Esiste un’analogia tra le nostre rappresentazioni interiori e la rappresentazione delle energie del sistema solare: perché l’uomo e l’ universo sono fatti della stessa materia. Un Tema Natale è la rappresentazione, simbolica, attraverso pianeti, segni e case di tutte le potenzialità e fragilità che si individuano dentro ciascuno di noi.

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La prima macro divisione degli elementi che entrano in gioco in un Tema Natale, è quella tra il maschile e il femminile. Questa non è una divisione di genere, ma si basa sulla qualità dell’energia che contraddistingue ciascuno di essi: parleremo di  sei segni zodiacali femminili, perché ricettivi – passivi – Yin e sei segni zodiacali maschili, perché creativi – attivi – Yang. Questa dualità maschile/femminile rispecchia le polarità opposte, come caratteristiche di movimento interne alla nostra psiche: azione-estroversione/passività – introversione).

Una ulteriore bipartizione dei dodici segni è quella che li contraddistingue in base a uno dei quattro elementi, ovvero Fuoco e Aria (maschili) – Terra e Acqua (femminili).
Avremo cosi:

Sei segni maschili, di cui tre di Fuoco (Ariete, Leone e Sagittario) e tre di Aria (Gemelli, Bilancia e Acquario). Questi segni hanno un approccio immediato ed estroverso alla realtà, e la loro azione è diretta verso l’ esterno.

Parole chiave: Futuro, Luce, Mente, Obiettività, Attività, Movimento in avanti. Esterno, Curiosità, Mondo

Sei segni femminili, di cui tre di Acqua (Cancro, Scorpione, e Pesci) e tre di Terra (Toro, Vergine e Capricorno). Hanno un approccio soggettivo e introverso alla realtà, e la loro azione è volta verso l’ interno.

Parole Chiave: Notte, Emozioni trattenute, Mantenere, Conservare, Resistenza al cambiamento, Passato. Interiorità

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La quadripartizione Aria, Fuoco, Terra, Acqua, rispecchia la ripartizione delle funzioni e delle tipologia psicologiche secondo Carl Gustav Jung:

INTUIZIONE FUOCO, Maschile

PENSIERO ARIA, Maschile

SENTIMENTO ACQUA, Femminile

SENSAZIONE TERRA, Femminile

Queste funzioni sono opposte e complementari tra loro, a due a due:

– Un individuo prevalentemente Terra/Sensazione avrà in ombra la funzione legata al Fuoco/ Intuizione, e viceversa.
– Un individuo con maggioranza di elementi e pianeti in Acqua/Sentimento avrà in ombra la funzione legata al Aria/ Pensiero, e viceversa.

Queste quattro funzioni psicologiche, interne ad ognuno di noi, vengono utilizzate per percepire la realtà esterna; in linea di massima, né utilizziamo una sola in maniera prevalente – La funzione superiore. Come conseguenza, ne deriva che avremo in ombra la funzione opposta, detta anche funzione inferiore o Quarta funzione.

Lo studio del Tema Natale, ci consentirà di comprendere quale sia la funzione che l’individuo è meno avvezzo ad utilizzare, per poi imparare a lavorare e  prendere coscienza della funzione che abbiamo in ombra. L’individuo tende alla completezza, e questo processo di integrazione dura tutta la vita, con l’attrazione di ogni funzione celata affinché diventi completa. L’essere umano continuerà a proiettare all’ esterno, tramite gli incontri, la funzione mancante. Grazie alla sua manifestazione esteriore potremo contattarla e averne anche più tenerezza.

 

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Ci racconta così Marie Luise Von Franz:

 

“Quando studiamo i casi individuali, ci accorgiamo che la funzione inferiore, tende a comportarsi alla maniera di un eroe “folle”, il folle divino o l’eroe idiota. Egli rappresenta la parte disprezzata della personalità, la parte ridicola e non adattata, ma anche quella parte che costituisce il legame con l’inconscio e detiene quindi la chiave per raggiungere la totalità dell’individuo.

Possiamo dire che la funzione inferiore (o quarta funzione), costituisce sempre il ponte con l’inconscio. Essa è costantemente diretta verso l’inconscio e il mondo simbolico. (..) Il quadro generale della funzione inferiore comprende il fatto che essa è generalmente più lenta, a differenza della funzione superiore. Jung la definisce infantile e tirannica. Sarà meglio scendere nel dettaglio.

Uno dei guai maggiori della funzione inferiore risiede nella sua lentezza, e questa è una delle ragioni per cui la gente detesta mettersi a lavorare su di essa. La reazione della funzione superiore emerge rapidamente e in modo ben adattato, mentre molti individui non hanno la minima idea di dove si trovi veramente la loro funzione inferiore.

Per esempio, i tipi di Pensiero, non sanno assolutamente se provano o meno, dei sentimenti e quali. Devono starsene seduti lì per mezz’ora a meditare se provano qualche sentimento nei riguardi di qualcosa, e in caso affermativo, quale esso sia. Se chiedete a un tipo di pensiero cosa sta provando, in genere vi risponderà con un ragionamento, oppure verrà fuori con una rapida reazione convenzionale; se insistete per sapere cosa sente veramente, scoprirete che non lo sa. Per tirargli fuori i sentimenti dalla pancia, per così dire, impiegherete un sacco di tempo.

Oppure se un Intuitivo si trova a dover compilare la dichiarazione dei redditi, ci impiegherà una settimana, mentre un altro ci metterebbe un giorno.

