Di Kenneth Schmitt
Tutto è come dovrebbe essere; non ci sono errori; e non ci sono incidenti a meno che non li riconosciamo come tali. Se crediamo alle minacce al nostro benessere, le creiamo come tali nella nostra coscienza, ma possiamo anche capire che non hanno realtà oltre la nostra stessa creazione. Poiché partecipiamo alla coscienza universale, interagiamo con la nostra scelta di qualità vibrazionali. Ogni esperienza che abbiamo contribuisce alla direzione della nostra coscienza. Gli eventi in sé non hanno alcun costo e non costituiscono fattori di crescita significativi. Qualsiasi carica emotiva che sentiamo attribuisce importanza a ciò di cui scegliamo essere consapevoli.
Se giudichiamo qualcosa come minaccioso o spiacevole, ci allineiamo a queste vibrazioni e diamo loro la nostra forza vitale. Osservando tutto in modo obiettivo, senza oneri o giudizi personali, siamo liberi di creare ciò che desideriamo. Il livello di coscienza in cui viviamo è quello che scegliamo di sperimentare. Siamo liberi di sperimentarlo come vogliamo.
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Il modo in cui viviamo un evento determina la nostra qualità vibrazionale. Se non giudichiamo, partecipiamo all’esperienza della qualità del nostro incontro a partire dalla nostra coscienza naturale e illimitata. Ogni dimensione e livello di coscienza ha una qualità energetica che sentiamo. Passiamo dall’impoverimento della vita nel regno della dualità all’arricchimento della vita nell’amore creativo. Questo è un grande cambiamento nella prospettiva e nella comprensione della vita. Se apportiamo questo cambiamento, tutta la nostra vita si trasforma in un livello di coscienza più elevato, con maggiore consapevolezza e maggiore realizzazione personale.
Da questa consapevolezza possiamo essere consapevoli di noi stessi come presenza della coscienza oltre i confini dello spazio-tempo. Siamo gli unici direttori delle nostre espressioni. Nell’espressione della nostra persona umana, abbiamo creato dei limiti alla nostra coscienza per vivere determinate esperienze. Attraverso queste esperienze, possiamo prestare attenzione a ciò che sentiamo al di fuori della presenza vibrazionale di una risposta dell’ego. Possiamo prestare attenzione alle persone e alle circostanze della nostra vita da una prospettiva di compassione e amore, indipendentemente da come il nostro ego potrebbe giudicarle. Non siamo la coscienza del nostro ego, ma sperimentiamo ciò che sperimenta il nostro ego.
Calmando le nostre paure ed eliminando i nostri giudizi, possiamo allineare il nostro ego con la nostra vera essenza. Una volta che diventiamo consapevoli della nostra essenza infinita e dirigiamo consapevolmente la nostra vita umana dalla nostra coscienza espansa, l’ego diventa un servitore volontario dei nostri sentimenti e della nostra immaginazione. Mantenendo uno stato di calma, con una respirazione profonda e naturale, possiamo prestare intenzionalmente attenzione al bene che proviamo, rendendo la vita migliore per tutti nel nostro campo di consapevolezza.
Fonte : https://www.coscientexpansion.org/
Traduzione a cura di Cammina nel sole