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La configurazione delle stelle che si verrà a creare nella prossima Luna Piena in Toro sarà straordinaria per le intense energie attivate nella sfera celeste. Da un lato, questa Luna Piena avrà le qualità di una Super-Super Luna Piena, a indicare che il nostro satellite verrà a trovarsi nella sua posizione più vicina alla Terra dal 1948; dall’altro, la Luna Nera Lilith, che rappresenta gli imprint karmici e la chiamata alla verità, sarà congiunta al Sole a 23° in Scorpione e opposta alla Luna a 23° in Toro.
Nel nostro ultimo blog abbiamo chiaramente descritto le energie scorpioniche di questo periodo dell’anno. Siamo definitivamente giunti alla chiusura del vecchio modo di vivere le nostre vite e al raggiungimento della comprensione che quello che siamo veramente nel profondo è molto diverso dall’idea che contempliamo nella nostra mente. Abbiamo combattuto tra il vecchio e il nuovo per lungo tempo e lo Scorpione ha ora portato questo conflitto alla superficie per la sua risoluzione.
Lo Scorpione ha a che vedere con la morte e la rinascita, la ricapitolazione e il riorientamento, e, con la sua qualità turchese, ci parla del processo d’individuazione, che significa l’andare oltre l’eccentrico intelletto e l’accettare chi siamo realmente. Questo è il segno del Sole/Anima, che accrescerà la propria influenza energetica, poiché la Terra riceverà pienamente il libero flusso di energia dalla costellazione in cui si trova.
Gli scorpioni spesso pungono sul tallone, che, secondo la tradizione culturale dei Semang, rappresenta il luogo da cui l’anima lascia il corpo al momento della morte. Il tallone regge la pietra-fondamenta della nostra struttura fisica e, una volta che è stato leso, la persona cade a terra. Nella tradizione ebraica il tallone è chiamato l’Angelo della Morte nell’Uomo e viene descritto come il luogo che esprime il nostro livello mondano più basso, ma che si relaziona anche all’avvento della redenzione.
Al tempo della Luna Piena il velo dell’illusione viene sollevato, è un momento di aggiustamento emotivo delle tematiche emerse durante la precedente Luna Nuova, un periodo in cui “un flusso d’Amore viene riversato da tutti i Maestri” (Maestro Djwal Khul) per supportare la nostra crescita di consapevolezza.
La Luna Nera Lilith sarà accanto al Sole a 19° in Scorpione. Lilith non è un pianeta, ma un punto nell’orbita della Luna, chiamato apogeo, che si trova nella posizione più lontana rispetto alla Terra. Lilith fece per la prima volta la sua comparsa nella mitologia sumera quale ancella della Dea Inanna, la Regina dei Cieli, e, più tardi, nella tradizione ebraica quale prima moglie di Adamo. La presenza di Lilith ci fa sperimentare una crisi spirituale per sollevare i veli illusori della personalità e rivelare la nuda Verità dell’anima.
“La Luna Nera Lilith ci attira in illusioni egocentriche e ci dimostra l’indesiderabilità di tale presa di posizione in modo da farci cercare nei nostri cuori un desiderio più profondo che segua l’anelito della nostra anima”. – Kim Hunter, da Living Lilith
Il simbolo Sabiano del grado in cui si trova Lilith ha a che vedere con il coraggio di attraversare la velata oscurità e col tuffarsi nell’ignoto territorio dell’anima. Si riferisce alla “vita unitiva”, che si raggiunge quando andiamo oltre la paura e l’egoismo per riscoprire l’amore che abbiamo dentro.
L’ipotetico pianeta nascosto Vulcano a 26° in Scorpione, congiunto al Sole, è il governatore esoterico del Toro, sia sulla Croce Fissa che su quella Cardinale. Vulcano veicola l’energia del Raggio 1 della Volontà e del Potere, che stimola il processo di morte e di passaggio ad una chiara visione del Piano Divino. Vulcano è il Dio del Fuoco e crea il bisogno di scendere profondamente nell’aspetto materiale della vita per liberare l’individuo dalla propria identificazione con la forma.
Negli insegnamenti esoterici il Toro è associato all’illuminazione e all’apertura del terzo occhio, che significa l’essere in grado di sviluppare le Alte Funzioni della Mente per vedere la vera realtà. Ci insegna la natura del desiderio, assistendoci nel lasciare andare i nostri attaccamenti personali e a dar forma alla materia quale espressione dei valori spirituali. La sfida taurina si può definire come un costante conflitto tra lo Spirito e la materia, tra il sé e il non-sé, che crea un forte senso di separazione interiore.
Nel linguaggio universale del colore il Toro si relaziona al corallo. Il corallo ha a che vedere con l’amore non corrisposto, con le tematiche di dipendenza e co-dipendenza. Poiché non amiamo chi siamo nel profondo, cerchiamo quell’amore nel mondo esterno, pensando che se possediamo, se abbiamo, possiamo colmare quel senso di separazione e assenza di valore che avvertiamo. Il Toro sulla Croce Cardinale (la Croce dell’iniziato) si propone di andare oltre i limiti della personalità (il pensare, il sentire e il comportamento) con lo scopo di risolvere questo conflitto e vivere ascoltando l’anima.
