Nella notte del 10 maggio alle ore 23.43 avremo la Luna Piena nel segno dello Scorpione a 20.24°.

E’ stato già scritto tanto di questa luna del Wesak, la notte del plenilunio nel Toro quando il Buddha morì, nel 483 a.C.L’Illuminato raggiunse la soglia del Nirvana – la grande liberazione che interrompe il ciclo delle reincarnazioni terrene – ma mentre stava per varcare quella soglia, voltandosi indietro vide la sofferenza del genere umano e, mosso da profonda compassione, non riuscì a proseguire. Pronunciò dunque un solenne giuramento: ogni anno, nel momento esatto del plenilunio nella costellazione del Toro, egli sarebbe tornato sulla terra a portare la sua benedizione a tutta l’umanità, incoraggiandone l’evoluzione spirituale. (per approfondire leggete anche questo bellissimo articolo sul rituale del Wesak:  cosa significa e come si celebra).

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Iniziato con la Luna Nuova in Toro del 26 aprile, questo ciclo lunare, ci ha condotto verso una purificazione e trasformazione profonda a livello sottile e spesso impercettibile durante il giorno, degli strati di coscienza riguardante il passato. Avete notato se sono affluiti più sogni notturni in questo periodo? Se si, avete fatto caso quali mondi sepolti cercassero di mostrarci? Possono verificarsi sogni molto evolutivi e portatori di risposte su antichi nodi, anche a livello karmico, che possono essere visti e sciolti. L’asse Toro – Scorpione come ogni primavera, ci presenta questo passaggio obbligato, dall’ombra alla luce, dal germoglio chiaro e visibile nel suo sbocciare e aprirsi alla vita fino alla sua apparente “morte”, trasformandosi in foglia.

Siamo dentro questo passaggio, come la crisalide in farfalla, per proseguire, c’è bisogno di giungere all’essenziale e a ciò che perdura: alla sostanza pura delle cose – all’Anima racchiusa oltre i contorni che possono anche “morire” trasformarsi, modificarsi esteriormente.

I fiori fragili e splendidi del risveglio di marzo, lasciano il posto alla resistenza delle foglie verdi e durature che ci accompagneranno nei mesi a venire fino all’estate. In cosa muta dunque questo ciclo lunare rispetto alle precedenti primavere?

Ogni anno, pur rimanendo coinvolto il medesimo asse energetico, cambia l’orario del Plenilunio e tutti gli altri pianeti coinvolti nella lunazione, quindi, in altre parole, muta praticamente tutto o quasi, perché anche l’universo e sopratutto lui, è in continua trasformazione e, noi, riflettendovi i nostri sogni, speranze e simboli interiori, possiamo attingere un poco da questa magica combinazione di forze. Plenilunio in Scorpione del 10 maggio 2017, ha il suo apice in Casa X, alle ore 23.43 italiane, e ci racconta di un percorso difficile, faticoso, ma possibile: il raggiungimento della piena padronanza e controllo dei nostri impulsi viscerali, primitivi, arcani e delle nostre forze d’ombra che ci muovono da dentro. Per arrivare a questo, forse ci saranno dei mutamenti interiori che ci stanno portando a rivedere le fondamenta della nostra vita, a mettere in discussione anche ciò che ci è stato tramandato, a fare un processo di trasmutazione di ciò che non ci è più affine, una rivisitazione che parte dalle fondamenta famigliari – Casa IV – e giunge fino al punto più lontano e di espansione dei nostri potenziali e di autonomia realizzativa – Casa X

