Ci sono cose che la mente crede di sapere, ma sono idee che vanno smontate perché non ti fanno vedere oltre.
Ti faccio un esempio. Se in passato eri arrabbiato con papà, e tutt’ora ti danno fastidio atteggiamenti di persone che te lo ricordano, “vedere oltre” significa scavare a fondo e comprendere perché è nata quell’emozione e come ha creato in te degli schemi che ti portano a comportarti o reagire nella stessa maniera. Vedere oltre ciò che la mente crede sulla propria vita, sul proprio passato, su se stessi e sugli altri. Questo è il significato che ti lascia comprendere cosa sia il velo sugli occhi. Perché ti ostini a non voler vedere? Perché la mente non uscirebbe mai dal suo recinto, anche se dice di volerlo fare, si ritroverebbe a ricreare una situazione fac-simile, fatta di ciò che già conosce, illudendosi di essere uscita dalla zona di comfort. Se si spinge oltre e si accorge che potrebbe perdere ogni sicurezza, sta sicuro che non si azzarda a farlo. In quali casi allora avviene un reale e autentico cambiamento? Solo se la mente comincia ad agire seguendo le indicazioni della reale Guida Interiore (Spirito, l’animale guida), mossa dalla fede e da una ferrea volontà a rinunciare ai suoi capricci, allora si getta nel vuoto che, nonostante le indicazioni, vedrà comunque come un rischio. Cosa ti impedisce allora di fare un vero salto? Cosa ti annebbia la vista? Le emozioni.
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Le emozioni non hanno a che fare con il cuore né col sentimento, ma con la mente che filtra la realtà. Le emozioni sono prodotte dai pensieri, sia che siano positivi o negativi, e appartengono alla mente. Il vero sentimento non centra con i movimenti chimici emotivi. Esso appartiene all’anima, al cuore. Sono le emozioni che attirano a te le circostanze e le persone.
Se nel tuo presente continui ad attrarre sempre le stesse situazioni dovresti andare a scavare nel tuo passato e vedere quale evento a quel bambino ha causato un trauma e uno schema che continua a ripetersi da adulto, in modo da poter chiudere i conti con quel “loop”, come un disco incantato. Il presente è un punto di arrivo, in quanto la mente è maniacalmente abituata a stare in pensieri non suoi ma dettati da idee, condizionamenti, schemi e abitudini. Il primo punto di partenza è prendere coscienza che la mente non può portare da sola alla luce l’episodio principale che è stato causa della nascita di schemi e paure, ma è in grado soltanto se accompagnata dalla parte Spirituale (ossia Spirito), che può mostrarle la verità su ciò che è successo. In un secondo momento occorre lasciare uscire l’emozione bloccata e col tempo permettere che tutti gli schemi vengano a galla in maniera consapevole. Di lì in poi si possono osservare quante scelte non sono state autentiche, ossia non dettate dalla spinta dell’anima né di Spirito, ma solo da una mente corrotta e pilotata da pensieri non realmente suoi. E quando vedi che gran parte della tua vita è stata costruita su illusioni, cominci davvero a trovarti nella scelta. La verità o l’illusione? Ma non è la mente che sa, solo le proprie parti spirituali (Anima e Spirito), e la mente andrà in panico di fronte a quel reale cambiamento perché dovrà affidarsi alle loro indicazioni per mettersi sulla strada smarrita. In quel momento ti ritroverai a fare i conti con il vecchio te stesso che dovrai lasciare andare, e il nuovo che dovrà armarsi della Fede. Come si fa quindi? Individuare la catena di episodi (lasciando che sia Anima e Spirito a guidarti), scaricare le emozioni congelate in quegli episodi, riconoscere lo schema, lasciarlo andare. Spesso si salta il passaggio di scaricare le emozioni (ad esempio urlando e piangendo) e quindi non si riescono a compiere gli altri passaggi.
