Due persone s’incontrano, i loro sguardi s’incrociano, iniziano a sorridersi, sentono dentro una piccola luce illuminare i loro cuori, questa è Anima. Poi iniziano a osservarsi, a studiarsi, a fantasticare o a obiettare, questa è Mente. Le anime si sono riconosciute, le menti non ancora. Viviamo la relazione o l’incontro con l’altro sesso, così come qualunque altra cosa nella nostra vita, da tre punti di vista: Mente, Anima e Spirito. Diamo uno sguardo al punto di vista di Anima.

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Tutto inizia con il primo incontro, la mente fa le sue considerazioni. Se queste sono positive, inizia a fantasticare e a emozionarsi, fino ad arrivare alle cosiddette farfalle nello stomaco, illusione. Se le anime si riconoscono, qualcosa accade, ma è sottile ed è facilmente offuscato dalla prepotente voce dei pensieri. Non ha a che fare con l’eccitazione, non con quella leggera ansia dell’attesa e neppure con la sensazione d’incertezza, di speranza, o di giudizio. A volte è quel giudizio, quel “sì, ma”, che ti frena nell’interazione con l’altro, altre volte, invece, a interferire nel contatto tra le anime è l’euforia emotiva che maschera la voglia di possesso dell’altro.

Se tutto questo viene superato, e, in alcuni casi possono essere necessari anche dei mesi, se Mente si arrende e si lascia andare alla volontà di Anima, allora l’unione si compie. Le anime gioiscono, ma tutto questo non ha a che fare con l’innamoramento in senso classico. E’ qualcosa di più sottile, è come una serenità del cuore, un’armonia, un sorriso leggero, un momento di spensieratezza. Passato ‘quel’ momento, Mente reclama di nuovo il ruolo di potere cui è abituata e che per lungo tempo le è stato lasciato. Ecco che ricomincia a fare pressioni sull’altro, cerca di uniformarlo alla propria idea di come il partner dovrebbe essere. Cerca di farlo rientrare nei suoi schemi e, se nota degli spigoli che ne impediscono l’ingresso, si premura di smussarli.

 

E’ come quando, da bambino, giocavi con le forme. C’erano una forma e una gabbietta con l’ingresso della stessa forma. Dovevi far passare la sfera dall’ingresso circolare, la piramide dallo spazio triangolare e così via. Non trattare il tuo partner allo stesso modo. Ascolta. E’ una voce sottile dentro di te. Siete insieme perché potete aiutarvi l’un l’altro a sperimentare il contatto con Anima. Essa vuole un compagno di giochi, desidera essere guardata con occhi sinceri, vuole sorridere, saltare, ballare con l’altro. Anima vuole fare esperienza dei suoi doni, dei suoi talenti, trovando nell’altro un supporto, un incoraggiamento. Vuole sperimentare compassione, unione, coraggio, dolcezza. Ad Anima non interessano le comodità, quello è il regno di Mente. Quest’ultima vuole che tutto sia sotto controllo, cerca la stabilità. Vuole stipulare dei contratti che la mettano al sicuro da un mondo percepito come ostile, distante.

Due anime, nell’unione di maschile e femminile, hanno come scopo l’unità. L’unione interiore delle due polarità. Questo contatto andrebbe coltivato ogni giorno. Puoi fermarti qualche minuto, semplicemente, a guardare l’altro negli occhi in completo silenzio o con una melodia di sottofondo. Lascia che l’altro entri nel tuo cuore fino quasi a sentire i suoi stessi pensieri, le sue stesse sensazioni. Lascia al sentimento occupare il posto delle rumorose emozioni. Quando ti accarezza, quando vi abbracciate, puoi sentire semplicemente ogni centimetro della sua pelle, il suo profumo, mentre ti armonizzi con i suoi movimenti. Vivi l’Anima della tua relazione. Se questa viene a mancare, se questo contatto è trascurato, allora vi ritroverete in una landa deserta. In quel momento inizierete a cercare un’oasi al di fuori, a concentrarvi su ciò che manca e sui difetti, è l’inizio della fine.

Rischia, buttati, provaci, fai ciò che senti e ciò che ami, non solo ciò che sembra conveniente, in una parola: VIVI!  E se pensi che ci sia un’altra scelta, beh, non c’è davvero, sarebbe solo un rimandare, un arrivederci alla prossima incarnazione.

Articolo tratto dal libro  CIO CHE SEI NON E’

 

FONTE : http://antoniodelia.it/la-relazione-di-coppia-dal-punto-di-vista-di-anima/

 

 

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