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“Benedire il cibo, significa caricarlo di energia spirituale, affinché possa rafforzarci e guarirci”.
Grazie al ricercatore giapponese Masaru Emoto, è stato dimostrato che informazioni quali parole, pensieri e immagini possono essere trasmesse coscientemente all’acqua, la quale assorbe i messaggi sottili modificando radicalmente la propria struttura cristallina. Un effetto di questo fenomeno, è la trasmissione di nuove informazioni luminose che esercitano un’azione positiva sul corpo, sullo spirito e sull’anima.
In base a quanto è stato dimostrato, pensieri, sensazioni e immagini provocano dunque delle alterazioni nell’acqua. E i cristalli d’acqua più belli sono quelli prodotti dalla gratitudine e dall’amore. Al mondo non dovrebbe esserci alcunché di più importante dell’esprimere l’amore e la gratitudine che si provano.
Quasi tutti i cibi contengono acqua, la sostanza originaria della vita. Benedicendo e ringraziando il cibo possiamo quindi modificarne la sostanza primigenia, il contenuto di luce e l’energia. Le zuppe sono particolarmente adatte alla benedizione della vita presente in ogni cosa.
Prendendoci consapevolmente un paio di minuti per benedire il nostro cibo, riusciamo ad assumere un atteggiamento di rispetto e amore. In questo modo manifestiamo la meritata riconoscenza alla natura e alle persone che qui e oggi ci hanno procurato questo cibo. Possiamo provare gratitudine per il fatto di non patire la fame e di attingere dall’abbondanza.
Il cibo può essere benedetto in diversi modi, per esempio, recitando una preghiera prima del pasto, benedicendo coscientemente quello che c’è nel nostro piatto, o esprimendo il nostro ringraziamento con un piccolo rituale da tavola.
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Ecco un esempio di rituale di benedizione:
1. Siediti davanti al tuo piatto
2. Osserva il cibo e dedicagli qualche pensiero (da dove proviene, quando è stato raccolto, eventualmente che tipo di lavorazione ha subito ecc.).
3. Crea silenzio dentro di te e dirigi consapevolmente l’attenzione sul cibo che hai di fronte.
4. Strofina tra loro i palmi delle mani in modo che si scaldino e tu possa percepire meglio.
5. Tieni i palmi delle mani al di sopra del cibo.
6. Ora puoi chiedere agli angeli di benedire il tuo pasto.
7. Fa di te stesso uno strumento dell’amore e dell’energia creando il vuoto nella tua mente e lasciando fluire la luce dentro di te. Se all’inizio ti risulta un po’ difficile, dirigi consciamente i pensieri sull’energia sottile – il prana, il Chi – che ci circonda costantemente e da cui ogni nostra cellula è pervasa.
8. Lascia che l’energia fluisca nel cibo attraverso le tue mani.
9. Poco dopo riuscirai a percepire un lieve flusso energetico nei palmi delle mani: si manifesta sotto forma di calore, formicolio, corrente, rotazione, flusso… che diventerà sempre più forte; può anche essere simile ad un alito di vento. Goditi le percezioni di questo flusso energetico, è un’esperienza meravigliosa. L’energia può essere percepita ogni volta in maniera un po’ diversa, a seconda della carica di cui è dotata.
10. Magari riesci anche a percepire uno o più colori, oppure davanti al tuo occhio interiore si forma un’immagine, per esempio, energia spumeggiante, un fuoco che riscalda e avvampa o un simbolo come il fiore della vita ecc…
11. Ti accorgerai di quando il fuoco energetico sta per esaurirsi: la sensazione si attenuerà, le immagini si dissolveranno, le mani si raffreddano…
12. Ringrazia ancora una volta a livello interiore
Noterete che la pratica di questo rituale esercita su di voi un effetto molto positivo, in genere ci si sente più presenti, tranquilli, rilassati e in pace, il che consente di assumere gli alimenti con maggiore coscienza.
Estratto dal libro “Le Minestrine degli Angeli“ di Jeanne Ruland, Judith Schaffert
Fonte: http://angeliradianti.com/gli-angeli-consigliano-di-benedire-il-cibo/
Letto su : http://fisicaquantistica.it
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