di Valeria Pisano
La maggior parte delle persone non capisce ancora che i propri sintomi a livello fisico corrispondono ad un malessere sul piano emotivo, mentale e spirituale.
Pur rendendosi conti di avere una vita che non li soddisfa e non corrisponde alle proprie inclinazioni, cercano di rimanere in quella situazione in modo più confortevole. Magari si lamentano e non capiscono come mai gliene succedano di tutti i colori, danno la colpa alla sorte, al destino, alla sfortuna, alla mamma, al papà, alla moglie o al marito, e poi rimangono lì. Perchè non prendono neppure per un attimo in considerazione il fatto che, quella vita, inconsapevolmente, l’hanno creata loro.
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Avere ricevuto un “imprinting” familiare, aver sofferto per qualcosa che poi l’inconscio ha, abilmente, rimosso, è diventato, invece, per altri, qualcosa su cui “lavorare su”. Tanti, per fortuna, hanno compreso che, indipendentemente da ciò che è accaduto in passato, la responsabilità di questa vita è propria, è personale.
Ecco, questo è il punto, abbiamo ricevuto il dono della vita, o abbiamo scelto di incarnarci di nuovo (a seconda di come uno veda le cose) per mettere a frutto questa possibilità, per farne qualcosa di buono, che valga la pena.
Tutti attraversiamo una fase di ribellione, prima o poi, e, successivamente, ci sono diverse possibilità, vediamone qualcuna:
- quando ritieni di essere arrivato all’età adulta entri, senza nemmeno accorgertene, nel solco che era stato tracciato per te, o nel ruolo svolto nella vita da tuo padre, o da tua madre. A volte te te accorgi, e ti chiedi come sei finito a fare proprio ciò che, dicevi, non avresti mai fatto, e poi vai avanti. Diversi sintomi ti accompagnano, ma non se ne riesce a capire la causa.
- non ti senti compreso, accolto ed amato a sufficienza, quindi decidi inconsciamente: “Adesso vi faccio vedere io!”. Ti impegni nel tuo lavoro e nella vita per diventare il più bravo, il più bello, il più ricco, il più stimato, il più riconosciuto e rispettato. Elargisci doni ai tuoi familiari, dai loro quello che non hanno mai avuto, giusto per dimostrare loro: “Avete visto? Ecco cosa sono capace di fare!”. Ti senti stanco e stufo, ma non sai come fare ad uscire da questo ruolo, che succhia tutte le tue energie. Non ricevi quello che speravi, anzi, non sei mai soddisfatto, e non capisci bene il perchè.
- ti ribelli e ti auto-distruggi, attraverso dipendenze pericolose per te e per la tua salute. Può essere droga, ma anche videogiochi, fumo, gioco, alcool, cibo, sesso deviato o altro. Scendi sempre più la china, senza rendertene conto.
- ti accorgi che c’è qualcosa che non va nella tua vita, ed inizi a leggere, a frequentare qualche corso, ad investire nella tua crescita personale. Vuoi capire come mai stai così. Vai da qualcuno che ti possa aiutare, cerchi maestri o terapisti, che siano più avanti di te nel cammino, e li segui, fino a quando la tua vita si trasforma, inesorabilmente, in quello che vuoi tu. Continui da solo, gustandoti le esperienze, mettendo a frutto ciò che hai imparato, diventando tu stesso un faro ed una guida per altri che cercano il cambiamento.
Spesso la chiave di volta è una malattia, che costringe a prendere atto che la vita che si sta conducendo è nociva. Non avendo ascoltato il proprio richiamo interiore, si è costretti ad ascoltare il medico, che prescrive aria aperta, lunghe camminate, periodi di riposo, alimentazione sana, soggiorni al mare o in montagna, tranquillità e serenità.
Si può ignorare, lo stesso, la voce che dice che qualcosa non va, e continuare così, per quello che rimane da vivere. Fino a quando una malattia più grave non porta alla luce la verità di una vita sprecata, nella quale non si è potuto, o meglio, voluto, fare i passaggi necessari ad uscire dal solco del destino già tracciato, per scriverne un altro, del tutto nuovo.
Quando senti il richiamo della tua Anima e lo ascolti, la direzione della tua vita cambia. Puoi essere felice solo scegliendo di seguire ciò che fa parte della tua Missione, ciò che ti corrisponde, ciò che ti nutre e fa gioire la tua Anima. Non ci sono vie di mezzo nella strada verso il proprio Vero Sè, quello che è stato ignorato dai genitori e che, ad un certo punto, tenta il tutto per tutto, pur di potersi manifestare.
Molti sono coloro che raccontano quanto una malattia li abbia costretti a cambiare rotta, un sintomo ad allontanarsi da luoghi di cui erano allergici, da situazioni impossibili da sostenere e come, nel cambiamento, abbiano scoperto il modo di vivere che più gli appartiene.
Tanti sono quelli che si arrendono, che non lo ritengono possibile, che rinunciano a dare valore a questa vita, che si trascinano in qualche modo, fino alla morte, con tristezza, rancore, rabbia e inquietudine. La loro Anima li costringerà a tornare, probabilmente, per ripercorrere gli stessi passi, fino a quando non troveranno il coraggio di cambiare rotta e realizzare il proprio Vero Sè.
Ma sempre di più sono coloro che scelgono di dare valore a QUESTA VITA. Che vogliono viverla davvero, fino in fondo, istante per istante. Riconoscendola come unica, preziosa, straordinaria! Sono persone che hanno il sorriso negli occhi e la gioia nel cuore, anche quando piove, anche quando le cose non vanno come vorrebbero. Perchè hanno capito il valore di ogni singolo respiro, della terra sotto i piedi, del verde dei prati, dell’azzurro del cielo. E sanno che, queste cose, nessuno potrà togliergliele, mai.
Sanno vedere i doni che ricevono continuamente, per il fatto di essere vivi. Sanno aiutare chi ha davvero voglia di trasformare l’esistenza; brillano come una fiaccola sotto il moggio, come un faro nella notte; illuminano la via per chi cammina nella stessa direzione.
Hanno scoperto il proprio Sè e gioiscono di continuo nel sentirlo vivere davvero.
FONTE: http://valeriapisano.com/