Correva l’anno 1961 quando John Lewis, oggi leggenda della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, ricevette un brutale pestaggio in una piccola cittadina chiamata Rock Hill. I suoi attaccanti, tutti membri del Ku Klux Klan, lo pestarono, insieme al suo compagno, lasciandoli abbandonati in una pozza di sangue. Il suo unico “crimine” era essere afro-americano e essere entrato in una sala d’attesa per bianchi in uno stato in cui prevaleva il segregazionismo.
Anni dopo, nel 2009, John Lewis …
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