Il Cielo astrologico di metà maggio presenta una forte prevalenza di aspetti planetari di 150°, l’aspetto chiamato Quinconce, che riveste una grande importanza nella prospettiva della Missione di Vita. Ogni volta che due corpi celesti si trovano a 150° di distanza, essi stanno attivando una guarigione profonda nella nostra vita, in un livello che viene determinato dalle qualità dei pianeti, dalle caratteristiche dei Segni coinvolti, dalle Case astrologiche in cui si svolge questo aspetto.
In ogni caso è una benedizione, perché è un ciclo antichissimo che si chiude, spingendoci in maniera sempre più decisa verso l’auto-realizzazione.
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I pianeti muovendosi intersecano le proprie orbite nel Cielo astrologico zodiacale che misura 360° (12 Segni di 30° l’uno). Quando formano aspetti di 30° o multipli di 30, essi creano geometrie sacre che innescano processi di cambiamento nella coscienza.
Molto brevemente, gli aspetti principali che vengono presi in considerazione in Astrologia sono i seguenti:
30° (quando due pianeti si trovano in due Segni vicini) – Semi-sestile – indica l’attivazione di una virtù interiore;
60° (quando due pianeti si trovano in due Segni di Elemento complementare – Fuoco/Aria oppure Terra/Acqua) – Sestile – indica l’attivazione dello stato di coscienza di sé;
90° (quando due pianeti si trovano in due Segni di Elemento contrastante – Fuoco/Terra oppure Fuoco/Acqua oppure Terra/Aria) – Quadrato – indica una tensione interiore per placare la quale il nativo parte alla Ricerca di sé; è un aspetto altamente evolutivo;
120° (tra due pianeti che si trovano in Segni dello stesso Elemento – Ariete/Leone/Sagittario – Toro/Vergine/Capricorno – Gemelli/Bilancia/Aquario – Cancro/Scorpione/Pesci) Trigono – indica l’arrivo di un forte aiuto esterno; indica anche il talento naturale.
150° (tra un pianeta in un Segno ed un altro che si trova nel Segno precedente o seguente a quello in opposizione – Ariete con Vergine e Scorpione – Toro con Bilancia e Sagittario – Gemelli con Scorpione e Capricorno – Cancro con Sagittario e Aquario – Leone con Capricorno e Pesci – Vergine con Aquario e Ariete – Bilancia con Toro e Pesci – Scorpione con Gemelli e Ariete – Sagittario con Toro e Cancro – Capricorno con Gemelli e Leone – Aquario con Cancro e Vergine – Pesci con Leone e Bilancia) Quinconce – indica la risoluzione di una tematica che ha creato difficoltà per diverse vite precedenti, durante le quali si è cercato di liberasi da legami o pesi senza mai riuscirci. Ora è possibile.
180° (tra due pianeti che si trovano in due Segni opposti – Ariete/Bilancia – Toro/Scorpione – Gemelli/Sagittario – Cancro/Capricorno – Leone/Aquario – Vergine/Pesci) Opposizione – indica una situazione di separazione, una dualità forte; si può trasformare in corsia preferenziale per integrare ciò che è opposto, raggiungendo così il Centro del Sé; indica la comunicazione tra due stati opposti che aprono così alla trascendenza.
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Dopo questo excursus tra i Fondamenti dell’Astrologia, il Cielo astrologico di metà maggio, fin verso la fine del mese, presenta molteplici aspetti di Quinconce, che ci stimolano a sciogliere antichi pesi, ritrovare perdute armonie interiori, riconoscendo di aver trovato in qualche modo Casa, o che comunque stiamo per arrivare a Casa:
Mercurio in Toro (0°/18°)/Lilith in Sagittario (10°/11°) – trovare un posto alla parte più irrequieta di noi, manifestandola, uscendo dalla vergogna per gli aspetti più scomodi di sé, avendo il coraggio di esprimere quella nota di follia necessaria a non praticare più auto-censura per un insensato quieto vivere che non porta a nulla se non a frustrazione e castrazione.
Nodo Lunare Nord in Leone (28°)/Chirone in Pesci (28°) – questo aspetto è preciso allo stesso grado fino a fine mese e per questo particolarmente forte. Esso pone l’attenzione sull’importanza che la Verità del Cuore ora costituisce per ciascuno di noi. Non possiamo più stare lontani dal senso di dignità, facendo finta di nulla. Non è più possibile rinunciare al rispetto di sé, costi quel che costi. Si risveglia la nostra parte più saggia, quella Voce interiore che ci guida, che a volte abbiamo volutamente ignorato perché ascoltarla richiedeva troppo coraggio. Ora il coraggio è supportato dal desiderio profondo di amare se stessi e di darsi ciò che naturalmente è nostro per diritto di nascita.
Giove retrogrado in Bilancia (14°) – Nettuno in Pesci (14°) – anche questo aspetto è preciso al grado, quindi molto significativo. I raggi dei corpi celesti stanno costruendo con le loro Sacre Geometrie una griglia dove far fiorire la Nuova Coscienza. Qui l’attenzione viene posta sul settore sentimentale. E’ il ritorno dei vecchi amori (già nei mesi precedenti eravamo stati chiamati a ritrovare qualcuno per farci pace e poi lasciarlo andare). Questa volta la sensazione che ricevo nel contemplare questo aspetto è il Ritorno del Re – questo è quello che mi appare negli occhi della mente intuitiva. Traducendolo, potrei dire che sia l’incoronazione di un amore che abbiamo avuto sempre sotto gli occhi senza avergli mai dato il giusto valore. Ma percepisco anche il ritorno di qualcuno che era rimasto lontano in esilio. Poiché si tratta di un Quinconce preciso al grado, credo che sia collegato con la guarigione di una grande ferita d’amore nata da una separazione forzata. Inutile dire che questo aspetto si riferisce anche all’integrazione di parti rimaste in esilio nel nostro inconscio e di cui riusciamo ora a tornare consapevoli. E’ una grande vittoria sul dolore fisico e sulla sofferenza animica, quando entrambi si siano originati da una lacerazione.
Giove retrogrado in Bilancia e Nettuno in Pesci entrano in interazione anche con Mercurio in Toro e Lilith in Sagittario. E’ una sincronizzazione degli aspetti interiori dissonanti, è l’auto-perdono per sbagli commessi in passato per i quali abbiamo pagato per vite e vite con l’esclusione dal clan, sentendoci soli e reietti. Anche qui avviene un Ritorno a Casa, la pecora nera viene redenta, la Strega mostra la ferita che l’ha incattivita e diventa Guaritrice. Il Traditore comprende la natura del tradimento perpetrato e si risveglia dall’ipnosi dell’illusione del potere. Le maschere della sofferenza mostrano limiti precisi e cominciano a sgretolarsi. Attenzione al senso di vuoto che segue. E’ normale quando abbandoniamo identificazioni che sono rimaste con noi per tanto tempo. Nasce però sotterraneo un nuovo stato di benessere. Non speriamo che duri. Siamone pure certi!
Stefania Gyan Salila
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