Vivere ascoltandoti nel profondo, vivere guardando anche oltre ciò che vedi (e sottolineo la parola ANCHE perché comunque questa realtà va penetrata e tenuta in considerazione, altrimenti “separeresti”) non significa essere pesanti. Così come essere ” leggeri” non significa essere superficiali. È l’approccio che fa la differenza. Se di un singolo istante ti vivi tutto sia che scateni in Te sofferenza sia che scateni gioia significa che la VITA la stai penetrando, contemplando e godendo a pieno nella sua multidimensionalità. Tanto quanto mentre guardi qualcosa attraverso gli occhi puoi contemporaneamente sentirne il profumo, e soffermarti sulle percezioni fisiche attraverso il tatto. 

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È solo una questione di sensi attivati. Alcuni sono semplicemente sconosciuti a molti, ma appartengono a tutti. Quello che sento è che finché c’è la paura di soffrire cerchi un angolo dove ripararti per sentire il meno possibile. Chi ha integrato la sofferenza e accettato la sua possibile presenza nell’esistenza vive a cuore aperto e si immerge nella Vita cercando di abbattere ogni confine. Finché la mente separa, giudica per proteggerti. Quando la sofferenza viene accolta quel programma mentale viene annullato e OSI volare. Sai che quell istante di vuoto vale il senso della vita.non ti interessa più che cosa accade dopo ma cogli la preziosità del presente. Prima di lanciarti pensi ancora che puoi cadere ma STAI SCEGLIENDO di fidarti di Te e della Vita..e sai gia che comunque vada potrai raccontare a Te stesso che sai cosa significa volare anche solo per un istante.

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La bella notizia è che le ali la tua anima c’è le ha. Ciò che cadrà per terra a pezzi è solo ciò che ti avrebbe impedito di proseguire nella tua rotta: quel bozzolo che fino ad oggi ha custodito il tuo esistere e che da questo istante in poi provocherebbe la tua morte. La Saggezza sta nel conoscersi e riconoscere il tuo personale “orologio cosmico”. Sentire dentro di Te quale passaggio stai attraversando e questo puoi saperlo solo TU. se cerchi una conferma all’esterno cadrai prima che le TUE ali siano pronte. Oppure morirai perché non hai riconosciuto in Te quel tempo di maturazione avvenuto. Per questo puoi continuare a fidarti ancora di chi all’esterno (secondo Te) merita più fiducia del tuo personale sentire, ne hai la liberta’. Io sono qui semplicemente a ricordarti che gli altri giudicano a seconda della loro esperienza e dei loro programmi che per loro valgono e sono corretti. Per te no! Perché ognuno è unico. Ogni Disegno è Unico. Quindi sempre a Te dovrai tornare. Puoi fare giri intorno.ma è quel centro che ti attende per essere ascoltato e si trova nel tuo cuore. Non c’è separazione è vero, gli altri possono ispirarti, gli altri possono essere il tuo riverbero, ma qualsiasi cosa dall’esterno giunge deve passare attraverso il TUO discernimento e adattato alla tua esperienza da TE. Da nessun altro. Senza il tuo intervento, senza quella tua azione..non sei TU che stai guidando la tua barca. Questo potrebbe essere “conveniente” perché minore sembra sia la tua responsabilità se rischi di andare alla deriva. Ma questa è un illusione amica mia:
Sei già affondata nel momento in cui hai ceduto il comando.

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Quando e se ti incaglierai perche guidavi tu sappi che per certo oltre quella rottura ci sarà ancora più vita.
Mi viene da citare una frase nota: l uovo rotto dall interno crea la vita, l uovo rotto dall esterno crea morte.
Questo è tutto.
Suggerirti un sano intento che può contribuire a renderti davvero LIBERO: trovare il ticchettio del tuo orologio nel cuore; sii CERTO che puoi farlo.
Fidarti che tu sei il solo che può tradurlo insieme a Dio.
Questo è quello che volevo…

Sara Surti

*copia consentita solo con citazione della fonte

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