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Questi tempi stanno chiamando ognuno di noi a rivedere i propositi e la Missione della nostra Vita. Anche persone che si occupano da tempo di Crescita Personale vivono momenti di crisi individuale, devono fare i conti con sintomi fisici o con problemi che minano il loro benessere.

Da diversi mesi siamo costretti a guardare in faccia la nostra ombra, la parte di noi che non conosciamo; ci iniziamo a rendere conto che esiste e che non è per niente piacevole da vedere, ecco perchè, forse, la teniamo ancora nascosta.

Ci è stato insegnato ad essere “per bene” ed a nascondere tutto quello che non corrispondeva alla maschera che tutti indossano, abbiamo cercato di fare i bravi per compiacere mamma e papà ed abbiamo creato qualcuno che non ci corrisponde quasi per niente.

Ed ora che assistiamo, impotenti, all’orrore del mondo, possiamo vedere la NOSTRA rabbia, il nostro odio, la nostra capacità di fare del male, di uccidere e violentare, le nostre emozioni forti e violente, che abbiamo cercato sempre di reprimere. 

Chi manovra le sorti del mondo conosce bene questa nostra ombra, si rende conto che, se ben pilotate e manipolate, le notizie che vengono diffuse possono spingere una moltitudine ad imbracciare il fucile ed a fare agli altri ciò che crede stiano facendo a Sè. Non per niente generazioni di uomini sono andati in guerra ed hanno ucciso, senza mai ribellarsi a chi li spediva al fronte. Non per niente la guerra infuria ancora su tutto il pianeta, è proprio perchè e’ parte dell’animo umano.

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In me esiste il malcapitato che, ignaro, si reca al bistròt in cui verrà ucciso, il kamikaze che si fa saltare in aria, la madre distrutta dal dolore, il padre che si trattiene dal farsi giustizia da sè, colui che si indigna e colui che si arricchisce e specula, colui che manovra le fila del gregge per condurlo al macello e colui che incassa i proventi della guerra. Ognuno di loro fa parte di me, se ho saputo guardare nell’abisso e nelle profondità della mia Anima posso riconoscere i sentimenti di ognuno, la violenza, l’ingordigia, la volontà di sopraffare e violare, l’ego che si erge a mostrare e godere dei benefici della ricchezza sporca di sangue, la terribile indifferenza di chi trascina la propria Vita pensando di non poter fare altro che chinare il capo.

Ed ecco che, guardando e vedendo tutto questo in me, riconoscendolo, i miei moti interiori si placano e la scelta di Vita possibile prende il sopravvento.

Dopo aver visto l’ombra, senza condanna, senza giudizio, con compassione e comprensione, ci accorgiamo che è stata la Luce che possediamo ad illuminare tutto questo. Ed allora la nostra Missione si staglia certa, sicura, non ci sono più dubbi, nè remore, nè incertezze: diffondere l’Amore ed il Bene diventano la nostra responsabilità personale ed individuale.

Per poterlo fare dobbiamo, prima, riconoscere che un’infinità di volte abbiamo fatto del male a noi stessi; senza accorgercene ci siamo violentati, uccisi, massacrati, abbiamo ignorato le nostre pulsioni più vitali, siamo rimasti indifferenti alle richieste d’aiuto del nostro Corpo e della nostra Anima. Per poter diffondere l’Amore ed il Bene dobbiamo averli dentro e, se non li abbiamo, dobbiamo scoprire come crearli, per Noi Stessi.

E questo è il primo impegno che dobbiamo prendere, in assoluto: Amare e rispettare Noi Stessi, sempre. Da questo scaturirà tutto il Bene, così tanto che non possiamo neppure immaginarlo. Cambiando Noi Stessi cambiamo tutto il nostro Mondo.

Solo dopo aver raggiunto, trovato e vissuto l’Amore per Noi e dentro di Noi, possiamo svolgere la nostra Missione.

Nella nostra Vita quotidiana abbiamo tutto quello che ci serve per attuare il nostro proposito. Abbiamo parenti che ci fanno dannare, colleghi che ci mettono costantemente alla prova, partner che ci prendono in giro, figli che si dimenticano di noi, genitori che ci vogliono uguali a loro, ed altre centinaia di persone che incontriamo ogni giorno.

Per ognuno di loro possiamo essere Luce che illumina, semplicemente facendo ciò che ci fa stare bene e lasciando fluire l’Amore che scorre al nostro interno. Possiamo diffondere il Bene svolgendo il nostro lavoro, dipingendo un quadro che abbellirà le pareti di qualcuno, suonando musica che altri ascolteranno, creando oggetti o arredando case che altri vivranno.

