Dopo questi mesi di fuoco stiamo arrivando a una nuova stagione che anticipa un periodo di interiorizzazione che è l’inverno. L’autunno, con il suo colore rossastro, giallo e marrone è uno splendido periodo di transizione dove le foglie cadono per lasciar spazio… per creare un luogo sacro interiore che, in inverno, verrà usato per entrare dentro di noi.
Questi mesi, dall’inizio dell’anno, come dicevo in altri post e conferenze, hanno richiesto diverse morti e rinascite e, come in un accompagnamento dolce e amoroso, ci hanno portato passo dopo passo a costruire la strada per arrivare alla parte più profonda del Sè, quella che è completamente sconnessa dalla mente razionale, quella che sanguina senza sosta, senza un perché, senza un ricordo preciso e che se non viene ascoltata sfocia in dolori e scompensi fisici, anche importanti. Proprio lì si trova la vera guarigione dell’Anima, la ferita che sanguina è pura energia di guarigione per te e per il Pianeta, non fuggirne siamo qui per questo. La liberazione può avvenire solo così, oggi.
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Dal Solstizio, alle Eclissi, ai passaggi planetari che ci hanno disegnato la via, dalla rotture di corazze e schemi, dalle tempeste solari e x-flare, siamo arrivati a settembre, vicini all’equinozio (22 di settembre alle 20:02), dove ci ritroviamo ad essere molto dentro e ciò che viene richiesto nell’ordine, è un ritorno all’equilibrio tra le parti, perché siamo pronti ad abbracciare veramente qualcosa che può sembrare nuovo, sia esso una parte di noi, una situazione, una relazione, nuovo perché ci viene richiesto di liberare i vecchi schemi e di liberarsi dalle catene che le memorie del passato hanno creato dentro il nostro cuore.
Queste continue morti e tagli col passato, sono necessari per liberarci. In questo momento stiamo lavorando su memorie di secoli e secoli, di dolore e di sofferenza, qualcuno doveva pure scegliere di venire al Mondo in un tempo così, di transizione, dove le prove sono dure perché per troppo tempo sono state accumulate sofferenze e separazione. Queste memorie sono presenti nelle nostre cellule, nel nostro DNA e solo scossoni come quelli vissuti quest’anno potevano portarle a galla, sono la parte più irrazionale ed inconscia, come dicevo, ma l’unica che può veramente farci tornare all’essenza, dove troveremo pace ed evoluzione senza più sentirci separati da noi né dagli altri.
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Finalmente l’equinozio richiede stabilità, di ritrovare un centro in tutto questo uragano di cose successe dentro e fuori, richiede di trovare un equilibrio psico-fisico, nella mente, nel cuore, nel corpo, nelle emozioni perché ancora le prove non sono finite, ma più ordine avremo dentro, più saranno alleggerite da quest’ordine che può diventare una vera espansione e non più essere subito come naviganti alla deriva in un mare in tempesta.
Mi sono accorta in questi tempi, sul mio vissuto, che la durezza delle prove dipende anche molto da noi, quanto siamo duri con noi stessi? quanto ci esigiamo? quanto ci giudichiamo? quanto ci critichiamo? forse è arrivato il momento di abbracciare quei bambini feriti, quelle donne aggredite, quegli uomini rifiutati e abbandonati, quegli aspetti che fanno male, abbracciarli tutti e conoscerli così bene da diventare il nostro punto di forza, il nemico diventa il nostro miglior amico, accogliendo ciò che sembra ed entrando in ciò che è…. in questo modo lo Yin e Yang possono rincontrarsi ed essere accettati per quello che sono, senza pretendere che siano diversi.
Il gioco della vita è, infatti, un eterno gioco e trasformazione dello Yin e Yang che si incontrano in un equilibrio dinamico. Uno si trasforma nell’altro continuamente in un ciclo di espansione e contrazione, ci contraiamo per poi espanderci…ma dopo un’espansione non può che avvenire una contrazione, così come dopo l’estate viene l’inverno, dopo il giorno viene la notte, dopo la Luna sorge il Sole e così via..questo è il vero gioco della vita non può essere diverso, dobbiamo imparare a danzare con lui ad accettare che l’equilibrio è dinamico che dalla Luce si entra nell’Ombra per brillare di più e poi si ritorna per imparare ancora e ancora… perché non accettiamo la natura delle cose? forse perché non accettiamo noi stessi? ma ci conosciamo veramente?
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Io so che tutto questo è veramente possibile, non vi è mattina che non mi alzo sapendo che è così, che arriva il momento in cui sapremo riprenderci la nostra autorità interiore, rispettandoci, affidandoci, amandoci e riempiendo il Mondo di quella luce che portiamo dentro e che è il vero dono che portiamo al Pianeta.
Riconosciamoci per la bellezza che portiamo dentro, l’autenticità è il dono più grande, la vulnerabilità la sua arma più innocua. Siamo tutti naviganti dello stesso mare…meraviglioso come l’esistenza.
Abbiamo ancora un pò di tempo per arrivarci…..Buon equinozio Naviganti!
OLLIN
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