Un articolo che merita di essere letto fino alla fine, interessantissimo il link della terapia quantistica mitocondriale ristrutturante (da non perdere)
Ghiandola pineale e rischio oncologico
Scritto da: Redazione Scienza e Conoscenza | Cure Alternative, Salute e Benessere
La ghiandola pienale, chiamata anche epifisi, è stata al centro dell’indagine di studiosi di tutte le epoche: filosofi, matematici, mistici. Fino a pochi anni fa la medicina ha studiato la pineale soltanto dal punto di vista biologico. Ma questa piccola parte del nostro cervello è molto di più di una semplice ghiandola endocrina.
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La ghiandola pineale è quella che gli antichi definivano il nostro Terzo Occhio. Ma al di là delle ricerche su come attivarla, quello che la medicina sta finalmente riscoprendo è il profondo legame tra il ritmo biologico circadiano, la produzione di melatonina (MLT), e il ritmo cosmologico dell’alternanza luce e tenebra. Con lo studio dettagliato delle alterazioni di questi equilibri è stato scoperto un collegamento tra la ghiandola pineale e la previsione del rischio oncologico. Facciamo il punto con il Dottor Sergio Stagnaro con questa intervista tratta da Scienza e Conoscenza n.55.
La ghiandola pineale e la Biofisica Quantistica
Dr. Stagnaro, la ghiandola pineale riveste un ruolo fondamentale, secondo la Semeiotica Biofisica Quantistica (SBQ), per la diagnosi del Terreno Oncologico. Come è arrivato a questa scoperta?
Tendo conto delle molteplici azioni della melatonina, come quella di intervenire positivamente sulla secrezione anticorpale. Se si invita un soggetto sano a chiudere immediatamente gli occhi il BALT superiore (Tessuto Linfatico associato ai Bronchi) rapidamente ed intensamente aumenta di volume, mentre così non avviene nel Terreno Oncologico.
L’attivazione della pineale e la produzione di melatonina
Perché occorre chiudere gli occhi?
L’epifisi, quando la luce stimola la retina, viene inibita nella sua funzione di sintesi ormonale e non secerne melatonina (o ben poca). Al contrario, di notte o quando la retina non è stimolata dalla luce, viene a mancare il freno alla secrezione melatoninica. Pertanto, occorre invitare il paziente a chiudere gli occhi e coprirli con una mano. Il buio impedisce lo stimolo retinico inibitorio della secrezione di melatonina, perciò l’epifisi dell’individuo esaminato secerne melatonina dopo pochi secondi.
Ghiandola pineale: la sede dell’anima?
Cartesio sosteneva che l’anima si poteva localizzare proprio nella ghiandola pineale…
Dico soltanto ciò che vedo nei comportamenti biologici del corpo umano, tuttavia ho recentemente formulato un’ipotesi per certi versi simile a quella cartesiana, che mi ha portato a risolvere l’Enigma Biologico Fondamentale della Medicina.
Che cos’è?
Pensiamo alla crescita simultanea dei rami di un albero, del quale però ci è celato tutto il resto: il tronco, le radici, il terreno. Come fanno a crescere sincronicamente questi rami? C’è un meccanismo centralizzato che ne regola i comportamenti e da cui tutti dipendono?
Io osservo clinicamente che tutti i sistemi biologici, i vari tessuti, e le loro componenti microscopiche, come i mitocondri, da un punto di vista biofisico, hanno fisiologicamente dei comportamenti dinamici non-lineari imprevedibili di tipo caotico deterministico, intervallati però da oscillazioni regolari, prolungate e prevedibili di massima intensità. Inoltre, questi diversi sistemi oscillano sincronicamente, quasi a rispondere ad un comando centralizzato, con eccezione di milza, cuore e grosse arterie che invece hanno un movimento a-sincrono rispetto alle fluttuazioni di tutti gli altri, finalizzato alla periodica redistribuzione del sangue.
Oltretutto, la secrezione ormonale ha un comportamento pulsato che segue ugualmente le leggi del caos deterministico. Sulla base di queste considerazioni, ho formulato l’ipotesi che il centro neuronale del GH-RH(ormone della crescita) sia la sede del pace-maker centrale di tutte le oscillazioni biologiche, sia macroscopiche che microscopiche. Diversi test SBQ confermano quest’ipotesi, supportata anche da evidenze cliniche, come la peristalsi del tubo digerente regolata dall’ormone della crescita e stimolata dalla grelina.
Cosa significa che la secrezione ormonale è pulsata?
A periodi di attività si alternano periodi di riposo funzionale, ma la durata della secrezione della melatonina è esattamente di trenta secondi.