Vivendo in armonia con Noi Stessi manifestiamo le meraviglie del Creato attraverso di Noi, permettiamo alle Forze Superiori di agire attraverso di Noi, diventiamo Strumento per l’Amore che fluisce, siamo esempio concreto dell’Essere che ci ha creati, ed a cui apparteniamo, tutti.

Riconosciamo, quindi, la nostra ombra, accettiamola ed accogliamola, guardiamo ad essa ed illuminiamola con la nostra Luce. Impariamo ad amare Noi Stessi e, così facendo, impariamo ad amare l’altro, che non è altro, ma è parte di Noi.

Rendiamoci fili del Disegno Divino, che tesse in silenzio; diventiamo Uno con il Tutto e sciogliamoci come colori sulla tela di un pittore, che ha nella sua mente il quadro da dipingere.

Continuiamo la nostra opera con Fede e Gratitudine. L’Amore ed il Bene stanno agendo attraverso di Noi e stanno invadendo la Terra.

Valeria Pisano

Fonte : https://valeriapisano.com/2015/11/16/diffondere-lamore-ed-il-bene-e-nostra-responsabilita-personale/

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2 Replies to “DIFFONDERE L’AMORE ED IL BENE è NOSTRA RESPONSABILITA’ PERSONALE”

  1. Conosco due persone che se leggessero questo post scatenerebbe in loro una reazione di giudizio, rabbia e rancore per eventi crudeli avvenuti nel loro passato condiviso, dolore emerso da eventi negativi e scatenati da una terza persona che ha fatto loro del male intenzionalmente.
    Stasera mi è stato chiesto da una di queste due persone “come puoi offrire un’ennesima chance a chi ti ha ferito così per così tanti anni?” riferendosi ad una situazione che sento di aver bisogno di risolvere, dopo averla lasciata in stallo con la scusa di “aver tagliato i ponti”.
    Il fatto è che non ho una risposta razionale da dare, sento solo che è parte del mio percorso, devo riprendere i contatti con chi mi ha ferita, per poterci parlare.
    Sento che tutto dipende da come andrà questa conversazione, ho delle cose da dire e delle cose da sentire, forse così tutto mi sarà più chiaro.
    È anche possibile che dopo questa conversazione non ci si senta più, ma avete presente quando sentite che è giunto il momento di affrontare una certa situazione e risolverla?
    Ecco, prima ancora di leggere i post di stasera, ho percepito quanto descritto in questi due post.
    Chiaramente sento gli eventi, in un modo o nell’altro.

    Saluti e buona vita

  2. MOLTI SCAMBIANO “PACE” CON “MOLLEZZA”…
    ma la PACE non e rinuncia al conflitto: ci sarebbe stata PACE in europa se fossimo diventati tutti tedeschi sotto hitler? ci sarebbe stata PACE in italia se nessuno si fosse opposto al terrorismo? secondo alcune ottiche la PACE sociale garantita dalle mafie non sembra gradita maggiormente del precariato lavorativo offerto dallo stato? persino i caschi blu dell’ ONU vanno in giro armati!
    accettare l’ andazzo NON COSTRUISCE PACE! rinunciare alla propria supremazia su se stessi NON COSTITUISCE PACE! permettere l’ ipocrisia senza smascherarla NON COLLABORA ALLA PACE! non si puo vivere nella PACE vera e nel male contemporaneamente… questa mi pare solo MOLLEZZA!
    ma, attraverso vie di conflitto, e solo attraverso quelle, diventa chiaro il confine tra bene e male, vita integra ed ipocrisia, stato ed anti-stato…
    se noi ricerchiamo quello che nell’ articolo viene chiamato “ARMONIA CON NOI STESSI”, rischiamo di cadere nella suggestione del “CON”… non ci sta una forma di relazione nella “ARMONIA CON NOI STESSI”! siamo di fronte solo ad una “ARMONIA IN NOI STESSI”! e diventiamo MONADI, non esseri sociali! la PACE suppone negoziazione, contrattazione, tra esseri che sanno di essere differenti tra loro e che non possono pretendere l’ assimilazione dell’ “ALTRO”… la pace suppone elementi comuni che permettano un dialogo, ma anche elementi di differenza su cui discutere… e sta proprio li il conflitto: l’ “esserci” di noi per l’ altro e dell’ altro per noi, per quanto possa anche essere risorsa, COSTITUISCE SEMPRE UNA FORMA DI LIMITAZIONE, nel godimento di tempi, spazi fisici e risorse planetarie…

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