Il 06 aprile alle ore 05.05 UTC Saturno, Maestro dell’Anima, entra in moto retrogrado a 27° del Sagittario e ferma in Cielo una configurazione potente di Geometria Sacra, un mandala di grande ispirazione. Due giorni dopo l’inizio del movimento di Venere e Chirone, Saturno crea uno spazio dove portare a radicamento la nuova frequenza che nasce dalla guarigione della Ferita dell’Amore. Ogni volta che un pianeta entra in moto retrogrado il tempo così come lo conosciamo si ferma, tutto diventa silenzioso, la corsa cessa, oppure diventa inefficace, perché si apre il Tempo dell’ascolto. Ci sentiamo proiettati nelle nostre profondità, questa volta aiutati anche da Venere e Giove, a loro volta retrogradi, e tutto ciò che è esterno perde di interesse.
Il transito di Saturno in retrogradazione dura fino al 25 agosto prossimo e ci traghetta attraverso l’attivazione consapevole del Campo Elettromagnetico del Cuore, grazie all’azione congiunta di altri corpi celesti che stanno supportandoci nell’elaborazione di determinati contenuti dolorosi, per fare pulizia e trasformazione. E’ un vero e proprio processo alchemico di trasmutazione del piombo in oro.
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Nel momento del suo ingresso in retrogradazione Saturno si trova al Medio Cielo, in alto nella mappa astrale, punto che simboleggia l’Auto-Realizzazione, e da lì crea aspetti benefici sull’Ascendente e Discendente. Tradotto vuol dire che in questi mesi ci insegna il distacco emotivo, la presa di coscienza di sé e di conseguenza a rapportarci in modo sano nelle nostre relazioni sentimentali. Già dall’inizio dell’anno avevo scritto di quanto le relazioni fossero il perno evolutivo del 2017. Questo aspetto ci chiede di prenderci la responsabilità della nostra felicità, di riprenderci il potere interiore guarendo dalla sensazione di impotenza di fronte alla vita. E’ la guarigione della Vittima, del Salvatore e del Tiranno (per approfondimenti leggi QUI). La via illuminata da questo Maestro è quella di elevarci al di sopra dell’identificazione con le ferite, del Risveglio del Sé che è Sacro, ma che soprattutto è dentro ciascuno di noi, che lo crediamo o no, che lo sentiamo o meno. Siamo sacri, divini, ologrammi portatori di una magica Geometria Universale, Microcosmi di perfetta rifrazione del Macrocosmo. I cosiddetti problemi nascono quando ce ne dimentichiamo, quando lo sguardo non riesce ad alzarsi dalla frequenza della pura sopravvivenza. Gli aspetti planetari ci aiutano a mettere luce sulle credenze invalidanti e ci stimolano a trovare la forza per rompere le catene che abbiamo deciso di indossare quale ancoraggio in una realtà che il Viaggiatore del Tempo che vive dentro di noi ha avvertito come molto ostica, quando è sceso sulla Terra. La solitudine percepita nell’aver abbandonato Casa ha fatto sì che adottassimo strategie di irrigidimento e resistenza. Finora potevamo farlo. Ora non più. Ora è arrivato il momento di spostare l’ago della bussola verso la creazione dell’amore, qualunque cosa questo voglia dire per noi, e lasciare la paura dietro le spalle.
Un’altra via che si apre in questo transito di Saturno retrogrado riguarda il Servizio. Tutti vogliamo sapere cosa siamo venuti a fare, quale sia la missione di vita, quali obiettivi aveva il Principio Divino quando siamo tornati qui. Basta chiedere. Chiedendo al Sé, all’Universo, al Multiverso, al Cielo, attiviamo una risposta. Intanto che molti di noi sono qui in missione d’amore, il che significa vivere nella semplicità delle piccole cose, può essere troppo poco? Non immaginiamoci imprese eroiche, la missione di vita è anche l’aver scelto la sfida dell’incarnazione nella dualità, per attivare la costruzione del senso di unità interiore. Rendiamoci conto che la più grande missione è quella di azzerare le differenze ed i conflitti interiori attraverso l’accettazione incondizionata di ciò che siamo, anche di non essere all’altezza delle nostre stesse aspettative. E’ un movimento estremamente liberatorio ma estremamente difficile da compiere perché ci fa sentire piccoli. Accettare di essere piccoli ed infinitesimali è difficoltoso. E’ la morte dell’ego. Il quale viene così relegato nel suo ruolo principale di computer problem-solving. Così ci permettiamo di fare un respiro di sollievo dentro ciò che siamo, niente di più, niente di meno. Perché quello siamo venuti a fare. Imparare a essere noi stessi nella leggerezza della densità, nella gioia di indossare un corpo fisico che ci permettesse di fare esperienze sensoriali.
Questo è un dono importante da parte del Maestro Saturno. Azzeriamo il conflitto tra mente, corpo e cuore, mentre Venere e Chirone guariscono il passato riportando l’amore, e Giove, a sua volta retrogrado, ci supporta nella costruzione di relazioni quanto più sane possibili, nell’apertura verso noi stessi e l’altro.
Auguro un buon viaggio a tutti. Siamo uniti in questa esplorazione nuova ma antica. Come dice Tobias, noi siamo già evoluti e ora ce lo stiamo solo ricordando.
Stefania Gyan Salila
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