[wp_ad_camp_2]
Non esistono cose impossibili ma solo cose per le quali non è ancora arrivato il momento. Non esistono amori irraggiungibili ma relazioni per le quali il tempo è una menzogna. Quanto siete disposti ad aspettare, quanto siete disposti a dare, quanto siete disposti a darvi all’inconoscibile, quanto siete disposti a rinunciare al controllo, al possesso, all’attaccamento?
Parafrasando una frase dello scrittore contemporaneo Murakami, l’amore non può seguire logiche alla stregua di un calcolo numerico, dunque, diversamente dalla matematica, la vita non sceglie quasi mai il percorso più breve. Chiedetevi quanto siete disposti a camminare con il minimo di zavorra addosso e pochissime coordinate per un viaggio che richiede l’attenzione ai dettagli durante tutto il percorso e non l’ansia ossessiva della meta. Non calpestate i vostri sogni con l’irruenza di un mendicante che brama, ma fatelo con la grazia di un guerriero che sa già di aver ottenuto la vittoria con la complicità universale e dunque si gode il passaggio. E il paesaggio… Quante cartoline timbriamo con il filtro dei nostri grandangoli mentali e ci dimentichiamo che la vera bellezza non ha bisogno di aggiungere né togliere nulla a ciò che già c’è. Che il panorama più grandioso è lì davanti a noi perché dentro di noi c’è una breccia d’Infinito a spalancarci il cuore.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo sulla strada:
che cos’altro ti aspetti?
Soprattutto, non affrettare il viaggio
(Kostantin Kavafis)
[wp_ad_camp_1]
Se vi sentite soli, non riconosciuti da chi amate, non visti da chi desiderate, apprensivi di attenzioni, non rinunciate al romanticismo ma siate voi i primi seduttori del creato, di voi stessi e fate della vita la vostra prima amante in tutte le sue forme. Non c’è sentimentalismo più audace che scegliere di amare il mistero, l’invisibile, l’anima nel cuore di ogni cosa, quello spazio neutro al di là del bene e del male dove potete celebrare l’inizio di ogni possibilità. Lì incontrerete tutto l’amore di cui avete bisogno e nelle modalità meno prevedibili e calcolabili che possiate immaginare. Provate a disobbedire, ogni tanto ma fatelo spesso! – alla morsa dei luoghi comuni, siate gente di frontiera, equilibristi di valichi, assetati di orizzonti senza porte e finestre. Riprendetevi la vostra libertà, l’amore non è un’àncora, l’amore è il mare. Prendete il largo… chi vi ama vi seguirà, altrimenti lasciate andare, nell’imparmanenza tutto si rigenera continuamente e niente si perde perché tutto si trasforma. Siate disposti a morire a voi stessi, nessuno riuscirà più a contenervi e se lasciate qualche traccia dietro di voi, saranno passi di danza. L’amore ama fluire, il ritmo non ha altra legge se non quella dell’armonia.
Lascio a Ulisse la sua voglia di tornare a casa,
mi tengo la mia inspiegabile malia
di sentirmi a casa in mezzo al mare… (C.M.)
Se vi siete inceppati, danzate, correte, muovete il corpo, sciogliete i legami, respirate potentemente fino a dissolvervi nel vuoto dell’infinito, tremate, ridete, piangete, ruggite, ululate, non addossate agli altri le responsabilità ma abbracciate dell’altro l’anima che vi invita a danzare. Ognuno di noi non è mai solo, ha sempre uno spirito da coltivare e nutrire. Depersonalizzatevi, siate plurali come l’universo. Non prendete tutto in maniera personale, ma limitatevi a prendere tutto. Accogliete ogni esperienza come la vostra più grande benedizione perché tutta la vita non è che una grande esperienza di amore. A chi mi chiede “Cecilia, cosa è per te l’amore per un uomo?” rispondo che l’amore è un’esperienza universale, a prescindere dalla persona che te lo ispira. Dopodiché, è essere grati alla vita perché quella persona per te speciale semplicemente esiste, né più né meno. Ed è creazione quotidiana della reciproca libertà. Siate liberi nella vastità di poter essere voi stessi fino in fondo. E se amate davvero qualcuno, per prima cosa… liberatelo da voi! Leggi: Se ami qualcuno, liberalo da te
A veces amanezco y hasta mi alma està hùmeda.
Suena, resuena el mar lejano.
Estè es un puerto.
Aquì te amo
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo
(Pablo Neruda)
Consigli di lettura
“L’amore è uno straniero” di Rumi
“Orizzonte perduto” di James Hilton
“Neve” di Maxence Fermine
“Sonetti a Orfeo” di Rainer Maria Rilke
[wp_ad_camp_4]