Ne ho già parlato in due articoli precedenti prima che questo aumento di volume accadesse, (vi metto i link sotto), mentre tutti guardano sempre i lati di luce dei passaggi e si dimenticano dei lati ombra. Questo è il grande problema di questi tempi: abbiamo smesso di vedere le cose per ciò che sono e per diverse ragioni, l’umano ha iniziato a esaltare solo la luce dimenticandosi del suo complementare e aumentando l’ombra, cioè ciò che rimane rifiutato e nascosto. La stessa new age ha provocato questo: persone piene di bei concetti, ma pochi che li fanno davvero scendere dentro la carne, completando il disegno per cui siamo qui e ritornando all’unità interiore. E lo vediamo chiaramente in ciò che abbiamo creato tutti insieme: la realtà fuori è ben chiara oggi, a partire dal “distanziamento sociale”, molto indicativo, per continuare con il caos di informazioni totalmente diverse dalla realtà che viviamo, appunto, dissociate. Informazioni dissonanti tra loro in uno stesso articolo di giornale, persone che si informano e sanno cose totalmente diverse e che seguono filoni totalmente opposti, uno di fianco all’altro, ognuno nel proprio piccolo convinto delle proprie idee che lo rispecchiano.
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Ad oggi le sicurezze si pagano care.
Quello che vediamo fuori è ciò che abbiamo dentro. Cerchi risposte e sicurezze dove non ci possono essere e chi le da, le cerca insieme a te perché ne ha bisogno. Ma questo è tutto creato dall’Io (volgarmente Ego), quella parte di noi che abbiamo tutti e che ha difeso il bambino quando ne aveva bisogno, ma da adulti continua a vedere un nemico che non esiste più e anzi, ci allontana da noi e dalle nostre profondità quando domina la nostra vita.
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Questo modo di esaltare la luce e dimenticarsi dell’altro lato della medaglia porta l’essere umano lontano da se stesso. E’ il bambino che ha bisogno di credere nel Mondo ideale che da piccolo aveva bisogno di vivere e vedere. Poi si cresce e se non si fa i conti con le proprie ferite e dolori si rischia di scindersi interiormente a tal punto da diventare patologici.
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E secondo voi, come mai si usa questa tecnica della dissonanza cognitiva a livello mediatico sull’umanità? Se io vi continuo a scindere e nutro questa scissione avrò in mano il Mondo intero perché lo stesso sistema nervoso andrà in tilt, il sentire non sarà più la guida e saranno tutti persi in cerca di appigli, sconnessi e nel caos. Ecco i cellulari e tutta la tecnologia, ecco il business farmaceutico con le benzodiazepine e molto altro di cui non parlerò qui. Sono centinaia di anni che ci si scinde e che si continua a creare una realtà come questa che viviamo. La realtà ci sta indicando a che punto siamo dentro e finché non uniamo le parti vedendo che non c’è nessuna separazione tra dentro e fuori, non ne usciremo mai.
“In psicologia la dissonanza cognitiva è definita come la tensione o il disagio che proviamo quando abbiamo due idee opposte e incompatibili o quando le nostre credenze non corrispondono a quello che facciamo”…tradotto: manipolo la realtà per giustificarmi e questo porta a una dissociazione interiore che porta a una scissione che se viene alimentata nel tempo, la persona si ritroverà ad essere in un modo completamente diverso da ciò che propone fuori di se o pensa di essere. Quindi la verità è ben lontana dall’essere percepita, anzi viene proprio rifiutata. La dissociazione può diventare patologia mentale molto grave.
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Abbiamo bisogno di integrità interiore radicandoci dentro di noi e non fuori! Abbiamo bisogno di umiltà per riconoscere ciò che siamo dentro. Non siamo onnipotenti no, non siamo eterni no, non abbiamo risposte per tutto no. Possiamo vivere lo stesso e ritrovare un contatto profondo con noi stessi e con il divino che ci abita e conduce, radicandolo sulla terra. Non abbiamo risposte a lungo termine per tutti no. Nessuno le ha. Nemmeno chi parla con gli angeli. E sapete perché? Perché per fortuna esiste il libero arbitrio e noi agiamo come un unico organo che ci piaccia o no. Inutile accusare il vicino, fare la guerra a qualcosa o qualcuno fuori di noi, siamo sempre noi, parti di noi da integrare dentro, da riconoscere, da dargli uno spazio dentro.
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Se vogliamo andare avanti abbiamo bisogno di trovare un’integrità e una sicurezza dentro. Di comprendere che siamo un unico organo con tante cellule specializzate in diversi settori ed esperienze. Che anche se non condividiamo il parere di alcuni possiamo rispettarlo, facendoci esempio di ciò che vogliamo comunicare fuori. Possiamo praticare l’accettazione, la compassione per chi ha paura, per chi è inconsapevole e fa solo danno, per chi ignora, per chi ha problemi ancora più grandi e non può fare nulla per risolverli. Per chi è in gabbia. Per chi non si permette di conoscere l’amore e corre dietro al potere e a ciò che è superficiale. Possiamo solo essere piccoli e umili nei nostri immensi cuori e svelare la realtà trovando soluzioni momento per momento.
Purtroppo se continuiamo a rinnegare delle parti, staremo alimentando questo processo di separazione interiore. Se continuiamo a vedere parti belle e brutte, giuste o sbagliate, senza vedere che tutte ci servono a qualcosa, staremo separandoci sempre di più e creando patologia. Mentre, invece, avendo compassione e riconoscendoci in tutto questo, staremo integrando tantissimo e facendo un lavoro che richiederebbe un tempo superiore a una vita intera! E’ un momento importantissimo per poter fare il salto quantico personale.
Avere compassione non vuol dire far entrare chiunque dentro di noi o farci calpestare, anzi! Abbiamo tutti il diritto di decidere con chi legarci e unirci e con chi no, ma non per questo dobbiamo avventarci con la rabbia che è solo nostra e non abbiamo saputo riconoscere nel tempo! una rabbia che ci racconta una nostra storia, mentre il fuori è solo un trigger (attivatore) di ciò che ABBIAMO GIA’ DENTRO. Quella gabbia interiore c’era anche prima! Ora si è solo fatta vedere palesemente.
Pensate a chi sta davvero attraversando un momento di fallimento totale e distruzione della propria vita, a livello di salute, economico, sociale. Siamo tutti parte di questo disastro psicologico ed economico di cui ancora stiamo notando ben poco perché tutti sono con gli occhi sui contagiati di covid, ma c’è già ben altro che appena ci volteremo, sarà molto più devastante.
Auguro a tutti la strada dell’integrità e occhi e cuore per trovarla. Anche questa è una scelta. Faticosa, ma che da ottimi frutti.
Buon cammino
Francesca Ollìn
*copia consentita con citazione della fonte e rispettandone la forma integra
crescita ed evoluzione
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