Epifisi e prevenzione dei tumori
Essendo la simultaneità del riflesso epifisi-gastrico, secondo la SBQ, segno di Terreno Oncologico, ovvero di predisposizione genetica a qualsiasi tipo di cancro, si può ritenere l’epifisi, come il GH-RH, una sorta di pace-maker che se funziona bene ci immunizza dalla predisposizione al tumore, così che occorre dedicare particolare cura ad entrambe le ghiandole per preservare la buona salute?
Certamente. Il buon funzionamento dell’epifisi assicura una valida difesa dell’organismo contro la riproduzione di una cellula maligna, a-sociale per sua natura. Sicuramente la presenza di una sola cellula maligna attiva il Brain Sensor, informando l’epifisi della possibile minaccia.
Comprendere lo stato di salute con il Brain Sensor
Che cos’è il Brain Sensor?
Se la luce ‘check’ del motore si accende sul cruscotto di un’automobile, questo è un segnale d’allarme che avverte dell’esistenza di un qualsiasi problema al motore del veicolo. Analogamente, nel quadro della SBQ è stato scoperta ed individuata nella zona pre-frontale del nostro cervello una regione estremamente sensibile dal punto di vista microcircolatorio, dal cui comportamento si può dedurre lo stato generale dell’organismo. Il sensore del cervello si comporta come la spia motore di ogni moderno veicolo, e si ‘illumina’ ogni volta che nel corpo umano c’è una malattia, anche silente, asintomatica o nelle sue primissime fasi cliniche, che porti all’attivazione di uno o più centri del sistema PNEI, e della regione limbica e pre-frontale. Molte patologie in un primo tempo sono ancora asintomatiche, spesso diagnosticate troppo tardi al fine di una efficace terapia, perciò verificare se il Brain Sensor sia acceso o spento è importante per favorire un’adeguata prevenzione.
Epifisi e GH-RH: i trigger point per la diagnosi del Terreno Oncologico
Che relazione c’è tra epifisi e GH-RH? Lei insegna infatti che per la diagnosi di Terreno Oncologico è indifferente premere su uno dei due trigger-points…
Se invito un soggetto a chiudere gli occhi, simultaneamente all’attivazione della secrezione di melatonina, viene attivata la microcircolazione anche nel centro neuronale del GH-RH.
La melatonina è associata a Terreno Oncologico ed epifisi, ma è da Lei consigliata per prevenire molte altre patologie. Come mai allora, dal punto di vista diagnostico, l’epifisi che la produce viene associata solo al Terreno Oncologico?
L’azione di un ormone è bifasica: la prima fase è di natura quantistica, intensa, rapida e breve di durata. La seconda fase è dovuta all’attivazione dei segnali endocellulari nelle cellule bersaglio dopo che l’ormone è stato legato dai rispettivi recettori. I recettori possono essere carenti di quantità (= down-regulation) e di qualità (ipo-responsività recettoriale), come si osserva nel diabete mellito tipo 2.
La salute della ghiandola pineale
Per migliorare lo stato di salute della ghiandola pineale e del GH-RH cosa consiglia?
In materia di prevenzione primaria e pre-primaria, ho consigliato diversi trattamenti, primo fra i quali proprio la melatonina (in particolare quella secondo Di Bella-Ferrari).
Nel 2011 ho poi scoperto e verificato sperimentalmente su diversi soggetti la possibilità pratica della ristrutturazione genetica e reversibilità delle costituzioni SBQ (già da me congetturata teoricamente anni prima), a partire dal Terreno Oncologico, grazie ad alcuni trattamenti quantistici e naturali, come il Cem-Tech (ora Ak-Tom) e l’acqua termale sulfurea. Ho fatto poi altre scoperte in questa direzione e le ho riunite infine nella Terapia Quantistica Mitocondriale Ristrutturante, che suggerisco a tutti gli uomini di buona volontà che comprendono l’importanza di salvaguardare perlomeno la propria salute e quella dei loro cari.
Bibliografia di studio sulla ghiandola pineale
Sergio Stagnaro – Marina Neri Stagnaro (2004) – Introduzione alla Semeiotica Biofisica – Il Terreno Oncologico – Ed. Travel Factory
Sergio Stagnaro (2004) – La Melatonina nella prevenzione primaria dei tumori – Ed. Travel Factory
Sergio Stagnaro (2015) – La terapia quantistica mitocondriale e ristrutturante. SISBQ
FONTE: http://www.gruppomacro.com/blog/cure-alternative/attivazione-ghiandola-pineale-rischio-oncologico