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Osservando i movimenti planetari di questi giorni che si avviano alla conclusione del mese di Ottobre, si nota come i movimenti di Giove in Bilancia, dopo appena un mese dal suo ingresso lo scorso 10 settembre, cominciano a determinare delle accelerazioni considerevoli sul cammino evolutivo degli umani in ascolto. Qui il link per approfondire il significato di Giove nel segno della Bilancia. In senso generale, Giove porta espansione ai valori del segno zodiacale in cui si trova a transitare per circa 12 mesi. Nel caso attuale, esso porta in esposizione tutte le tematiche relazionali, i sentimenti ed il valore che viene attribuito ad una realtà specifica quale il matrimonio, nel senso di contratto tra due persone che decidono di condividere un percorso insieme. Da tempo questa istituzione è in fase di destrutturazione a livello sociale, dove si sono raggiunte diverse tipologie di condivisione di vita tra innamorati, che offrono prospettive più ampie rispetto al passato.
E’ anche vero che i transiti planetari dall’inizio del 2016 stanno costruendo uno spazio in cui siamo costretti in qualche modo a fare chiarezza sulla verità e sincerità dei nostri sentimenti nei confronti dell’altro, e sull’equilibrio tra il maschile ed il femminile dentro di noi, che necessariamente si trasforma nel ruolo che lasciamo che l’altro giochi nella nostra vita.
Cosa succede adesso? Come cambia la prospettiva con questo transito di Giove in Bilancia? Proprio in questi due ultime settimane di ottobre e le prime due di novembre, il Gigante del nostro sistema solare entra in una relazione potente di guarigione con il Nodo Lunare Sud in Pesci, il punto di partenza di un certo percorso evolutivo collettivo. Il Nodo Sud in generale rappresenta la Coppa dell’Acqua delle Memorie karmiche da cui allontanarci per imparare qualcosa di nuovo. Il segno dei Pesci, da questo punto di vista, ci lega ad un senso di inadeguatezza, di sacrificio, di auto-negazione, di abbandono, di rifiuto, di sofferenza emozionale. Giove ed il Nodo Sud creano ora un aspetto di 150° chiamato Quinconce, che rappresenta la Guarigione di un punto focale dopo vite e vite di sforzo invano. Questo aspetto costruttivo ripulisce le nostre relazioni da ogni senso di sacrificio perché non ci sentiamo degni di essere amati. Ogni volta che ci siamo negati per mendicare amore. Ogni volta che abbiamo attratto persone che non ci hanno rispettato perché ci sentivamo meno di zero. Ogni volta che siamo stati traditi perché stavamo tradendo noi stessi. Ogni volta che abbiamo detto sì per colmare il vuoto anche se avremmo voluto correre lontano. Ogni volta che ci siamo costretti ad abbassare la testa per sudditanza nei confronti di qualcuno da cui ci siamo lasciati manipolare. Tutto questo ha creato in noi un grumo di emozioni negative pesanti. Sia che queste memorie appartengano a questa vita, sia che facciano parte del nostro bagaglio personale o che scorrano nelle nostre vene provenienti dalla storia dei nostri antenati o ci derivino da vite passate, esse hanno comunque lasciato una traccia in noi, condizionando il modo in cui ci siamo relazionati finora con l’altro, soprattutto costruendo ostacoli su ostacoli ogni volta che avremmo voluto relazionarci con qualcuno.
Ora è tempo di guarire, perché cambiare stato di coscienza ed integrare la nuova frequenza di luce presuppone di essere risolti soprattutto a livello relazionale, che è il terreno più delicato dove ogni umano incespica. Questa è una grande opportunità per rendersi conto che siamo cambiati, che stiamo cambiando e che riusciamo a ridere e a rimanere leggeri dove prima zoppicavamo.
L’aspetto di Quinconce sarà preciso tra il 22 ed il 25 ottobre (09°). La guarigione che esso porta può ovviamente riguardare anche altri aspetti del nostro essere oltre alle relazioni. Intanto possiamo lasciare andare in linea generale la Sofferenza, che è il senso profondo descritto dal transito dei Nodi Lunari previsto per il mentale collettivo dallo scorso ottobre 2015 al prossimo maggio 2017 (approfondisci qui). Significa consapevolmente staccarsi dalla parte dolente, dalla voce che si lamenta, perché abbiamo dato tanto finora in questo senso. Possiamo accorgerci che si sta risvegliando un’altra voce in noi, che chiama alla risolutezza di volersi riconoscere nelle risorse, nelle possibilità e nell’abbondanza. Il tempo della mancanza può volgere al termine. Possiamo decidere di essere costruttivi, notando come questo sia reale nel quotidiano.
La sensazione che accompagna questo aspetto è la leggerezza, nel sentirsi non più vincolati a forme di credenze remissive e passive che non ci permettevano di diventare autonomi e di potercela cavare da soli. Così finalmente possiamo permetterci di diventare adulti, se ci sentiamo pronti a farlo, uscendo in senso metaforico e profondo dal ruolo di figlio/figlia, anche se anagraficamente abbiamo superato l’età adolescenziale da un pezzo. Maturare dentro l’amore per sé, sentirsi purificati dal passato, rinnovati profondamente. Così l’ingresso del Sole in Scorpione, di cui parlerò nel prossimo Astrobollettino, darà inizio ad un processo potente di alchimia interiore che a primavera ci aiuterà a rinascere completamente nuovi. E in pace.
Stefania Gyan Salila
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