Semplicemente non riesce a farlo, o se si impegna a farlo con cura e in modo corretto, impiegherà un’infinità di tempo. Conosco una donna intuitiva introversa, una volta l’ho accompagnata a scegliere una gonna. Non lo farò mai più. Le ci vuole un’eternità e rende pazzo l’intero negozio! Ma non le si può fare fretta. Non serve a niente impazientirsi. E naturalmente è proprio questo che ci scoraggia di fronte alla funzione inferiore; non abbiamo abbastanza tempo per occuparcene.

Ma non possiamo farne a meno, è uno stadio che non possiamo saltare. Perdere la pazienza e mandare tutto al diavolo significa rinunciare. Bisogna lasciare tempo al tempo. Tendiamo a escludere la quarta funzione e a sostituirla con un meccanismo artificiale di qualche sorta, una specie di stampella. Non è possibile accelerare la funzione inferiore, essa non potrà mai acquisire la celerità della funzione superiore.

Un altro aspetto tipico della funzione inferiore, anch’esso collegato al suo carattere primordiale e non adattato, è la suscettibilità. la cui altra faccia è rappresentata dalla tirannia. Quasi tutti noi diventiamo terribilmente infantili quando la nostra funzione inferiore viene in qualche modo toccata; non sopportiamo la minima critica e ci sentiamo perennemente attaccati. In questo settore siamo terribilmente insicuri; con ciò tiranneggiamo il mondo intero, obbligando a un’estrema cautela tutti quelli che ci circondano.

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Fare un’osservazione sulla funzione inferiore di un’altra persona significa camminare sulle uova; si tratta di un argomento in cui la gente non sopporta la minima critica. Occorre un rite d’entrèe: aspettare il momento giusto, che l’atmosfera sia propizia. Solo allora, con cautela, dopo un lungo discorso introduttivo, potremmo azzardare qualche leggera critica alla funzione inferiore. Se al contrario investiamo una persona con le nostre critiche, questa rimarrà sorpresa, faticherà a controllare le proprie emozioni, e avremo rovinato tutto.

(…) Molte persone scoprono relativamente presto che il regno della loro funzione inferiore è là dove esse sono più suscettibili, non adattate e le emozioni hanno il sopravvento. Assumono allora l’abitudine di coprire questa parte della personalità con una pseudo-reazione sostituiva. Per esempio, un tipo di Pensiero spesso non è in grado di esprimere i suoi sentimenti nel modo giusto o al momento giusto nel modo normale. Può capitare che pianga quando riceve la notizia della morte di un amico, ma quando gli accadrà di incontrare il vedovo, non riuscirà ad esprimere un moto di simpatia. Non solo apparirà molto freddo, ma veramente non sentirà niente! Tutto il sentimento si era esaurito prima a casa, e ora, nella situazione appropriata, non riesce a tirarlo fuori.  Il tipo pensiero viene spesso considerato privo di sentimenti: questo non è assolutamente vero. Egli prova i sentimenti, eccome: il fatto è che non riesce ad esprimerli al momento giusto.

Un altro grande errore è credere che il tipo di sentimento non sappia pensare. Egli sa farlo molto bene, e spesso elabora pensieri molto profondi, buoni, genuini e poco convenzionali; solo che questi vanno e vengono come vogliono. Un tipo di sentimento, per esempio trova molto difficile, elaborare il proprio pensiero durante un esame. Sarebbe il momento adatto per pensare, ma il pensiero è scomparso! Non appena arriva a casa, ecco che sa di nuovo pensare: ma il suo pensiero non è compiacente, non è tanto gentile da presentarsi al momento opportuno! Spesso la società considera sciocco il tipo di sentimento, soltanto perchè non è in grado di produrre il proprio pensiero a volontà.

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La vita non ha pietà per l’inferiorità della funzione inferiore. Questa è la ragione per cui produciamo reazioni di copertura. Poiché la reazione non è reale, non facciamo altro che prendere una in prestito dal collettivo. Un tipo di sentimento, quando è costretto a esprimere  la propria funzione di pensiero, si compiace a sciorinare una sacco di frasi fatte o di pensieri che non sono i suoi veri pensieri. Questo succede perchè egli è obbligato a pensare velocemente, mentre il suo pensiero ha ritmi più lenti, e gli manca il tempo di elaborarlo prima di esprimerlo. Accade così che il tipo di sentimento si limiti a biascicare qualche luogo comune, oppure ricorra a frasi imparate a memoria.

Lo stesso accade per il tipo pensiero, il quale assume l’abitudine di esibire sentimenti convenzionali, di cortesia. La stessa cosa accade agli intuitivi, quando devono esprimere la sensazione, che per loro è la funzione inferiore: attingono dal collettivo qualche sistema, qualche tecnica che consenta loro di essere all’altezza della situazione. Non dobbiamo restare delusi da queste reazioni adattive quando cerchiamo di entrare in rapporto con gli altri. Queste reazioni di copertura, sono sempre riconoscibili per la loro impersonalità e banalità e per il loro carattere collettivo. Non posseggono alcuna convincente qualità personale.”

 

“Tipologia Psicologica – Pensiero e Sentimento Intuizione e Sensazione”, Marie Luise Von Franz

Fonte : http://www.sentieroastrologico.it/tipologia-psicologica-pensiero-sentimento-intuizione-sensazione/

 

 


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