La Luna dell’Uva è la sesta luna dell’anno, il suo inizio si colloca sempre nel mese di Agosto per proseguire nel mese di Settembre,
La Luna dell’Uva è nota in questo modo perché è la lunazione che coincide con la vendemmia e con la produzione del vino. È la luna del raccolto autunnale, delle castagne e dei funghi. Le foglie cominciano a ingiallire e a cadere e la natura comincia a dare i primi segni di cedimento. Giungono a maturazione mais e riso e con essi si può godere ancora dell’abbondanza dell’ultimo caldo prima della discesa verso l’oscurità. Gli scoiattoli raccolgono ghiande per farne provviste e si comincia a conservare ciò che ci sarà utile per i mesi invernali, quando la morsa del freddo impedirà alla vita di crescere.
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La Luna dell’Uva, nota anche come Luna del vino, è quella che mette in comunione l’uomo con il divino, o comunque con il “sé” spirituale. Non per niente si usa il termine “spirito” per riferirsi alle sostanze alcoliche. La sua peculiarità ad alterare lo stato di coscienza lo rendeva una via di comunicazione con gli dei.
Verso la fine della fase calante della Luna dell’uva si comincia la vendemmia per continuarla nella fase di crescente per far sì che il vino fermenti proprio in quella fase. Se dovesse durare troppo a lungo il vino, in quanto vivo, si intorbidirà. In questo periodo al sud la vendemmia è già cominciata e si fa la raccolta dell’uva adatta a fare il Moscato, quindi si parla di uva bianca. Nell’ultimo quarto di questa luna si imbottiglia. La vendemmia, la produzione del vino, è un’arte che segue appunto la Luna, le sue fasi. Qualsiasi produttore di vino e qualsiasi viticoltore potrebbe affermare senza ombra di dubbio che la luna ha un’influenza fondamentale nella fermentazione e nella produzione del vino. Rispettare o meno la fase lunare adatta distingue una produzione qualitativamente elevata da una scadente. Ogni fase della produzione del vino, come abbiamo visto deve rispettare e conciliarsi con una fase lunare.
Questa lunazione, pur non inglobando l’equinozio autunnale , ossia quando la luce e le tenebre sono in perfetta armonia, ci porta a riflettere su ciò che abbiamo fatto e sulla strada ancora da percorrere e a prendere in considerazione gli insegnamenti ricevuti, la saggezza raggiunta, acquisita e mai regalata, e quella che decidiamo di seminare per poterla raccogliere nel futuro prossimo e della quale sarà nostra premura prenderci cura. È il tempo delle vacanze bollenti e quello degli ultimi momenti estivi prima del rientro nei canoni urbani, la scuola, il lavoro. È il momento di seccare le nostre erbe per farne tisane con cui ci scalderemo durante l’inverno, di mettere ordine ed equilibrio prima di affrontare la chiusura invernale. È la Luna della preparazione all’oscurità. Riflettiamo in questo momento sul nostro rapporto con i cicli naturali,sulle nostre stesse dipendenze da questi cicli, quanto noi ne facciamo parte, e come condividiamo e conviviamo con questi cicli.
La Luna dell’Uva è nota anche come Luna del Vino, Luna dei Canti, Haligmonath (mese sacro) Witumanoth (mese del legno) Luna dei cervi scalpitanti, Ultima Luna del Raccolto, Luna delle Foglie cadenti o delle Foglie gialle, Luna matura, Luna del Mais, Luna delle Ghiande, Luna del Riso, Luna delle Castagne, Luna del Fieno, Luna d’Autunno, Luna del Dado, Luna Nera della Farfalla, Luna delle Prugne, Luna dell’Anima, Luna del Gelso, Luna di Freschezza.
Fonte : www.thereef.it
Articolo rivisto da : camminanelsole.com
Ignoravo la “luna dell’uva”. Grazie.