LA RUOTA DELLA COSCIENZA CONSAPEVOLE: DAL 12 NOVEMBRE 2018 AL 13 GENNAIO 2019. di J.S.S.

Lunedì 12 Novembre, giorno universale 34/7, diamo il benvenuto all’ultima Ruota di novene del 2018, una ruota che andrà a confluire nell’energia del nuovo anno; diveniamo consapevoli in questi giorni di pensieri che possono già dirci qualcosa sul 2019 che non a caso vibrerà degli insegnamenti del 12, come il giorno in cui è iniziata la Ruota della Coscienza Consapevole.

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Attraversiamo in questo ciclo i veli di maya che ci nascondono agli occhi la vera essenza di ogni cosa, in questo movimento non siamo chiamati ad agire ma ad essere, diveniamo testimoni della nostra realtà comprendendo il senso di ogni cosa così come è, perfetta esattamente così come è; nel corso di questa ruota camminiamo sull’esistenza come fossimo dei turisti capitati per caso sulle strade della nostra quotidianità, e osserviamo con lenti di straniero quello che accade come se stessimo studiando un fenomeno del tutto nuovo alla nostra mente; osserviamo, riflettiamo, non giudichiamo quello che accade, facciamolo semplicemente accadere.

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Permettiamo a noi stessi di rinascere alla vita, confluendo nelle esperienze con il nostro sé autentico, seguiamo il flusso degli eventi, e contemporaneamente registriamo quello che non ci piace, studiandone il senso, le parole, gli insegnamenti e se ancora lo desideriamo fluidamente scendiamo da quell’esperienza, aprendoci alle diverse possibilità che la vita ci mostra, rimaniamo in ascolto, per non crederci spenti in una scatola che soffoca, non è così… più saremo in silenzio, più fine sarà l’ascolto e maggiore sarà la capacità di percepire l’infinito in ogni finito, la risposta in ogni nuovo incontro… silenzio, osservazione, pazienza saranno parole chiave di questa ruota che piano piano, piano piano, sposterà delle maree tali da creare un uragano di ritorno, e questo nel completo silenzio. Registriamo nel corso della giornata gli accadimenti che illuminano la nostra attenzione, e notiamo finemente, silenziosamente, come al cambiare pensieri e azioni cambi anche la risposta della realtà circostante, fin nelle più piccole manifestazioni.

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Espandiamo la coscienza in pensieri che ci portano nuova linfa vitale ed energia, ogni qualvolta ci ripieghiamo in pensieri ossessivi ricordiamoci di staccare la spina e tornare al silenzio. E da lì riniziamo, questa Ruota e l’anno nuovo ci chiederanno un’attenzione millimetrica al pensiero che assecondiamo, anche quando – e soprattutto – immaginiamo ad occhi aperti. Nel corso della giornata quante volte il vostro pensiero confluisce in una data realtà? E quella realtà di cosa vi parla? Se ogni giorno per 12 ore al giorno penso al nero, sarà scontato che agirò anche come quel nero, mi muoverò come quel nero, sentirò come quel nero, ma voglio io incarnare quel nero? Io no! E voi?

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Portiamo nuova linfa vitale nella nostra vita pensata, nella nostra scatola cranica; entriamo in contatto con piacevoli immaginari, con splendenti visioni che a poco a poco prendono spazio dentro di noi, togliendo energia a ciò che non ci piace, a ciò che ci spaventa, a ciò di cui abbiamo paura. Se vuoi cambiare la tua esistenza sii consapevole dei tuoi pensieri, accorgiti di come questi influenzano le tue emozioni, le tue credenze, le tue azioni, i tuoi movimenti… sii consapevole di quello che avviene in te, e del dialogo che in te comunica costantemente con ciò che ti circonda e con l’Universo.

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Il dialogo interiore è un dialogo sacro , un dialogo benedetto che nella nostra epoca è divenuto la spazzatura del capitalismo, della pubblicità, della ripetitività e del pensiero inscatolato. Se vuoi liberare la tua vita sii consapevole del tuo pensiero, sii attento alle parole che affermi dentro di te attimo dopo attimo, perché queste parole e questi dialoghi ti conducono esattamente dove loro sono ovvero in qualcosa di becero se son beceri in qualcosa di benedetto se son benedetti. Ci vuole disciplina nel lavoro sacro, ci vuole attenzione e apertura, ci vuole il giusto tempo per fermarsi a riflettere, e la giusta umiltà per mettersi in discussione, se non vuoi essere un criceto che corre corre corre corre corre corre corre corre corre corre corre corre sulla ruota e non ne può più allora salta giù dalla ruota della schiavitù, essendo consapevole del salto che stai compiendo, sii presente, sii esteso, espandi la tua presenza fino ad accorgerti che non serve nessun’altra cosa.