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Secondo il calendario dei diecimila anni cinese, l’anno del cuore Yin farà il suo ingresso il giorno 28 gennaio 2017 e a noi sarà offerta la possibilità di uscire dall’oscillazione dualistica, con l’opportunità di lasciare la nostra abituale usanza di stare prevalentemente all’esterno del centro del cuore e nel respiro pieno del suo corpo sottile, per andare nell’energia femminile Yin, al nucleo del chakra e nel respiro vuoto.
Questo passaggio energetico è necessario, altrimenti rischieremmo di impazzire, perché se fin qui il viaggio è stato impegnativo, ora, più che mai, il mondo contemporaneo richiederà una focalizzazione incredibile sulla quarta dimensione, dove ultimamente ci si sente intrappolati costantemente nel pensiero oscillante, dualistico e giudicatorio del moralismo della collettività.
Tutti sanno che il cuore è un paradosso meraviglioso. E’ il ponte tra la terra e il cielo. Unisce il sopra con il sotto, l’amore con l’odio (paura), il fuori con il dentro, la luce con l’ombra e gli ideali dell’amore condizionato dalla collettività. All’esterno scorre l’energia della vita frammentata e caotica in costante movimento contro lo spazio, il nulla, l’unita, “oneness”, dell’amore universale incondizionato che dimora nell’interno del chakra e nel suo respiro “vuoto”.
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Giorno dopo giorno, a causa del caos nel mondo, aumenta pericolosamente la pressione. Le forme-pensiero collettive nei cristalli di luce vengono energizzate e attivate all’esterno del chakra del cuore e nel respiro “pieno” del suo corpo sottile, consumando energia vitale preziosa, favorendo tensione, stress, rabbia, confusione e disperazione. Molti disagi psicosomatici ne sono la conseguenza; perché ancora prediligiamo un unico respiro energetico senza entrare quasi mai consapevolmente nel suo opposto, nel respiro interno, verso il vuoto e il non-giudizio.
In quest’ultimo anno, l’ombra è stata liberata dallo scantinato regalando a tutti noi, la perfetta opportunità di familiarizzarsi con questa energia potente, creativa, spesso spaventosa e sicuramente scomoda per chi ancora vuole nascondere la propria imperfezione dietro un’apparenza “brillante” che non convince più nessuno.
E’ il momento dell’autenticità, di stare con la propria ombra nel presente, un passaggio difficile da compiere perché noi preferiamo dare la responsabilità a chi ha spinto i nostri “bottoni” energeticamente collegati a una serie di emozioni sconvolgenti, giudicati e poi repressi o proiettati su chi è in grado di portare addosso le ombre altrui. Chi invece nell’anno passato, è riuscito nello stare al fianco al proprio mostro, nonostante tutto, ha fatto un passo da gigante, anche se, sicuramente stanno pagando un prezzo alto nel essere pesantemente giudicato o allontanato da chi reputa il loro comportamento ombroso, scorretto, sbagliato o egoista; è va bene cosi, l’energia del cuore (nucleo) è sempre in accordo nell’essere in disaccordo!
Tuttavia, siamo tutti destinati a fare amicizia con il mostro in agguato, e nel farlo, rischieremo di perdere amici, perfino amati e famigliari lungo la strada; a chi non è in grado di accogliere senza pregiudizi, data l’imperfezione in colui che si proclama di amare e voler bene, il rapporto è destinato a concludersi.
I tempi in cui ci si nasconde, nega, giustifica, perfino il raccontare menzogne purché tutto torno a una sembianza di normalità accettabile, è terminata. E’ ora di presentarsi davanti al Maestro cuore quando ne abbiamo più bisogno – in compagnia della propria ombra! Yin che si presenta sempre nelle profondità del corpo mentre lo Yang è sulla sua superficie è indicativa; ed è proprio questo il dono dell’anno del cuore Yin femminile, la possibilità di sperimentare ed esprimere la qualità essenziale recettiva d’arresa davanti alla verità del ombra, inchinandosi davanti all’Alchimista interiore, nel nucleo, senza giudizio, senza velli, pretese o falsità; nudi e vulnerabili come mamma ci ha fatti!
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Muovendosi verso la propria interiorità, dai tratti esterni verso il centro, se siamo pronte ad ammettere, riconoscere e guardare in faccia il mostro che dimora in ogni uno di noi (nessuno escluso) le forme-pensiero caotiche e giudicatore tipiche di questi ultimi tempi, inizieranno a mescolarsi con l’energia del cuore metafisico; e noi troveremmo finalmente l’equilibrio raggiungibile solo nel momento in cui siamo in grado di “stare” con le nostre caratteristiche divine e profane alla pari, perché altrimenti la porta d’entrata rimerà inaccessibile.
