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“Non desiderando nulla, si possiede tutto”.
Ippolito Nievo
“Ciò che possiedi ti possiede” diceva Brad Pitt in Fight club….
…E noi davvero crediamo di possedere qualcosa?
Sappiamo bene ormai che nasciamo liberi. Iniziando fin da piccoli a riempirci la bocca di tanti “mio” instilliamo il senso del possesso….e fin qui tutto bene. Spesso però accade di rimanere intrappolati nella rete dell’avere e di ritrovarsi da adulti, a vivere inconsapevolmente in una prigione che, seppure ricoperta di cristallo o oro, sempre di prigione si tratta. Poter dire “è mio” o avere qualcosa che possa essere etichettato come tale appare molto rassicurante è vero…ma ci siamo mai domandati se quel qualcosa di mio all’improvviso non ci fosse più che accadrebbe??!
Possedere si, ci da sicurezza: ma è un illusione.
Il mondo in cui viviamo conduce in un sistema nel quale se non hai….non vali e dove spesso purtroppo il potere è commisurato al possedere, e così finiamo per dimenticarci cosa siano la creatività ed il talento o per imbrigliare il nostro essere e le nostre attitudini non lasciandole libere di esprimersi. Siamo una fonte inesauribile di ricchezza che spesso neppure conosciamo, e se sviluppassimo ciò che possediamo come innato piuttosto che concentrare le nostre energie nel “volere cose là fuori”..saremmo esseri certamente più sereni. Siamo così tanto occupati a controllare ciò che succede intorno a noi invece di coltivare quelle splendide piante che crescono spontaneamente nel nostro giardino, che ci dimentichiamo la cosa più importante: noi stessi, siamo la nostra più grande ricchezza…
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E fino a quando saremo impegnati a riempire, mai ci concederemo di conoscere le splendide risorse che si celano nel nostro essere….
E fino a quando ci terremo ancorati con tutte le forze al gioco dell’avere, avere cose tutte per noi o affetti tutti per noi, non potremo mai respirare la vera libertà spiccando il volo nel nostro splendido cielo interiore.
Avere non è possedere. Se pensiamo che addirittura i nostri corpi abbiamo in prestito come mai possiamo immaginare di possedere ciò che è fuori?! Più che sentirci anime perfette e complete ma sempre pronti a puntare il dito contro noi stessi e le nostre mancanze, siamo nella costante ricerca di riempitivi che illusoriamente ci possano donare quella perfezione che al contrario è già presente in noi, dobbiamo solo portarla alla luce. Ma, se è vero che nell’ambito del cammino interiore ogni consapevolezza per essere tale è necessario che prima diventi esperienza, non è possibile sperimentare uno stato di libertà senza essere precedentemente passati per un avere ceco e compulsivo.
Non voler possedere ma restare al centro del nostro mondo condividendo ciò che siamo piuttosto di ciò che abbiamo, è la chiave per essere autentici compagni di viaggio di coloro che la vita mette nel nostro cammino. Liberiamoci quindi dal bisogno di avere, di controllare e dalla necessità di dire mio! Lasciamo il senso del possesso ai bambini che hanno bisogno di sperimentare e impariamo invece a stare nel nostro centro percependo noi stessi per ciò che siamo davvero: esseri completi! E allora potremo conoscere quel senso di libertà così profondamente autentica che neppure le parole possono arrivare a descrivere. Senza giochi dell’ego, senza forzare o trattenere e senza compiere azioni dettate dalla paura, permettiamo a ciò che deve arrivare di trovarci spontaneamente e di sorprenderci come l’arcobaleno dopo una pioggia. Lasciamo che la vita accada e ricordiamo sempre che l’unica vera ricchezza è quella dell’anima e che l’unica autentica libertà è solo quella interiore.
Con amore,
Alessandra Ruta
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