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PROSEGUENDO LUNGO L’INTENSA ESTATE DEI PIANETI RETROGRADI – TROVARE IL PROPRIO POSTO TRA CIELO E TERRA

Da fine aprile stiamo conoscendo un intenso periodo di retrogradazioni planetarie. I pianeti sembrano andare indietro rispetto alla loro orbita intorno al Sole e questo crea senso di stasi e rallentamenti, ritorno del passato e conseguenti stati di insicurezze a cui noi umani siamo particolarmente sensibili. Se consultate gli articoli scritti tra il 20 di aprile e la fine di maggio troverete tutti i dettagli relativi ai segni coinvolti da questi transiti così particolari.
Nell’avanzare dell’estate i pianeti veloci sono tornati in moto diretto (Mercurio in Toro a suo tempo, Marte in Scorpione a fine giugno) e l’atmosfera è tornata molto più leggera. I corpi celesti che perdurano in questo moto all’indietro intorno al Sole sono:
Saturno in Sagittario, il Maestro dell’Anima, i cui raggi creano una purificazione delle intenzioni che rivolgiamo al cammino spirituale, mettendo in luce la necessità di prendersi la responsabilità di ciò in cui crediamo. E’ tempo di diventare noi stessi il nostro cammino, cioè portare tutto dentro la vastità del cuore, che è il Portale verso l’Infinito. Dal punto di vista del quotidiano, esso sta lavorando per creare un consolidamento della nostra posizione professionale; torna in moto diretto il 14 agosto, e da lì in avanti si manifesterà tutto il lavoro fatto fino a quel momento, come un premio per la fatica sostenuta.
Nettuno in Pesci, la Grande Madre Cosmica, nonché portatore e simbolo della Nuova Coscienza Cristica, attraverso cui l’Uomo si evolve per dare vita alla Nuova Terra; esso crea con Saturno un aspetto stretto di quadratura (tensione interiore) che ci stimola a metterci al di fuori di tutte quelle credenze/condizionamenti rigidi e fuorvianti che non fanno risuonare le corde profonde dell’essere. Dal punto di vista quotidiano esso crea confusione e annebbiamento, sradicamento e sospensione. Siamo invitati a trovare il nostro vero posto ed anche in questo caso ciò è possibile solo riposando dentro il cuore, dove ogni tensione può essere contenuta e trasformata. Torna in moto diretto il 30 dicembre, permettendoci di portare a compimento il processo di apertura verso una frequenza superiore di Amore Incondizionato iniziato al Solstizio d’Estate proprio a ridosso del Solstizio d’Inverno. Pura Magia del Sole!
Plutone in Capricorno, l’Occhio Psichico, indagatore e scrutatore delle profondità dell’animo. Non c’è requie sotto l’azione degli irradiamenti plutoniani se esso entra in collisione con qualche nostro pianeta natale. Il segno in cui sta transitando per un lunghissimo periodo, 2009/2023, è il Capricorno, l’ultimo segno di Terra, spesso paragonato alla Montagna Sacra da scalare per tutta una vita. Lì Plutone sta lavorando con il suo focus nel praticare un tunnel che scavi nei meandri segreti del vasto ventre silente, per giungere nel luogo più segreto, dove ha origine la Fiamma della Luce che ogni anno risorge al momento del Solstizio d’Inverno, quando inizia il Capricorno. La Montagna Sacra del Capricorno protegge la delicatezza di quella Fiamma appena rinata dal buio della trasformazione/morte alchemica avvenuta in autunno. E’ il simbolo di ogni nostra rinascita dopo ciascuna apparente sconfitta che in realtà rende l’animo ancora più vasto grazie all’acquisizione di saggezza. Plutone ora sta cercando di scavare una via verso quella luce e tanto più presentiamo resistenze al lavorio interiore di lasciarci andare all’amore, tanto più esso farà sentire la tensione. La sua potente azione retrograda di ristagnamento, dubbio, decisioni prese e poi cambiate, giochi di potere, nomine che sfuggono, riconoscimenti posticipati, finisce il 27 settembre. Il dono alla fine dell’Arcobaleno sarà una forza interiore senza pari, perché scavando alla ricerca dell’amore per noi stessi, avremo toccato tutti i punti più reattivi delle nostre ferite. Non importa, è solo esperienza, e tutto ciò che duole, con tenerezza e amorevolezza può essere guarito. L’importante è saperlo, fondamentale è stare in presenza. Questo è il dono, questa è la forza. La vita può rimanere difficoltosa, ma se ogni ostacolo viene visto come un argine dentro cui incanalare una direzione, allora la vita può essere come un flusso che ci porta verso un obiettivo. L’insegnamento delle retrogradazioni è una grande lezione di arrendevolezza, con semplicità e umiltà, nell’abbraccio totale di tutto quello che siamo stati, che siamo e che saremo.
Stefania Gyan Salila

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