Per tanti anni ho provato a farlo da solo, ma sapevo che avrei avuto bisogno di un aiuto, ma fino a quel momento non era giunto nessuno di cui la parte più profonda di me riuscisse a fidarsi, e da solo potevo giungere ad avere risultati relativamente scarsi. Mi mancava un tassello, il più importante. Avevo compreso una parte di me, ma il resto continuava a fare i cavoli propri. Una notte della primavera del 2015, mi sono inginocchiato, mi sono messo in una condizione di umiltà e ho pregato questa forza e chiesto di aiutarmi davvero, a costo di perdere tutte le mie false sicurezze. Dopo qualche giorno mi contatta Antonio D’Elia e mi invita a presentare uno dei miei libri ad un workshop. Quello fu il giorno in cui quella forza (Spirito) mi ha mandato degli aiuti. Con lui e Maria ho preso coscienza (tramite degli strumenti) del mondo invisibile, di Anima, di Spirito, dell’entità che dall’età infantile mi portavo attaccata. Sono arrivato a fare un’esperienza tangibile dell’invisibile vedendo cose che avevo del tutto ignorato. Mi sono ripreso la mia Anima, mi son lasciato guidare da Spirito fino a comprendere che la missione di vita è ciò che più conta. E ora mi ritrovo a vivere e collaborare con loro tutti i giorni. Ho fatto dei passi che mai avrei immaginato, anzi dai quali forse sarei solo ancora fuggito. Ma se quel giorno avessi ascoltato la mia mente? Se non avessi accettato il suo invito? In quell’occasione sentii forte che finalmente mi ero messo in ascolto e che quella “forza” mi stava aiutando.
“Una volta spezzate le nostre catene, non siamo più legati ai problemi del mondo. Continuiamo a stare nel mondo della quotidianità, ma non ne facciamo più parte.”
(Carlos Castaneda)
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Sarei di nuovo caduto nell’inganno della presunzione, facendo di testa mia. Si, ci caschi come un allocco perché sei ancora convinto che sia un autentico pensiero il tuo, quando invece è lui (l’entità che manipola la mente) a darti quel ragionamento e sa bene come convincerti che l’origine di quel pensiero non sia lui ma tu. “Io sono fatto così”, “non ci sono portato”, “certe cose non fanno per me”, “questo mi dà fastidio, quello non è giusto”.
CHI STA PARLANDO DENTRO DI TE convincendoti di essere te? Frasi come queste funzionano come delle vere e proprie zavorre che impediscono la tua libertà di movimento e quindi ogni possibilità di crescita. “Io, io, io..” no, non sei tu che stai dicendo “io”, ma lui! E ti ha appena convinto che non esiste nemmeno. Un tempo si diceva che la bravura e la vittoria di Satana stesse nel fatto di farti credere che lui non esistesse. Ed ecco che, continuando a fingere che il ladro non sia entrato in casa, gli lasci rubare tutto quello che vuole.
In molti mi avete chiesto se ho visto. Si, ho visto da dove proviene quell’energia parassita, come agiva su di me e perché, ho visto e compreso il motivo della sua presenza e della sua apparente forza, ho visto e compreso le dinamiche e gli schemi che la alimentavano, ho imparato ad accorgermi quando è lei a volersi intrufolare come faceva un tempo (sempre a portarmi fuori pista), dopo averla tirata fuori dal mio campo energetico, aver smesso di ascoltarla ed essermi ripreso ciò che mi era stato tolto e imprigionato (chi vuol capire capisca dato che ne parlo sempre) ho cominciato a seguire le indicazioni della parte Spirituale (grazie alla quale è stato possibile questo processo).
In tanti mi avete scritto dicendo che non se ne può più del dolore. In realtà questo stato (che conosco) non passa da solo. Passa se fai il primo passo verso la parte spirituale, Anima e Spirito. E non sono astrazioni, ma due forze ben distinte. E anche grazie ad Antonio e Maria che ho potuto prendere contatto stabile, concreto e consapevole. È da quel contatto che ho scritto quel libro fatto di domande e risposte (DIALOGO CON LA GUIDA INTERIORE). Non basta un giorno, non basta dire di fare un lavoro su di sé, non basta illudersi di sapere cosa è successo nel tuo passato. Solo Spirito può portarti a vederlo. A me aiutava il fatto di aver compreso che non c’erano alternative, la vecchia strada l’avevo già provata e non c’era neppure la speranza di trovare Dio (in qualche modo lo avevo già trovato ed era proprio lui che mi aveva messo nei “guai”, per così dire). Qualsiasi illusione non aveva più spazio. Dovevo affrontare il mio cammino, senza alcuna garanzia di risultato. Del resto a pensarci bene qualsiasi cosa avessi fatto nella vita, nessuno aveva mai garantito nulla, il futuro non è il territorio della mente.
Il processo di guarigione e risveglio è legato alla distruzione del vecchio te stesso, a cui sono legate tutte le costruzioni mentali, convinzioni, idee, schemi. Vi siete mai accorti di quanta fretta abbia la mente di risolvere i suoi “drammi” credendo che ci sia una nuova felicità come premio? Questo significa idealizzare ogni cosa che arriva e non permette di compiere un vero “salto”. Il “come sarà” non deve intrufolarsi nel tuo cammino, altrimenti rischia di compromettere il processo di pulizia creando altre aspettative e idee. Stiamo cercando di disintegrare e smantellare queste costruzioni e non di aggiungerne altre. Quando qualcosa vuole venire a galla, lasciatela fuoriuscire senza bloccarla né idealizzare nulla. Anche se ciò che viene fuori può far male (deve fare male) è normale, fa parte del processo di distruzione che porta alla guarigione. Questo termine deve rimanere neutro, sennò si rischia di continuare a creare miti e altri schemi.
