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Mentre scrivo questo articolo (ore 17,30 ora italiana del 15 maggio) Urano varca la Porta d’ingresso a 00° del Toro.
Volevo semplicemente condividere una piccola riflessione sul sentire di questo momento così particolare.
Stanotte ho fatto un sogno estremamente rivelatore, nel senso che una mia parte mai vista mi si è mostrata. Qualcosa che, mentre camminavo nel sogno, mi ha fatto fermare, tornare indietro, guardare verso e dire: sono passata da questo punto tante volte, come mai non ti ho mai visto prima?
Ecco, credo che il punto in questo periodo sia proprio questo. Il riuscire ad avere accesso a situazioni interiori che stanno emergendo dal profondo. Sono molto grata a me stessa, al cammino compiuto fin qui, al coraggio che mi ci è voluto e a tutti i limiti che sono riuscita a spingere un pochino verso l’oltre.
Avevo voglia di raccontare questa esperienza onirica che mi è sembrata contenere una qualità sciamanica, un incontro tra me e un pezzo d’anima a lungo represso, troppo doloroso per essere ricordato finora. Finalmente tutto quello che ci serve sta tornando alla memoria, arrivando alla consapevolezza. Questo è uno dei doni più potenti che potremo ricevere nei prossimi tempi.
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Mentre Chirone indugia dolcemente ai primi gradi dell’Ariete, facendoci sentire comodi dentro il corpo che risponde alla cura, all’amore che vogliamo portare ad esso, ecco che Urano va ad illuminare e a sciogliere i legami antichi che ci tenevano attaccati a promesse ormai senza più forza né valore. Questa apertura, che probabilmente qualcuno percepisce come scompenso, rende possibile l’accesso al Portale del Cuore e da lì la discesa fino al punto della Sorgente Interiore, la Hara (vedi LINK per approfondimenti).
L’azione congiunta di Chirone, il Guaritore, e di Urano, l’Illuminato, ripulisce le cellule fisiche dai vecchi fraintendimenti. Se ci troviamo in un momento di disagio fisico, si tratta sicuramente di questo tipo di lasciar andare. E’ ovvio che lasciar andare non è semplice, richiede spazio interiore tra cuore, mente e pancia, tuttavia è proprio la nuova frequenza che stiamo respirando che ci aiuta nell’agire e nel lasciarci agire.
Uno dei più grandi insegnamenti che mi sono arrivati in queste ultime settimane riguarda proprio questo: il lasciare che le cose siano come sono, lasciando che gli altri siano come sono, così da lasciare me stessa essere come sono. E’ da qui che emerge la meraviglia del riappropriarsi di parti di sé a lungo dimenticate. Nel respiro lento dell’accettazione profonda emerge la più grande guarigione di tutte, il fluire nella Presenza. Nulla più da fare, solo da essere – per chi volesse approfondire questo aspetto qui il LINK.
Stefania Gyan Salila
€ 21
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