di Ollin
Ciò che credi crei, dicevano gli sciamani. Ed in effetti noi creiamo in base a ciò che crediamo sia giusto o sbagliato. Tu devi essere così. La relazione deve essere così. Il Mondo deve andare così. E all’0interno miliardi di punti di vista ancora più stringenti non ci fanno aprire ad altre possibilità.
Siamo abituati a soffrire. O a fuggire. O a cercare di soddisfare i bisogni affettivi, anche attraverso il lavoro che facciamo, le persone che vediamo, lo stesso cammino spirituale, per molti, diventa il riempimento di un bisogno affettivo.
“Se diventerò il bambino perfetto, tutti mi vorranno bene” dice l’inconscio.
“Se sarò sempre gentile, senza paure, senza rabbia, tutti mi ameranno e mi daranno riconoscimento” dice sempre il bambino.
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“Se guarirò o aiuterò tante persone, allora finalmente varrò tanto come ho sempre cercato di valere”…..
E così molte altre modalità che ci rendono pieni da fuori. Ma appena quel fuori vacilla….cadiamo nel nostro baratro interiore che chiamiamo vulnerabilità.
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I prossimi tempi ci permettono, nuovamente, di fare una grande integrazione. Stare con le nostre vere tematiche interiori, significa crescere. Ma sappiate una cosa….lavorare su di voi non significa cancellare paure, rabbia, ferite….ma significa imparare a gestirle, a esprimerle, a non proiettarle (o almeno a farlo meno), ad accettare la nostra imperfezione e ad averne compassione.
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Ci giudichiamo tanto per queste parti….Allora, che fare?
Noi siamo condotti da un movimento più grande, è vero, ma spesso…serve anche una scelta nostra di dove voler stare. Uscire dai punti di vista è una scelta.
Apri gli occhi ….