Prima o poi nella nostra vita, pensiamo di aver compiuto un errore fatale, l’errore senza il quale però, non saremmo mai diventati quelli che siamo oggi. Ognuno di noi si è trovato forse ad aver fatto una scelta, cosiddetta  sbagliata, una scelta che non ha seguito il proprio criterio di valori, perché forse quei valori così vicini a noi ancora non li conoscevamo, ma li abbiamo conosciuti dopo, solo attraversando gli sbagli perpetuati. Solo lì, li abbiamo ricontattati, abbiamo ricucito lo strappo quando ce ne siamo separati e forse non li abbiamo lasciati più. Non abbiamo permesso più a nessuno di portarceli via.

Per chi ancora sta cercando di riappropriarsi di questo valori e della sua integrità, del suo amore per se stesso e della grazia che porta questo magico atto di riconciliazione interiore, ora è il momento di perseguire nell’impresa coraggiosa con fiducia. Chi sente che la vita che sta vivendo, non è quella che ha scelto, ora è giunto il momento per poter scegliere responsabilmente di cambiare direzione e provare a riprendersela, con tutta la pazienza e la dolcezza del mondo. Sopratutto con tutto il tempo che necessita questo atto di grande amore.

Paride nella storia, sceglie la promessa dell’Amore: Afrodite infatti gli promette l’amore della donna più bella del mondo. La sensibilità alla bellezza e cercarla tramite l’amato/a, è una delle chiavi del viaggio Bilancia. Nella prima parte della vita, per ogni Bilancia, (o per chi ha molti valori Venusiani), l’amore ideale e il ricercare compimento di sè tramite l’altro è una necessità, spesso inconscia ma urgente, ma rappresenta solo l’inizio del viaggio.

Un primo amore giovanile, si rivela molte volte fallimentare, ma rimane memorabile ed è la prima presa di coscienza di questo “errore”, a condurre alla ricerca dentro di sé. Il viaggio vero e proprio è realizzare le nozze Alchemiche interiori: armonizzare il maschile e femminile interiore, e questo spesso per molti Bilancia, non è per nulla equilibrato. Molte donne, hanno la parte “maschile” molto sviluppata e viceversa, e la manifestazione più concreta di questo non bilanciamento, è riconoscibile nella relazione a due, che deve passare da molti aggiustamenti, possibilità di entrare in pieno nel proprio mondo incongruente di sentimenti (luogo che spaventa la mente razionale e cristallina dell’elemento Aria e della Bilancia), prima di raggiungere quella relazione  che da ideale va trasformata in reale.

Questo discorso chiaramente non vale solo per i nativi Bilancia, e questo Plenilunio nel segno, pone il focus proprio su Venere, governatore della Bilancia:Venere congiunta a Chirone nei Pesci, ora per ognuno di noi, “sta cercando di mostrarci l’errore” e di farci capire, non più con la mente, ma con il cuore, il senso di guarigione di cui in verità è portatore. Anche per chi ora è solo confuso, e non sente di aver commesso errori, si trova a doversi fidare di sè e della strada fatta fino a qui, e a riconoscerne il momento importante. Potrà imparare a sintonizzarsi dentro se stesso, comprendendo che solo lui può sapere se le sue scelte corrispondono a quello che sente come valori profondi o a quello che gli viene richiesto dal mondo fuori. Nessun altro ora potrà dirglielo. Potrà chiedere consiglio, ascoltare gli altri, ma infine, la scelta sarà solo sua.

Antiche ferite possono tornare ora a manifestarsi, come possono manifestarsi nodi del passato da risolvere e cerchi da chiudere, ma anche un’immenso amore e perdono verso ciò che pensiamo di aver fatto di sbagliato. Spesso non siamo in grado di perdonarci la sofferenza di relazioni sbilanciate, distruttive e sabotanti che abbiamo vissuto o che stiamo ancora vivendo. Non siamo in grado di riconoscerne il valore. Abbiamo scelto come Anime quel cammino e quel risveglio grazie al nostro carnefice, o alla nostra vittima ed ora siamo qui a comprenderlo, per lasciarlo andare, e sintonizzarci sull’amore più ampio. L’amore che non conosce relazioni asimmetriche e disfunzionali, ma solo armoniche e costruttive, che non vuole dire semplici, ma autentiche nella loro complessità. Paritetiche e di vero scambio. Questa è la Venere vissuta con maturità.

Venere in Pesci congiunta a Chirone, in moto retrogrado, insieme ad altri quattro pianeti (Mercurio, Venere, Giove e Saturno), ci accompagna all’accorgerci di quanto o meno siamo vicini a questo compimento, quando siamo vicini a noi, o meno.

 

A che punto siamo noi con le scelte della nostra vita?

Stiamo scegliendo, o siamo come Paride confusi e tentati da lusinghe esterne, paura, e indecisioni, che però non sono la scelta autentica?

Nella relazione attuale siamo totalmente onesti, o ancora ci tratteniamo dal dire o dal fare, per paura di perdere qualcosa?

Se non abbiamo ora una relazione profonda, quanto ci apriamo nei confronti della vita e nella fiducia di poter riconoscere qualcuno sulla nostra strada? E  noi siamo pronti a farci vedere?

Cosa del nostro passato ancora non lasciamo andare?

 

Luna – Giove in Bilancia, opposte a Sole e Urano in Ariete quadrati a Plutone in Capricorno, ora sono il vento in poppa delle nostre vele, mossi da vento inquieto, instabili nella nostra vita eternamente in mutamento, spinti dalla frenetica ricerca di bellezza e armonia, fiduciosi di trovarla, impazienti nel non trovarla ancora, combattivi e commossi di fronte ai fiori di primavera, spaventati e stravolti dagli orrori del mondo, piccoli e impotenti nella grandezza del genere umano, importantissimi semini nel cammino che porta al mutamento, uniti e divisi, fragili e fortissimi, nell’eterna danza degli opposti della vita, nella realtà duale che in verità è l’unione di due metà, noi siamo l’ago della bilancia; siamo qui siamo vivi e siamo Unità.
Aprile respiriamolo tutto d’un fiato, rapido come i fiori e le foglie che si sono manifestate negli alberi, anche noi possiamo in un attimo lasciare andare tutto, ricominciare, spiccare il volo, scegliere un cammino piuttosto che un altro. Scegliere. Questa la parola chiave di questo Plenilunio.

Scegliere con amore, l’amore e per l’amore.

Scegliere davvero, perchè quando accade senza paura, non c’è nessun rimpianto, ma solo vita che giunge ed apre altre porte.  Consapevolezza e perdono per ciò che ci si è lasciato alle spalle e felicità di essere vicini a ciò che il nostro cuore sente bello, puro e vero.

Buona Luna a tutti,

 

Anna Elisa Albanese 

 

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Fonte: http://www.sentieroastrologico.it/luna-piena-bilancia-11-aprile-2017/

 



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