Una precisazione, quando parlo di controllo e padronanza dei proprio impulsi, non parlo né di soppressione né di rimozione, ma del vero autocontrollo maturo mostratoci dalla Casa X, in cui il governatore è il maestro Saturno – la padronanza del nostro Io adulto che può conoscere quelle parti di se stesso ancora spaventate, quelle zone dentro di noi che ci fanno muovere come dei bambini travestiti da adulti, in cui tutto ci è dovuto, solo perché non abbiamo sanato un nostro “credito” infantile: pretendiamo riscatto, vendetta, amore supremo e incondizionato. Tutti lati ombra del viscerale e sensibilissimo simbolo dello Scorpione, segno complesso, sfaccettato e spesso incompreso, che attacca prima di essere attaccato, controlla prima di essere controllato e scappa prima di essere lasciato. Tutte re-azioni queste, nello stadio Scorpione nel primo stadio ancora non evoluto, rimasto re-attivo e cioè non in grado di padroneggiare la sua paura dell’abbandono emotivo, la sua paura di essere impotente e vulnerabile e la sua paura di essere sotto il controllo emotivo di un altro. Sono tutte paure ancestrali di uno stadio che ha già vissuto, e ha scelto di risolvere incarnando questo segno (sia si tratta del vostro Sole, o se avete qualche pianete nel segno). Vissute in altre vite e in questa attuale, quando era molto piccolo, e giace ora sedimentato nelle parti compulsive di comportamento, in un zona dimenticata, rimossa, nascosta in quella zona lontana da sé che porta il nome di inconscio, o di Sé inferiore, che rischia di comandare al posto suo.

Osserviamo nel nostro Tema Natale, la presenza di Plutone e la Casa dove abbiamo il segno dello Scorpione, dove si trova, se ci sono pianeti e che aspetti formano, in questo periodo abbiamo l’occasione, con il Sole opposto al segno dello Scorpione (il famoso anti-compleanno), e il Plenilunio nel segno, di far luce su tutti questi meccanismi di difesa che si innescano in maniera inconsapevole. Ancora ci stiamo difendendo come allora? Sentiamo di non essere ancora “puliti”, limpidi e diretti nelle nostre richieste e intenzioni, perché? Abbiamo paura di perdere qualcosa o qualcuno?

Questa Luna Piena alimenta tutte le nostre zone emozionali primitive e reattive riguardo la sopravvivenza emozionale. Perdere equivale a morire, questo è uno schema antico che spesso per gli Scorpioni è valido e vive nelle loro viscere. Invece lasciare andare.. scegliere consapevolmente di passare dentro ciò che più temono.. arrendersi.. concedersi la vulnerabilità, è una delle chiavi di volta per questo segno.

Nel nostro presente spesso riattiviamo teatri moderni in cui la rabbia, l’impotenza, il senso di costrizione interiore, la fragilità sono gli stessi di noi bambini. Questo continua coazione a ripetere, so bene non sia facile disinnescarla, spesso proviene da noi e prima di noi, e anche quando abbiamo raggiunto la consapevolezza razionale di alcuni nostri leitmotiv, non è sufficiente a togliere il dolore e a mutare. Io penso che forse dobbiamo imparare una cosa – il tema per eccellenza dello Scorpione – la sua sfida ed anche l’unica sua risorsa per iniziare il vero cambiamento: innescare la fiducia.

La fiducia ingenua, felice, stupida, semplice e senza nessuna base. Fiducia nel fatto che se noi smettiamo di controllare, sarà proprio qualcosa d’altro, racchiuso nel mistero stesso che è la vita, a raccoglierci e a condurci proprio dove dobbiamo andare.

 

L’asse Casa IV  Sole in Toro- Casa X  Luna in Scorpione, ci dà la possibilità di sciogliere, se ancora esiste, una parte di noi, che non vuole crescere del tutto; a volte per crescere bisogna lasciare andare qualcosa, perdere un pezzo di noi che non tornerà più indietro, l’infanzia dapprima, l’adolescenza dopo.  Senza per questo perdere la spensieratezza e il nostro bambino interiore, vi è un passaggio da compiere a livello evolutivo per arrivare alla fase della matuerità. In IV Casa, abbiamo il Sole nel segno del Toro, ben radicato in quella zona che più dà sicurezza – il nido famigliare d’appartenenza, a maggior ragione se quel “nido” non è stato il luogo che avremmo voluto, può rimanere dentro di noi, come qualcosa che ci trattiene (inconsciamente), dal farci compiere il distacco e il cammino di autonomia verso una nostra direzione individuale. La Casa IV è anche legata a tutto ciò che è la nostra radice intesa anche come quel luogo, fisico o interiore, dove noi ci sentiamo a Casa. Possiamo sentirci a casa in una nave o in una baita in montagna, a casa nostra nei libri che amiamo, o negli affetti famigliari e tante persone accanto; per ognuno sentirsi a casa è qualcosa di totalmente differente. Casa è dove ci sentiamo protetti. Casa è  anche come per la prima volta nella nostra vita abbiamo o non abbiamo sentito tutto questo, le origini famigliari, il nostro primo nido.

