La Luna giunge al suo primo quarto nel segno dell’Ariete il primo giorno della settimana numero 3 di questo 2019, entriamo con questa energia in giorni dinamici la cui forza sarà quella di un’ intraprendenza che da una parte ci spronerà in avanti senza se e senza ma, ma che dall’altra ci potrà portare molta frustrazione dovuta ai blocchi continui a cui le diverse prove in Capricorno ci sottoporranno. La gioia, l’euforia, la voglia di creare del 3 quest’anno verrà setacciata e raffinata da un processo di lunga gestazione – tipica del 12 che ci fermerà ogni qual volta l’energia che ci si muove dentro non sarà ben incanalata in un processo di fino che ci viene e ci verrà richiesto, e senza cui non andremo di molto in avanti nei mesi a venire. Partire da noi stessi, dalle nostre ferite e dalla nostra sensibilità sarà fondamentale per comprendere come direzionare questa energia di fuoco che non ne può più di regole, incasellamenti, direzioni sempre così diritte da apparire asfissianti; un’energia che vuol mettere in discussione molto e in maniera particolare la nostra socialità, il nostro ambiente più prossimo, le nostre creazioni, spaccandone a picconate le travi maestre e tutti quegli infissi di cui proprio no, non ne possiamo più – peccato che…
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… Senza riflessione, senza silenzio quest’anno – nonostante tutto – ci ritroveremo a sbattere la testa contro un muro sempre più duro su cui troveremo scritto a caratteri cubitali: RIPARTIRE DAL VIA… ripartire da ciò che dentro di noi va al di là di tutte quelle maschere e quei bisogni al ribasso a cui ci siamo abituati, ripartire da una forma trasformata: maggiormente espansa, collettiva, genuina; ripartire dai sogni – quelli più grandi, quelli maggiormente solidali, quelli che portano avanti te insieme a chi scegli di avere vicino; ripartire da una comunicazione senza maschere, una comunicazione vera che scala le montagne dell’essere per portare all’altro e a se stessi una rinnovata autenticità in cui alcuni degli insegnamenti sono la verità, l’accettazione delle proprie ombre, la responsabilità che ci viene data nel momento stesso dell’esistere.
I capricci dell’infante che vive dentro di noi sono in questo periodo messi a fortissima prova proprio perché quegli stessi capricci devono essere rivisti alla luce di un qualcosa che li trascenda e li porti più in alto fino ad arrivare all’autentico sé nell’altro; i desideri egoici che portiamo avanti non verranno soddisfatti a meno che non ci sia in loro un germe di sacralità e di bontà per coloro che ci circondano.
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Potremmo in questo periodo sentire uno spiccato senso di confusione dovuto ai messaggi apparentemente contraddittori che ci vengono portati dal Cosmo, da una parte è come se dovessimo accendere una mina e far esplodere delle situazioni, dall’altra invece è come se ci venisse richiesta invece calma, pazienza, delicatezza, prudenza… questa energia che sentiamo, questa volontà all’agire ha bisogno ora più che mai di svilupparsi in verticale per ritornare nella nostra quotidianità con una rinnovata presenza che sappia essere si decisa, ma consapevolmente malleabile alla luce di ciò che avviene in noi e intorno a noi.
La potenza del seme è in quello che già è ma non sarebbe nulla senza l’attesa del giusto tempo che gli permetterà di svilupparsi pienamente in ciò che sarà. C’è tanto ora, potremmo sentirci sovraccarichi, ma non è il tempo ora affinché tutto questo tanto venga espresso, bisogna prima sviluppare tutti i processi che in noi stessi sono ancora materia grezza, potrebbe nascere un bambino al secondo mese di gestazione? No! Neanche avrebbe la forma di un bambino, e allora? Dobbiamo aspettare, rimanendo centrati su ciò che desiderando andiamo creando, con una pace e una fede che deve essere inamovibile.
Gennaio ci sfida pienamente… accogliamo le sue prove.
Joele Sahel Schiavone, per consultazioni numerologiche e spirituali: sahel.joele@gmail.com
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