Cosa ti spaventa?
Perdere un controllo che in realtà non hai mai avuto. Affidarsi ad una “forza” che sa cosa ti occorre e dove vuole portarti, è l’unico passo che può condurti fuori dalla prigione. In quel caso dovrai essere sveglio nell’accorgerti che è qualcos’altro (il guardiano) che perderà il controllo su di te quando ti vedrà deciso nello scegliere la verità e di conseguenza la libertà. Non è il “guardiano demone” che va tolto di mezzo nel momento in cui viene allo scoperto (quello avviene solo in un secondo momento tramite una procedura di staccamento), ma le emozioni e gli schemi che lo alimentano.
Riesci a sentire “chi” ti sta dicendo “cosa” per vie traverse in modo da generare confusione? La questione è solo una. Non esistono i percorsi, esiste la vita. Non esistono mille guide, esiste Spirito. Non ci sono mille verità, ma solo una, così come l’amore. Non ci sono mille modi di nascere, ma la nascita. Non esistono mille modi di morire, ma la morte. La mente vuole trovare scorciatoie e continuerà a farlo fino alla fine dei suoi giorni, soprattutto se influenzata dal “volador” (l’entità parassita). Tutto questo perché usa il tempo (ci vuole troppo tempo, forse con me non funziona, non vedo risultati). Se ti crei un’idea fittizia, sarai infelice finché l’aspettativa legata ad essa non verrà esaudita e anche in quel momento ti accorgerai che sarà stato un altro tranello per deviarti dalla reale strada.
Tante volte sei stato deviato. Un esempio è il rapporto di coppia.
La persona che ci ama secondo un parametro mentale è solo un’idealizzazione che corrisponde a criteri che la mente ha sull’amore e lo stesso facciamo in quasi tutti rapporti, nelle situazioni e anche nel percorso spirituale. La mente conosce solo “meno dolore, più piacere” riferendosi a un passato interpretato perlopiù in maniera distorta. Il bisogno di essere amato non ha a che fare con l’amore. È come farsi una dose per soddisfare una dipendenza compulsiva. Liberati da questo falso bisogno, liberati da tutti i falsi bisogni.
Non puoi avere tutto quello che vuoi se sei intenzionato davvero a metterti sulla tua reale strada, quindi a salvarti. Rimetti in discussione ciò che credi sia stata ed è la tua vita. In caso contrario dovrai cedere la parte più importante di te stesso, l’Anima, il chè significa scendere a compromessi con i capricci della mente e con delle forze che agiscono di nascosto, manipolandola. Come? Facendo leva sui desideri. Nessuno ricorda l’uomo nero del paese dei balocchi in Pinocchio? Quanti vogliono davvero dar retta al grillo parlante? È sempre quella la storia.
Ciò che la mente desidera non corrisponde quasi mai a ciò che le parti spirituali (Anima e Spirito) indicano. La mente deve mettere in pratica delle autentiche indicazioni che vanno contro i suoi illusori desideri. E non è una passeggiata stile gita della Pasquetta, perché, in quel caso, comincia la vera resistenza al cambiamento.
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Colui che rischia, ha deciso davvero di togliersi le catene.
È la mente che pretende risultati come lei li ha fantasticati. Le aspettative andrebbero lasciate stare. Nel momento in cui dite “è difficile”, non fate altro che legarvi ai piedi altri pesi che daranno modo alla vostra mente di giustificare il suo non avanzare. Ilrisveglio non è la risoluzione dei problemini che la mente crede di avere, né un modo per essere più felici secondo i suoi parametri, ma l’unione di MENTE, ANIMA e SPIRITO.
Per essere più chiaro, finché si rimane nel “vecchio” non ci si dà la possibilità di accedere al nuovo, compresa quella frequenza (Spirito) attraverso la quale si possono ricevere indicazioni sulla strada autentica da seguire. Ma dato che si vuole dare ancora potere decisionale alla mente, essa impedirà di ricevere proprio quelle indicazioni intuitive che ci possono portare nel nuovo, in quanto “certe energie” parassite si attaccano al vecchio stimolandone le emozioni a cui è legato.
