“Dobbiamo salutarci ogni volta per poterci rincontrare”.
Cit.
Il cielo all’improvviso si è oscurato. Nell’immediato non comprendi ma ti basta poco per realizzare ciò che sta accadendo. Non c’è molto tempo. Le nuvole si avvicinano alla velocità della luce e come in una danza tribale si muovono sulla tua testa formando disegni, immagini inconfondibili che indicano che il momento è giunto. Non puoi più aspettare o rimandare, puoi solo prepararti. In cuor tuo sapevi che questo istante prima o poi sarebbe arrivato ed in fondo lo stavi attendendo. Hai avuto modo di organizzarti e di cercare gli strumenti che immaginavi sarebbero stati indispensabili per questo momento epocale. Nel prepararti infatti realizzi quanto stavolta tu sia equipaggiato e, sebbene la tempesta non avvisi del suo arrivo, sai anche come muoverti e cosa fare.
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La paura lentamente si scioglie e ti senti pronto perché sei pronto. Non c’è pensiero, solo profondo ascolto, grande attenzione e incondizionata fiducia. La tempesta perfetta è arrivata per guidarti e per darti quella “spinta” di cui da tempo hai bisogno. E’ il fragore di un’onda, un lampo che illumina a giorno e una raffica di vento che non puoi far altro che assecondare e seguire lasciando che sia e che ti conduca “fuori”, fuori dal tuo passato, fuori da tutto ciò che attualmente riconosci come familiare, fuori da quel luogo sicuro in cui hai sempre abitato e creduto di star bene, fuori…. dove non avevi ancora avuto il coraggio di andare. Eccola qui che irrompe, sconquassa e con fragore tramortisce. Arriva per canalizzare tutte le tue paure che d’ora in poi troveranno finalmente ognuna il proprio posto. E’ come passare attraverso il collo di bottiglia, come uscire dal ventre materno, non sai cosa ti aspetta dopo né cosa troverai dall’altra parte, sai però che sei chiamato ad esserci e a viverla nell’attesa che passi. Compi la grande impresa di affrontarla con la pace nel cuore dunque, e godi di questo oscuro scenario con la consapevolezza che presto ti troverai dentro un nuovo inizio, finalmente comodo nei “tuoi abiti”.
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Fino ad ora hai voluto dimostrare quanto valessi e quante fossero le tue capacità, adesso però qualcosa è cambiato. La tempesta ti guida mostrando quanto tu sia impotente di fronte al Volere Superiore, ti chiede la resa incondizionata e nell’accadere racconta che per te è giunto il tempo di “tornare a casa”. Non c’è nulla da fare se non imparare ad assecondare il flusso delle cose abbandonandoti finalmente ad esso, lasciando che il tuo essere si esprima con il proprio linguaggio, che comunichi e si manifesti liberamente. Lascia dunque che ogni cosa si riveli e permetti che tutto sia e accada senza più sforzi o forzature. Siediti e attendi che le nebbie si diradino. La tempesta perfetta rappresenta e rende concreto un passaggio inevitabile poiché rompe per ricostruire, crea confusione per portare la pace, destabilizza per determinare nuovi equilibri ma soprattutto con la sua potenza spazza via gli ultimi appigli rimasti e tutto ciò che ancora non avevi avuto il coraggio di lasciar andare col solo scopo di accompagnarti nel nuovo cammino di amore, in cui scoprirai quanto è bella l’esistenza vissuta a braccia aperte…. “senza nulla sapere”… lasciandosi accarezzare dal dolce tocco della vita.
Con amore,
Alessandra Ruta
Fonte : https://sultettoconale.wordpress.com/2018/08/26/la-tempesta-perfetta-e-arrivata/
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