Qui, Accettazione, Spazio e Gratitudine sono le tre grazie del cuore che noi possiamo invocare durante questo giro sulla giostra. Qui tutto è come deve essere, non c’è bisogno di lottare, preoccuparsi, giudicare o perfezionare quello che è già perfetto così com’è. L’Accettazione dà Spazio e Gratitudine per qualsiasi cosa stiamo sperimentando, sia essa piacevole oppure no; permettendo al dolore di “stare” perché solo il cuore può accettare per noi quello che è inaccettabile, creando più spazio fra noi e il dolore, cosi quando arriva l’onda emozionale, anziché identificarsi con il problema, la si osserva arrivare, sentendola pienamente, permettendole di esprimersi, per poi lasciarla andare senza attaccamento.
All’esterno del cuore, questa caratteristica compassionevole è assente, non esiste possibilità di osservare gli aspetti in ombra nei corpi sottili, siamo ciechi e tutto rimane impenetrabile. Andando verso il nucleo del chakra si apre la porta allo spazio nell’interno del cuore, un luogo misterioso, senza tempo, vasto e ignoto.
Da migliaia di anni, un noto testo buddhista, il Sutra del cuore, afferma: “La forma è vuoto, il vuoto è forma”. L’essenza di tutte le cose è il vuoto, il nulla permea l’intero universo fisico come spazio, interiore ed esteriore. Non si può capire il vuoto perché non appare, invece tramite il quarto chakra e il suo corpo sottile, diventa possibile prestare attenzione, per esempio fra un suono e l’altro, ascoltare le pause fra una nota musicale e l’altra, le pause fra i pensieri, il vuoto tra l’inspirazione e l’espirazione, così facendo, dentro di noi cresce la dimensione del silenzio importante tanto quanto il suono.
Il tuffo nel nucleo del cuore energetico, avviene quando lasciamo il caos esterno andando verso la vastità dello spazio interno, sentendolo anche dentro di noi. Prima d’ora, ci mancava la capacità di passar oltre, ma quando nasce il coraggio di stare mano nella mano con l’ombra, ignorando finalmente l’ego moralistico che rampica sui vetri; incapace di riconoscere quello che esiste al di fuori del suo contenuto, possiamo evitare di cadere vittima del suo solito trucco giudicatorio, nella speranza di tenerlo lontano da noi.
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Questa è l’opportunità che l’anno del cuore Yin ci offre – la possibilità di guarire tutte le tracce energetiche rimaste nascoste e represse nei primi tre centri e nei loro corpi sottili. Siamo alla resa dei conti nei confronti di tutto ciò che la sincronicità ha portato nella nostra vita sotto le guise di situazioni o azioni apparentemente scorrette, crudeli o sbagliate che ci ha, o tutta ora, ci ferisce. Gioisci, perché sono una benedizione, il mezzo in cui il Maestro Cuore può trasformare ogni emozione sconvolgente e dolorosa inespressa, con una qualità che solo il Cuore è in grado di offrire – il non giudizio amorevole.
Quel passaggio essenziale di maturazione emozionale, è il riconoscimento di aver sperimentato responsabilmente fino in fondo, la volontà dell’Anima – ossia di avere compreso consapevolmente quella particolare sfumatura ombrosa delle emozioni umane, che l’anima desidera conoscere.
Senza questa comprensione, siamo convinti che la vita sia una questione di bianco e nero, una lotta tra vittime e carnefici, dove condanniamo e giudichiamo ‘nemico’ le anime che ci amano di più – quelli che hanno rinunciato al nostro amore per recitare un ruolo scomodo. Tutto e tutti sono al servizio della sorgente ma l’ego non vede, non è in grado di riconoscerlo più, la polvere accumulata da secoli impedisce la sua visione.
Se siete impegnati in una vita di crescita spirituale, non perdete ogni opportunità preziosa nel 2017 per evolvere. Osservate chi o cosa vi ha, o tuttora vi ferisce, sapendo che ogni gesto, azione o evento inopportuno è uno stimolo per dare Spazio, Accettazione e Gratitudine ad un emozione antica (ormai obsolete) che bisogna lasciare andare, per quanto sia doloroso. Non concentrate tutta la vostra attenzione sull’azione che appartiene altrove, ma sulle vostre emozioni e reazioni che lo accompagnano, perché quelli appartengono a noi; e la responsabilità di sentirle, accoglierle e trasformarle è la nostra.
Tuffiamoci!
Caroline Mary Moore
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