Non è la mente a decidere cosa c’è nel profondo del cuore perché lei non può saperlo. Se c’è un “loop” che continua a ripetersi, significa che non si vuole lasciare andare ciò che mantiene legati alla vecchia vita, all’idea che si ha della propria felicità. La mente non vuole davvero il cambiamento, lei scambia la sicurezza e i desideri per felicità. Sono soltanto le parti spirituali a indicare cosa lasciare andare in quanto la mente non mollerebbe mai la sua sicurezza. Finché non ti affidi, ma continui a tenere a denti stretti ciò che ritieni ti possa rendere felice, il “salto” non verrà fatto. Il salto necessita di fede e non prevede sicurezze (mentali). L’altra illusione dilagante è che la morte porti sollievo. È una fantasia che l’ego muoia dopo la fine della vita fisica. La mente del soggetto continua a vivere anche dopo la morte, il suo corpo energetico continua ad esistere sul piano invisibile. La sua mente si deve allineare a Spirito ed Anima, ovviamente dopo averli riconosciuti. Dall’altro lato non c’è la risoluzione dei tuoi problemi terreni solo perché muore il corpo fisico. Molti corpi energetici rimangono incastrati su piani illusori che le loro menti vedono come paradisi o luoghi di luce, scambiando entità parassite per angeli, alieni “buoni” o parenti, mentre altri, invece, rimangono addirittura incastrati sul piano materiale non rendendosi conto della propria morte vagando senza aver preso consapevolezza, alcuni diventando essi stessi predatori energetici, come i parassiti.
Tutto questo inizialmente mi ha portato a sentire un vuoto e se anche tu lo senti, non aver paura.
Il vuoto che spesso si sente è legato al fatto che è la mente a sentirsi sola, in quanto si è sempre identificata in qualcosa o qualcuno all’esterno di sé che potesse renderla felice o accontentare la sua idea sul mondo. Quel vuoto accade quando cominci a non identificarti più e senti che c’è qualcosa al tuo interno di reale e autentico, ossia il vero Te Stesso. Cominci a scendere così in profondità da poter prendere confidenza con le tue parti più vere, Anima e Spirito.
Il punto è, perché continuiamo ad affidarci alla mente e non chiediamo e non preghiamo mai? Perché non ci affidiamo alla vita che comunica con noi con l’unica GUIDA dell’essere umano, ossia Spirito? Bisogna mettersi in contatto con quella forza e chiederle di mostrarci il nostro passato come realmente è andato e non come crediamo di averlo vissuto, farci vedere quali schemi si ripetono attirando le stesse situazioni. Lui ci porterà davanti alla verità e lì dovremo fare una scelta, davanti alla quale la mente si ribellerà, in quanto la sua zona di comfort la mantiene al sicuro. Spirito ti farà vedere come nel mondo invisibile ti muovi realmente è come vieni ingannato, come entità parassite hanno dominato la tua mente attraverso i traumi del passato, come dovrai fare a riprenderti la tua anima che loro stessi hanno imprigionato, come le vite passate hanno influenzato il tuo presente, quali carichi ti porti dietro dei tuoi genitori, dei tuoi nonni, dei tuoi antenati. Per poi, alla fine, mostrarti il tuo dono animico, la tua missione di vita, ossia cosa ci sei venuto a fare sul pianeta e, a quel punto, metterti in grembo alla FEDE per portarla a termine.
Quanto la tua mente è disposta a cedere il suo falso ruolo di comando sulla tua vita? Le indicazioni arrivano ma, avendole idealizzate, non ci si rende conto che alcune situazioni che sembrano ripetersi, in realtà ci stanno offrendo la via per comprenderle e lasciarle andare.
Purtroppo siamo in un periodo dove tutti fanno promesse.
Prometti alle menti umane di soddisfare tutti i loro desideri e sarai per loro una persona fantastica, che capisce la vita e ti aduleranno quasi come un dio. Ma mostra loro che i propri desideri sono un ostacolo verso la realizzazione di ciò che davvero sono, e ti diranno: “Che ca**o stai dicendo?” (Scusate la volgarità, ma rafforza l’idea).
Qui di seguito la puntata radio riguardo al lavoro affrontato su me stesso grazie a strumenti che mi hanno permesso di mettermi sulla mia vera strada, riconoscendo ciò che non sono e accettando ciò che realmente sono, Mente, Anima e Spirito. (Nota di Cammina nel Sole …la puntata radio la troverete accedendo attraverso il link della fonte alla parte finale dell’articolo )
Claudio Guarini
Fonte : http://www.claudioguarini.it/2017/02/il-risveglio-e-il-processo-di-guarigione.html
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