Come l’abbiamo sentito? Che atmosfera abbiamo respirato?

Scappavamo da lì o lo ricercavamo? Da adulti rappresenta la nostra capacità o meno di mettere radici solide, il sentirsi solidi e con basi sicure, o ancora non protetti e cercare esternamente qualcosa che possa farlo al posto nostro.


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La Casa IV è’ anche il luogo da dove arriva la nostra Anima e dove si dice non concluderemo la nostra esistenza qui su questa terra, è il nostro spazio protetto, intimo, dove c’è la nostra dimensione privata, in netto contrasto opposto con la Casa X, il luogo che ci mostra come veniamo visti nel sociale, è il luogo lontano da casa dove non possiamo nasconderci ma dobbiamo mostrarci. Il settore ove i riflettori del mondo ci daranno la nostra immagine pubblica e dove noi stessi, lontani da casa per l’appunto, ci muoviamo in qualcosa di più ampio, e restituiamo qualcosa al mondo e alla società della qualche facciamo parte. E’ il punto più alto della Carta Natale, dove noi porteremo i nostri frutti e talenti alla maturazione e alla massima luminosità.

Luna piena in Scorpione in Casa X, in un settore così poco intimo, per il misterioso e profondo sottile mondo dello Scorpione, uno sforzo forse? Un cammino  dall’ombra e il mistero che spesso è solo paura, verso l’apertura delle nostre stanze più segrete, ora possono finalmente essere mostrate e rese utili a qualcun altro oltre noi stessi?

 
Il nostro spazio interiore può dilatarsi, farsi Casa per noi, protezione e nido e allo stesso modo disvelarsi e mostrarsi al mondo? Potremo farlo senza temere di perderci? Siamo pronti ora a riconoscere l’essenziale – nucleo –  casa – anima – in noi stessi, e non lasciarlo più andare.

    
Possiamo staccarci da quel nido caldo dove il Toro, segno fisso, bisognoso di sicurezze e punti fermi, non si staccherebbe mai dal passato e da ciò che conosce? Possiamo percorrere il lungo cammino che ci porta dalla Casa – nido – origini  (IV Casa) fino al mondo – autonomia – realizzazione ( Casa X)?

Possiamo trovare questi due mondi dentro noi stessi e farli convivere senza conflitto?
Possiamo farlo solo dopo aver ancora una volta (in un cammino secondo me che dura tutta la vita), percorso le vie che ci portano al conoscere la verità sulle nostre origini e ciò che riguarda i rapporti più vicini e intimi, i famigliari ed il passato.

Questo passaggio è reso possibile in tutto questo mese molto potente a livello energetico, e in questa Luna Piena: Mercurio finalmente ha ripreso il suo moto diretto ed è congiunto ad Urano entrambi in Casa III, sul Fondo Cielo: parola chiave comunicare. Parlare e tirare fuori dal profondo delle nostre “viscere”, quello che proviamo ed anche quello che non sappiamo di provare ma che ci agisce, e lo vediamo riflesso nelle nostre azioni e relazioni attuali. Sembra una cosa così scontata a volte, ma io vedo intere famiglie o nuclei affettivi, che tacciono segreti e rancori sepolti per anni e anni.

I segreti adesso andranno rivelati.

 

Una Luna Scorpionica che dovrà rivelarsi in tutta la sua splendida “complicanza”, uscire dal groviglio di emozioni contrastanti, riderci su magari, e attingere con semplicità e serenità, alla calda terra del Toro, fertile e nutriente, per potersi fidare della vita, che non conosce morti e fini, ma solo infinite trasformazioni.

Buona Luna piena,

Anna Elisa Albanese 

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Fonte : http://www.sentieroastrologico.it/luna-piena-scorpione-10-maggio-2017/

 


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