di Manuela Forte
Camminare mano nella mano, con un’altra anima che condivide parte del percorso di Vita, può essere una esperienza estremamente arricchente.
Se fossimo in armonia con il ciclo delle nostre stagioni interiori, accetteremmo chi entra e chi esce dalla nostra vita senza creare legami coercitivi.
Un figlio, un partner, una madre, un amico, non sono definibili da un aggettivo possessivo.
Camminare mano nella mano senza tirare o spingere, senza mettersi al di sopra o al di sotto, senza giudicare o remissivamente accettare, è una vera e propria arte.
Nessuno mi ha insegnato a non attaccarmi all’altro, a distaccarmi con amore e gratitudine, a non proiettare le mie aspettative sull’altro, a diventare io stessa oggetto delle proiezioni da chi mi considera “sua” (figlia, sorella, madre, partner, moglie, amica, socia).
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É l’esperienza della vita stessa, vissuta nel mare emozionale e con la capacità di pensare e ragionare, di accettare o rifiutare, di chiudersi o di aprirsi, che mano a mano mi ha portato ad essere ciò che sono, a fare le scelte che oggi faccio con maggiore consapevolezza.
Perché la “ricerca dell’altra metà della mela” è così forte, tale da trascinare molte persone in relazioni disfunzionali?
Essa ha una funzione evolutiva ben precisa, è un terreno di confronto molto intenso, diverso da qualsiasi altro tipo di relazione.
La relazione di coppia, quando è disarmonica, è una “palestra” dove si possono vedere, con chiarezza e forza, le dinamiche relazionali disfunzionali, la disperata ricerca di una perfezione, di un ideale che è, appunto, un ideale creato nella mente cognitiva che non coincide con il viaggio della coscienza.
Cosa significa?
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Significa che cerco, nelle relazioni di coppia, di riempire – attraverso l’altro – quegli spazi di mancanza di amore che non so come colmare da me stessa.
Chi si trova nel percorso del Risveglio, dovrà prima o poi confrontarsi con il senso di mancanza che proietta su un partner dell’altro sesso o dello stesso sesso ma energeticamente complementare.
Nella “palestra” coppia, incontri le ombre delle emozioni non riconosciute, non accolte, non trasmutate. Incontri i modelli comportamentali introiettati (così hai imparato), quelle forme mentali che ti tengono stretta e generano incomprensioni, conflitti, una comunicazione giudicante.
In questa epoca di Risveglio delle Coscienze, vedo tante persone che soffrono di solitudine, di non riuscire a trovare l’anima gemella (esiste?), che si giudicano per non essere capaci di camminare a fianco ad un partner, o di non capire più cosa è l’amore.
Quando mi si chiede un parere, rispondo sempre che prima di agire fuori, è fondamentale agire dentro. Accettare ciò che è disgregato nel cuore, curare le ferite di amore, portare perdono e fiducia per aprirsi nuovamente alla vita. È necessario che io sappia risvegliare l’amore per me stessa, amarmi in ogni parte, in ogni cellula, in ogni aspetto della mia personalità. È necessario che io basti a me stessa, che mi senta a mio agio e che mi porga al partner con la voglia e la volontà di mettermi in gioco, anche negli aspetti che fanno emergere le profonde ferite emozionali.
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Camminare mano nella mano, condividere valori, poesia, etica, progetti, desideri, richiede una Coscienza aperta ad accogliere anche le debolezze, le idiosincrasie senza voler evangelizzare.
Significa sapere che possiamo avere ritmi e tempi diversi, stagioni diverse, che possono andare bene per un po’ e poi diventare impossibili da armonizzare.
Significa anche accettare che quel che avevo creduto non esiste e liberare l’altro dalle mie aspettative.
Significa essere pronta a perdere tutto in un istante e nello stesso tempo godere di ogni istante.
Camminare mano nella mano, con un’altra anima che condivide parte del percorso di Vita, può essere una esperienza estremamente arricchente se ti vedi da Anima ad Anima, se sei abbastanza sveglia per non creare catene che limitano la reciproca libertà di Spirito, se sei pronta a salutarti, con amore e gratitudine, al bivio che prima o poi la vita ti mette davanti.
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Dio ha creato la forma generando due polarità: una maschile e una femminile…solo quando le due polarità si uniscono in Amore Cristallino la Vita Vera si manifesta (dentro l’individuo e fuori).
Questa è la mia esperienza, questa è la mia comprensione.
Così è.
Manuela Forte
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