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Il Primo dicembre 2016 alle ore 10,53 italiane Chirone torna in moto diretto nei Pesci, dopo più di cinque mesi di moto retrogrado (esattamente dal 27 giugno 2016). Il Cielo ora è quasi totalmente libero da moti retrogradi, facendoci respirare con una maggiore libertà e ampiezza di visione. Rimane solo Urano in Ariete fino al 30 dicembre 2016, poi entreremo nel 2017 con animo leggero.
Io amo particolarmente Chirone perché rappresenta il Bambino delle Stelle, il principio di freschezza ed innocenza, lo sguardo di purezza, il messaggio d’amore che ciascuno di noi porta come imprinting d’anima quando nasciamo.
Durante l’anno la sua orbita include sempre un ciclo diretto di 5/6 mesi ed uno retrogrado di pari durata. Questa alternanza ci apre a diversi stati interiori che possiamo paragonare ad un gigantesco ciclo respiratorio di inspirazione ed espirazione. Nel moto diretto espiriamo, espandendoci. Nel moto retrogrado inspiriamo, contraendoci. Il 2016 è stato un grande anno di contrazione, visti i vari moti retrogradi dei diversi pianeti (siamo arrivati ad averne fino a 5 contemporaneamente la scorsa primavera – per approfondimenti leggi qui). Attraversare un passaggio molto stretto, come ben sappiamo, è stato necessario per lasciare indietro il superfluo, perché non potevamo continuare a seguire le illusioni od i condizionamenti. E’ stato un lavoro di selezione. Nel passaggio angusto, le pareti strette della realtà ci strappano di dosso abiti (condizionamenti) che non aderiscono al vero disegno interiore. Usciamo doloranti, perché le maschere diventano come una seconda pelle, e crediamo veramente di essere quel dato tipo di persona. Così reagiamo violentemente quando la Vita si mette d’impegno a strapparci via da una situazione data, perché siamo sicuri di essere quel lavoro, quella relazione, quella amicizia. Proiettiamo così tanto noi stessi nelle diverse direzioni che non riusciamo più a sapere veramente chi siamo oltre ad esse. Così i moti retrogradi di contrazione servono per pulire tutte le sovrastrutture mentali, e ci rendono un grande servizio, che ne siamo consapevoli o meno. Tuttavia, quando essi giungono al termine, tornando nel moto diretto, tornando nell’espansione, finalmente possiamo respirare, riprendere i progetti, e portare a manifestazione tutta la bellezza che è affiorata grazie al precedente movimento di liberazione dalle sovrastrutture. E’ importante diventare consapevoli di questa alternanza, per non combattere contro un naturale processo di scrematura. Sappiamo quante resistenze poniamo sempre di fronte al lasciar andare. Va bene, fa parte della nostra natura. Tuttavia, conoscendo i vari movimenti dei flussi energetici, nonostante le difficoltà, possiamo imparare a sfruttare al meglio le occasioni che, anche se ardue, una volta che impariamo a cavalcarle diventano onde propulsive molto potenti per portarci oltre gli ostacoli.
Dunque ora Chirone è tornato in moto diretto e questo dà un importante stimolo alla Croce dei Segni Mobili, che è il gruppo di 4 Segni (Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci) che rappresenta la Chiusura di un ciclo per far emergere il Nuovo. Questa Croce è stata una grande protagonista da quando nel settembre 2015 Saturno è entrato definitivamente in Sagittario (allineamento con la Missione d’Anima) ed i Nodi Lunari, simbolo del collettivo percorso evolutivo, sono entrati nell’Asse Pesci/Vergine ad ottobre 2015. Ecco dunque l’entità di questi transiti. Ci stanno aiutando a chiudere tutto il vecchio, a far entrare tutto quello che di nuovo ci può aspettare. E Chirone è il Bambino delle Stelle, la nostra parte innocente, celeste, vera e sincera, che finalmente riusciamo a sentire, e che sposta la paura più indietro rispetto al nostro campo percettivo, facendo avanzare sul proscenio la luce del Disegno Originario. Così ci ricordiamo sempre più chi siamo, ci ricordiamo del messaggio che stiamo portando, ci ricordiamo della Luce che siamo. La paura può scomparire, possiamo vivere nonostante la paura, possiamo permetterci di ignorarla, perché ritrovare la memoria di noi stessi ci rimette al nostro posto, ci dona una radice, un senso, un nesso.
Nel movimento cosmico di espansione troviamo il coraggio di stare. Solo puro respiro. E tutto si genera da lì.
Stefania Gyan Salila
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