Dietro al bisogno di controllare si cela la paura. Paura che accada qualcosa di diverso da ciò che vuoi, paura che accada qualcosa che possa stravolgere la tua zona di comfort. Tanto più percepisci questa paura quanto più parti di te sono ancora aggrovigliate negli attaccamenti emotivi e negli istinti di sopravvivenza; quanto più è necessario sviluppare e far germogliare la Radice della Fiducia che il Nuovo Mondo chiama a gran voce.

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La paura che accada qualcosa di diverso da ciò che vivi ora, è data da ogni volta che hai vissuto un imprevisto senza poi averlo celebrato e senza averne colto il senso con gratitudine. Una delle funzioni dell’im-previsto è proprio minare la zona di comfort. Quell’insieme di sovrastrutture a cui siamo aggrappati all’esterno, e la mancanza di radici solide all’interno del nostro essere. Riguardano quasi sempre la paura della morte che riassume tutte le altre: paura di perdere la casa, di non avere abbastanza soldi, la malattia, la morte di un caro, la perdita del lavoro. Tutto riguarda la sopravvivenza. Spesso e volentieri è rivolta alle persone che amiamo e da cui siamo emotivamente dipendenti. A questo si ricollega la paura della solitudine del bambino interiore, sempre associata alla morte (come ho già scritto e spiegato: da bambino se fossi stato solo saresti morto). Alla paura della solitudine si associa il ricordo della comunione che la nostra anima ha vissuto prima di nascere. Nell’Aldilà l’Amore congiunge tutti, non si avverte la separazione che si sperimenta qui sulla Terra.

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Ma quanto più penetrerai la paura della solitudine accorgendoti che solo non lo sei mai stato (perché i mondi di Amore ti accompagnano in ogni istante, e sei collegato ad essi, agli Esseri di Luce, ai tuoi cari, da fili invisibili e l’Anima lo sa), quanto più hai trasmutato il bisogno e l’attaccamento e svilupperai l’Amore dentro di te, meno sentirai vuoto e separazione: percepirai la comunione con tutti gli esseri viventi che l’illumina-zione (ovvero il contatto con il Sé) dona e svela. “So che posso essere responsabile solo di me stesso. So e mi ripeto che le persone che amo sono assistite, guidate e sostenute dall’Amore Divino quanto lo sono io. So che ognuna di loro ha il proprio Disegno e che io non posso giudicare cosa sia giusto o sbagliato, e che cosa sia bene per loro. Rispetto le loro scelte e il Disegno che sono venute a realizzare. Le Affido al Divino e al loro cuore che sa, predisponendomi senza paure, come Strumento d’Amore per me stesso e per loro, con Fiducia nei confronti della Vita. Mi responsabilizzo nell’affrontare le mie paure e guarire le parti di me smarrite nella sofferenza, così che io possa smettere di attrarla laddove non servisse più il mio bene, ed essere un faro di Luce per me stesso e i miei cari; così che il Fuoco della mia Anima sia sempre più alla guida del mio vascello e possa con le sue fiamme risvegliare chi mi è accanto nel rispetto dei suoi tempi e modalità, solo e sempre nell’Amore, per il Bene Supremo di ognuno. Possa in me consolidarsi la Fiducia che tutto ciò che accade serve il Bene, che sono e sono sempre stato nelle Mani dell’Amore, anche quando non l’ho compreso. Possa discendere la Coscienza in quelle parti di me ancora smarrite, possano esse, essere ricondotte nella Pace. Decido da ora di dar potere solo all’Amore e alla Sua Volontà. Cosi Sia”.

Sara Surti

*copia consentita solo con citazione della fonte

Estratto dal libro

“IL CUORE OLTRE IL VELO APRI I CANCELLI DEL NUOVO MONDO DI SARA SURTI– EDITORE FONDAZIONE MARIO LUZI

 


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