Il caffè: una possibile barriera protettiva contro i danni al DNA

Il caffè è tra le bevande più diffuse al mondo e spesso il suo consumo viene associato ad una serie di benefici: promozione della salute del cuore, protezione contro il diabete e il Parkinson, riduzione del rischio di tumore della pelle. Un nuovo studio, condotto da un gruppo di ricercatori americani, ha riscontrato che il consumo regolare di caffè contribuisce a mantenere l’integrità del DNA. Nel corso del nuovo studio, gli scienziati hanno scoperto che coloro che consumano una miscela di caffè ricca di composti attivi possono avere un numero inferiore di rotture ai filamenti di DNA nei globuli bianchi.

Lo studio condotto dai ricercatori ha coinvolto un numero limitato di persone esclusivamente di sesso maschile pertanto non può essere considerato come regola valida per tutti gli individui; nonostante ciò la scoperta richiama in causa uno studio precedente che associava il consumo di caffè con una riduzione di un tipo di danno nelle stesse cellule in grado di danneggiare il DNA. La ricerca è stata pubblicata sulla rivistaEuropean Journal of Nutrition.

Negli ultimi anni il caffè ha attirato su di molta attenzione in quanto è ricco di composti bioattivi, molti dei quali presenti anche in alcuni legumi, mentre altri vengono prodotti proprio grazie alla fase di tostatura dei chicchi. Fa parte di questi composti chimici l‘acido clorogenico (composto organico costituito da una molecola di acido caffeico e una di acido chinico): un potente antiossidante e antinfiammatorio. Un altro composto, l’acido caffelichinico  (caffeoylquinic acid, CQA) aumenta invece i livelli degli enzimi antiossidanti presenti all’interno di una cellula eliminando inoltre alcune molecole nocive chiamate specie reattive dell’ossigeno (reactive oxygen species (ROS).

Tali molecole altamente reattive contenenti ossigeno sono prodotte durante il normale metabolismo del corpo umano e ricoprono un’ampio ventaglio di importanti ruoli anche se, una quantità elevata di tali molecole può danneggiare le proteine all’interno della cellula e causare rotture nel nostro DNA: questo può verificarsi quando i nostri sistemi antiossidanti interni non funzionano correttamente. Tali danni vengono solitamente riparati dai meccanismi cellulari tuttavia, se il danno è esteso può condurre a mutazioni genetiche fino ad arrivare al cancro.

In un precedente studio alcuni ricercatori hanno trovato una correlazione tra il consumo regolare di caffè e la diminuzione del danno ossidativo nei globuli bianchi, gli elementi del sistema immunitario che aiutano a proteggere il nostro organismo dalle malattie e dalle infezioni. Tuttavia, tali ricerche non erano state in grado di dimostrare in maniera certa se bere caffè riduca spontaneamente la rottura dei filamenti di DNA negli esseri umani.

Per tentare di capire meglio tale processo, gli scienziati hanno “arruolato” per il nuovo studio 84 individui adulti sani di sesso maschile: ad una metà di essi è stata fornita una quantità di caffè pari a 750 ml (qualità Arabica, miscela e tostatura speciali) da assumere ogni giorno per 4 settimane, mentre all’altra metà è stata fornita solo acqua nella medesima quantità. A tutti i volontari è stato raccomandato di mantenere le proprie abitudini alimentari per tutta la durata dello studio e di evitare di ingerire altri prodotti contenenti caffeina. Sono stati effettuati prelievi del sangue a intervalli regolari dopo un intervallo di tempo di 2 ore dall’ingestione di caffè o acqua, per tutta la durata dello studio.

All’inizio dello studio entrambi i gruppi di volontari mostravano livelli simili di rotture spontanee del DNA; tuttavia durante la fase dello studio i ricercatori hanno rilevato un leggero incremento delle rotture del DNA nel gruppo di controllo mentre nel gruppo che beveva caffè una diminuzione. La differenza sostanziale tra i due gruppi è stata del 27%. Questi effetti protettivi, spiegano i ricercatori, potrebbero essere considerati benefici per la salute umana.

Naturalmente bere solo caffè non garantisce assolutamente il raggiungimento di uno stato di perfetta salute poiché ci sono diversi fattori in gioco tuttavia, i risultati ottenuti sembrerebbero indicare che l’assunzione di caffè in quantità normali potrebbe ritardare alcune malattie associate a questo particolare tipo di danno.

Fonte : http://www.lswn.it/salute/il-caffe-una-possibile-barriera-protettiva-contro-i-danni-al-dna/

 

IL CAFFE: una bevanda da evitare ?

dal BLOG di Valdo Vaccaro

DIECI MOTIVI PER EVITARE IL CAFFE’

1) Il caffè è una droga caustica che causa assuefazione e forti crisi di astinenza. Anche chi prende un solo caffè al giorno trova oltremodo difficile liberarsi da tale schiavitù. Il caffè può essere considerato una versione legale della cocaina. 2) Il caffè è teratogeno, per cui causa difetti genetici alla futura prole. Molti esperimenti dimostrano che è troppo spesso causa di malformazioni e difetti agli arti dei neonati. 3) Il caffè è mutageno. Una tazzina contiene 250 mg di acido clorenico, di actractylasides (estremamente tossico) e di glutathione transferase inducers (cafestol palmitates). 4) Il caffè è cancerogeno per il suo materiale combusto e per il contenuto in methilglyoxal (mutagenic pyrolisis product), ed è associato a tumori alle ovaie, alla vescica, al pancreas, allo stomaco e all’intestino. 5) Il caffè contiene caffeina, uno tra i 20 veleni più pericolosi del pianeta, un alcaloide tossico che irrita il sistema nervoso, sbilancia il sistema simpatico e causa aritmie cardiache. 6) Il caffè e torrefatto ed amaro. Corrompe l’alito, ingiallisce i denti, irrita lo stomaco e danneggia pesantemente il fegato. Come se non bastasse, ha effetti distruttivi sul sistema renale. Una tazza di caffè mette 21 ore per passare attraverso i reni e il sistema urinario. Bastano 8 tazzine al giorno per fare di una persona sana un cliente probabile alla dialisi e al trapianto. 7) Il caffè è carico di acido ossalico che vincola e sequestra il calcio, e causa calcoli ai reni e in altre parti del corpo. 8) Il caffè è carico di acido urico. Acidifica il corpo e causa osteoporosi. Sovverte la digestione e il sonno. E’ causa di emicrania, di fiacchezza e di depressione nelle inevitabili fasi di carenza. 9) Il caffè produce una restrizione dei vasi sanguigni, alta pressione, irregolare circolazione coronarica, insufficienza renale, ulcere gastriche, ronzio alle orecchie, tremito muscolare, irrequietezza, sonni agitati, diabete nei neonati, irritazioni gastrointestinali, sconvolgimenti nel glucosio del sangue (spinge il pancreas a secernere più insulina). 10) Il caffè, sia a pasto che dopo pasto, fa da innaturale acceleratore digestivo in quanto obbliga il cibo a lasciare lo stomaco, ed anche l’intestino, troppo rapidamente, causando malassorbimento degli alimenti e rallentamento della peristalsi intestinale. Il latte nel caffè è un ulteriore errore alimentare, col tannino del caffè che va in fermentazione e causa irritazioni intestinali.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo

Fonte : http://valdovaccaro.blogspot.it/2013/03/dieci-motivi-per-evitare-il-caffe.html

Image credits: infinityhousemagazine.com

 

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