Da bambini, quando avevamo dubbi, andavamo dalla mamma per essere rassicurati. Anche se oggi siamo troppo grandi per chiedere conforto alle nostre madri, Madre Natura è un ottimo consigliere, perché essendo lei la creatrice della vita sulla terra, i suoi ritmi naturali sono anche i nostri.
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Come il travaglio del parto, attualmente, la vita sulla terra è in piena contrazione. Tutto si restringe ad un punto di intenso dolore che si manifesta ovunque, tuttavia, la dualità tra contrazione e espansione è una caratterista della materia, è un modo per farci sperimentare la nostra multidimensionalità, “sentendo” simultaneamente (olisticamente) i dolori sia fisici, mentali/emozionali che spirituali. Ora però, la vita ci chiede di uscire dall’oscillazione del dualismo, di non scegliere tra gli opposti, ma di vivere nel mondo fuori del tempo lineare, scegliendo l’unica realtà autentica – il presente.
Allacciamo le cinture, perché d’ora in poi, nella fase finale delle doglie, il transito verso l’espansione e la nascita, passerà unicamente attraverso una contrazione continua. Siamo in un processo di nascita, sia del nuovo mondo, sia dell’essere umano più evoluto…questo è il vero significato dell’energia Femminile…. Questo è il dono della Dea che lo partorirà.
Nella natura degli opposti, il maschile è attivo e il femminile ricettivo. Se abbiamo dei dubbi, cerchiamo le risposte nella natura stessa. La femmina, accogliendo il seme maschile (l’energia di polarità positiva che penetra l’oscurità con la sua forza attiva), cosi concepisce nel suo grembo ricettivo. Per portare alla luce la sua creatura, il corpo femminile si prepara per via delle doglie, perché sono proprio le contrazioni, che paradossalmente, espandono la cervice, che facilita la nascita del neonato, che è un miracolo della vita.
Se avete partorito un figlio, sapete molto bene che le doglie obbligano ogni madre a stare nel qui e ora. La volontà della madre non conta, anzi, se combatte il dolore, il corpo s’irrigidisce e il bambino ne sente le conseguenze e soffre. Il potere di intervenire (se non tramite la medicina) è inutile, ogni contrazione è “sentita” pienamente nel presente: niente può nascere dal passato o del futuro, solo il qui è ora, l’unica Vera dimensione nella quale scorre l’energia vitale, può fare sbocciare la vita.
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Noi siamo i neonati che nasceranno dal dono della Dea. E’ molto importante non vivere questo transito come se fosse una guerra tra la Luce e la Tenebre, non è neppure una competizione tra i sessi, un affronto o una degradazione dalla forza maschile…come sanno tutte i papà, la vita nasce dal femminile! Rimanendo nella separazione, nella resistenza, nella mente dualistica, incrementerà solo il dolore… è un parto! L’unica via per placare la paura è di lasciare che sia, entrando nel cuore, che non trasformi l’inaccettabile in accettabile, ma tramite la sua vastità, crea più spazio attorno al dolore trasformando la “sofferenza” delle doglie in un “sentire” sopportabile – vivibile.
Trovare quella qualità di arresa femminile non è facile, per le madri partorienti ce’ poca scelta, il bambino deve nascere, ed è proprio questo il punto cruciale, oggi molti aspettano un colpo di scena dall’esistenza, un salvataggio cosmico, ricordiamoci che le contrazioni simultaneamente creano l’espansione, aprendo la strada per la nascita. Il dolore è il “sentire” necessario che stimola la presenza nel qui è ora, è una combinazione di totalità perfetta per la nascita, o nel nostro caso, rinascere in questo mondo.
Respira…sì presente…vai dentro il cuore nello spazio vuoto…prepariamoci per l’ultima fase insieme, perché nel dolore e nella gioia siamo tutti figli della Dea.
Caroline Mary Moore
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