SEPARAZIONI
A volte ci separiamo gli uni dagli altri per permetterci di crescere e di svilupparci senza le vicendevoli limitazioni che, alcune volte, la vicinanza crea.
Immaginiamo due alberi che crescono vicini: fin quando sono piccoli tutto va bene ma, sviluppandosi le radici, entrambi necessitano di spazio per potersi ampliare; alcune volte troviamo alberi che si intrecciano, altre volte i rami prendono strade curiose per raggiungere la luce del sole senza essere coperti. Noi non siamo alberi, possiamo muoverci e, per fortuna, spesso lo facciamo.
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Quindi proviamo a pensare alle separazioni come se fossero un atto di gentilezza che facciamo per rispetto dell’altro, una possibilità che gli diamo per crescere senza dover fare i conti con le nostre spigolosità, i nostri confini, le nostre paure. E lo stesso atto di gentilezza possiamo cogliere nell’altro, anche se sembra ignaro di questo processo; la sua anima probabilmente non lo è.
Ci separiamo, ma in fondo siamo sempre dietro l’angolo o qualche metro più in là. E poi…poi ci ritroviamo sempre, più tardi o un po’ dopo…
Noemi Fiorentino
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