La vera volontà non è di questo mondo .Nel vuoto, di fronte al nulla, comprendiamo finalmente i percorsi del pensiero che ci perdono costantemente nel volere cose inutili e futili, privandoci della nostra vera volontà. Questa volontà può essere trovata solo nell’esperienza del vuoto, solo quando il vuoto ha iniziato la sua opera corrosiva su tutte le nostre strutture di credenze. Per poterci mostrare ciò che è importante da tutto ciò che è futile, allora saremo in grado di percepire ciò che realmente vogliamo e non prima.

Finché viviamo all’interno della nostra struttura di credenze, non abbiamo più una vera volontà. Siamo manipolati da così tante cose al di là di noi che non siamo più consapevoli di ciò che accade dentro di noi. In definitiva abbiamo una volontà del tutto esterna che neutralizza la nostra volontà interna e senza che noi possiamo realizzarla.

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Ecco perché la vera volontà non è più di questo mondo, poiché serve solo a rovinarci sempre di più. Intravedere la differenza che esiste tra l’uno e l’altro è molto complicato, ma quando finalmente arriviamo, attraverso l’esperienza del vuoto, a scoprirlo, tutto acquista un senso, poiché tutto il significato apparente di prima era finalmente lì in cui perdersi un vicolo cieco.

La vera volontà non è di questo mondo

Il vuoto

Il vuoto è lì per controbilanciare questa esistenza tutta esteriore con una percezione più interiore e quindi ci illumina su tutti i nostri desideri e desideri futili. Finché la nostra coscienza è piena di tutti questi desideri e desideri futili, non c’è spazio perché la nostra vera volontà emerga.

Funziona sempre così, la nostra realtà esterna finché occupa tutto lo spazio dentro di noi, ci impedisce di far emergere la nostra realtà interna che è tuttavia l’unica realtà reale e autentica della nostra vita. Ma poiché tutto è invertito, continuiamo a credere che il flusso esterno sia reale e quindi importante.

Per questo ci riempiamo interiormente di Lui. Finché il flusso esterno ci riempie della nostra realtà interna, la nostra volontà sarà costantemente cooptata da tutti i nostri sistemi di credenze. Senza volontà interiore, siamo costretti a seguire ciecamente il flusso esterno come unica base della nostra realtà.


E questo è il nocciolo del problema! Senza volontà siamo solo semplici barche che seguono la corrente esterna del sistema senza possibilità di poterla manovrare. Non siamo in grado di cambiarne la direzione ed è per questo che ci sentiamo così impotenti.

Il nostro potere è interno e finché rimaniamo nel flusso esterno, non possiamo recuperare la nostra volontà e quindi il nostro potere. Senza volontà, senza potere, siamo in definitiva senza autorità e quindi soggetti al sistema. Senza autorità, non siamo sovrani sulla nostra stessa esistenza!

Chi lo capisce di questi tempi? Chi riesce a percepirlo potrà allora riappropriarsi della propria volontà, per poi riconquistare a poco a poco il suo potere e quindi tutta la sua autorità che sola gli permetterà di riconquistare la sua autonomia e quindi tutta la sua sovranità.

Lea Dostonne

Fonte : https://oeuvre-spirale.com/

Traduzione a cura di Cammina nel Sole

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