La Luna sarà congiunta alle Stelle Fisse Algol e Capulus, entrambe situate nella costellazione di Perseo. Perseo era il figlio di Zeus e Danae. Sin da giovane promise di uccidere Medusa, una delle tre Gorgoni i cui capelli erano stati trasformati da Minerva in sibilanti serpenti. Chiunque guardasse la sua tenebrante bellezza veniva trasformato in pietra, a simboleggiare l’identificazione con il desiderio che crea la rigida struttura mentale della personalità (pietra), intrappolando l’anima al suo interno. Perseo uccise Medusa decapitandole la testa mentre dormiva, guidato a lei dalla sua immagine riflessa nello scudo luminoso donatogli dalla Dea Minerva. Algol si trova nella Testa di Medusa, che rappresenta l’illusione del desiderio; mentre Capulus è un ammasso stellare nella mano che impugna la spada che la uccise.
Capulus è associato alla lettera ebraica Lamed e alla carta dei Tarocchi esoterici L’Appeso. La Lamed rappresenta il cuore che oltrepassa i limiti dell’intelletto razionale e aspira alla guida divina. L’Appeso è l’occhio che vede ogni cosa (nella numerologia esoterica il 12/3 è l’Occhio della Trinità), che è in grado di percepire il fascino e l’illusione del mondo esteriore e che, in obbedienza, si abbandona allo stimolo proveniente dall’anima.
Congiunto alla Luna, abbiamo il piccolo pianeta Sedna (scoperto nel 2004), che si trova oltre Plutone e che impiega 10.500 anni per orbitare intorno al Sole. Sedna è la Dea dell’Oceano degli Inuit che governa la vita marina e che controlla il destino degli uomini, dispensando la propria bontà a coloro che rispettano la sacralità della vita e negandola a quelli che ne sono incuranti. Nel suo mito Sedna non ha alcuna scelta, poiché suo padre la tradisce e la uccide. Sulla Croce Mobile Sedna è l’espressione della vittimizzazione, che si evolve in seguito nella decisione di lasciare andare la personalità e accettare la nostra anima (siamo forzati a rispondere “no” alla personalità e “sì” all’anima; Sedna morì fisicamente, ma divenne immortale) e sviluppare compassione interiore per ciò che abbiamo lasciato alle spalle.
L’aspetto principale di questa Luna Piena in Toro sarà un quinconce formato dal Sole, Lilith e Vulcano, e Urano congiunto a Eris, Cerere e Andromeda in Ariete. La presenza del “ribelle” Urano suggerisce un tempo d’imprevedibili cambiamenti in relazione a quanto è stato iniziato nell’ultima Luna Nuova, e ad una fase di trasfigurazione personale, generata dal potere di risveglio della “Voce di Dio” che questo pianeta incarna.
Cerere rappresenta Madre Natura, la Dea della crescita, delle messi, della perdita e del legame tra la madre e il figlio. Da un lato, è l’emblema della separazione e della morte e del lutto a queste correlato, ma è anche associata alla rinascita, a un nuovo inizio e alla rigenerazione. Cerere ci ricorda che il nuovo si cela sempre dietro la fine dolorosa di qualcosa; il suo compito è di tenerci per mano mentre attraversiamo le notti buie dell’Oltretomba (mente inconscia), educarci all’anima e al significato della sua esistenza. In questa configurazione Cerere si trova accanto ad Andromeda, la Fanciulla Incatenata, che venne liberata e sposata da Perseo dopo l’uccisione di Medusa.
Nella tradizione Kabbalistica questa costellazione è correlata alla carta dei Tarocchi esoterici Le Stelle. Questa carta ci parla della Verità e dell’Amore. Ha a che vedere col rinunciare a qualunque speranza che appartiene alla personalità per seguire il cammino dell’anima; in qualche modo arriviamo a comprendere che dobbiamo lasciare andare tutti i bisogni e desideri del sé inferiore per connetterci con qualcosa di più grande; deve esserci obbedienza all’anima, poiché non vi è nient’altro che possiamo fare se non obbedirle. Le Stelle rappresentano il trionfo dell’Amore e della speranza sull’aspetto razionale della mente; simboleggiano la realizzazione del Cielo (l’anima) sulla Terra (corpo).
Come i desideri della personalità si sbricioleranno davanti ai nostri occhi, emergerà una nuova visione e finalmente abbracceremo la verità interiore.
L’Amore è l’unica energia che veramente guida la nostra volontà e, quando lo riconosciamo, possiamo manifestare non la nostra idea di mondo, ma quella che lo Spirito ha in progetto per tutti noi.
“Ho estinto da me stesso la dualità.
Ho visto i due mondi come Uno solo!
Uno ne cerco, Uno ne conosco,
Uno ne vedo e Uno ne chiamo!”
– Jalāl al-Dīn Rūmī
Cristiana Caria
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