Lunedì 30 aprile, alle ore 2.58, si forma a 9°38′ del segno dello Scorpione, la Luna Piena più magica dell’anno, simbolo di una profonda trasformazione interiore. Sarà una Luna particolarmente potente anche perché i Luminari formano un aspetto di quadratura con l’asse dei Nodi Lunari, e inoltre riattiva il corridoio delle Eclissi, essendo in aspetto con l’Eclissi Lunare del 31 gennaio scorso, verificatasi a 11° del Leone. Ripensate dunque a come vi sentivate in quei giorni, a cosa è accaduto, e ricontattate le vostre emozioni, chiedendovi se c’è qualcosa che non è stato completamente elaborato e risolto…
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Guardate anche, come sempre, dove cadono i 9°38′ nel vostro Tema Natale. In quel settore della carta qualcosa sta arrivando a compimento oppure sta venendo alla luce… Il plenilunio indica sempre un momento in cui possono essere lasciate andare persone, situazioni, emozioni che non sono più funzionali alla nostra crescita, e possono essere illuminate parti di noi che devono essere “ripulite”, purificate.
In occasione di questo magico plenilunio, potremo sentirci più appassionati, più emotivi, anche più arrabbiati: lasciamo uscire tutte le emozioni che si affacciano, osserviamole e lasciamoci condurre nel profondo di noi stessi. Sensazioni e sentimenti repressi chiedono di essere portati alla luce.
Le emozioni che cerchiamo di reprimere hanno messaggi preziosi per noi. Se decidiamo di ascoltarle, ci conducono al cuore del nostro cuore. Fanno paura perché chiedono cambiamenti, ma non possiamo vivere davvero la nostra vita se continuiamo a evitarle.
Stai vivendo la tua vita o stai interpretando un ruolo che ti hanno assegnato gli “altri”? Sei tu il protagonista della tua vita o sei ostaggio delle ferite che non vuoi contattare?
Chirone a 0° del segno dell’Ariete, nel punto più critico di tutto lo Zodiaco, accentua la percezione della nostra vulnerabilità.
Giove congiunto alla Luna amplifica l’emotività.
Saturno, trigono al Sole e sestile alla Luna, ci ricorda di guardare avanti, di essere lungimiranti, di non rimanere intrappolati nell’illusione vittimistica che la sensazione di insicurezza, instabilità, vulnerabilità, debba durare per sempre.
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Marte congiunto a Plutone stimola l’ambizione, ma sotto questo cielo il successo dovrebbe essere un obiettivo condiviso, non una conquista individuale.
E poi c’è Urano, che dall’ultimo grado dell’Ariete ci rende impulsivi, e incoraggia a spezzare gli schemi che ci tengono lontani da noi stessi per la paura di perdere la sicurezza e l’approvazione altrui.
Lo Scorpione è il segno della trasformazione per eccellenza, e come ogni segno, si può esprimere su diversi livelli evolutivi. Al livello più basso, si associa all’affermazione dell’ego, all’avidità, al possesso e alla vendetta. Al livello più alto, l’energia dello Scorpione ci consegna il potere dell’amore incondizionato.
Pertanto questo è il momento di chiedersi:
“Cosa deve morire in me perché io possa sperimentare l’amore incondizionato?”
Percepire questo tipo di amore significa percepire la propria essenza, il proprio vero potere, sentire quella parte profonda di noi stessi che è immortale e divina, e sopravvive a tutte le trasformazioni e a tutti tipi di morte che attraversiamo. Questa essenza profonda rimane spesso coperta da strati e strati di difese che ci impediscono di arrivare al nucleo creativo dentro di noi, che è quello da cui si origina la nostra libertà e la nostra capacità di esprimere pienamente noi stessi.
Questo è il momento per sollevare almeno uno di quegli strati e fare un ulteriore passo verso la nostra essenza. Solo attraverso questo percorso, possiamo arrivare all’Amore verso noi stessi, ed essere così in grado di amare veramente gli altri.
Tutto ciò che accade fuori di noi, sia nella nostra vita personale sia a livello collettivo, non è altro che un riflesso delle parti di noi che non abbiamo ancora riconosciuto e integrato, e accade proprio per farci trovare la strada verso l’Amore e incoraggiare la nostra forza spirituale.
E quando si parla di spiritualità, non si intende celebrare riti, recitare mantra, o fare rituali per spezzare cordoni energetici – anche se questo aiuta, perché significa tradurre un’intenzione in un’azione simbolica (e tutto è simbolo su questa Terra!) – Si tratta soprattutto di accettare ciò che è, e affidarsi al mistero di un disegno più grande.
Ma per arrivare all’accettazione, bisogna imparare a sedersi nel fango e guardare in faccia le proprie ferite e le proprie paure. Bisogna avere il coraggio di fare quello che spaventa di più!
Solo il silenzio e la profonda introspezione ci permettono di scoprire, strato dopo strato, chi siamo veramente, di eliminare i condizionamenti che ci trattengono, e di procedere verso la realizzazione del progetto-senso dell’anima. Impariamo a regalarci preziosi momenti di solitudine, magari a contatto con la natura, per lasciare parlare l’anima e sentire distintamente la sua voce.
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Se mi concedo di vedere le mie ferite, di accettarle, di benedirle, sarò capace di fare lo stesso con quelle degli altri. E smetterò di giudicare, di incolpare, di avere aspettative, di portare rancore. Imparerò ad avere più cura e rispetto di me, e a vedere l’altro come un’anima in cammino verso la migliore versione di se stesso, con le sue ferite, che sono molto simili alle mie. E allora riuscirò a restare saldo nell’amore, anche se sono stato trattato ingiustamente, umiliato, abbandonato, rifiutato, tradito. Questa è la vera trasformazione. Siamo ripetutamente chiamati al viaggio terreno per imparare ad affidarci, a lasciare andare la paura, ad amare ciò che siamo.
Ricordiamoci che dalle ceneri la fenice risorge sempre! Ve lo garantisce uno Scorpione con l’ascendente Scorpione congiunto con questa Luna !!! 😉
Buon cammino a tutti noi! Un abbraccio di Luce,
Roberta Turci
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