di Barbara Porro
Lasciare andare è un atto consapevole ed una scelta, la scelta di lasciare che le cose vadano e fluiscano come dovrebbero andare. Significa essere attori presenti e partecipi di quello che ci sta accadendo senza lasciare che le situazioni e le emozioni ci invadano.
Significa imparare ad allenare la nostra mente a vivere nel momento presente. E’ capire che nulla finisce ma che tutto ha un flusso, quello che possiamo fare è osservare ed imparare cosa accade in noi .
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“Così è accaduto nei momenti cruciali della mia vita. Ho accettato di lasciarmi trasportare dalla corrente, senza sapere dove mi avrebbe portato. Tentavo di resistere, di oppormi alla forza che mi trascinava, ma ogni volta ero vinto non sapendo dove mi avrebbe condotto. Ho sperimentato quanto sia faticoso opporsi a questa corrente e quanto invece sia benefico affidarvisi senza regole, ho imparato, con gli anni, a lasciarmi portare.”
Queste sono parole dette da Carl Gustav Jung in un sogno avuto e trascritto da Elliott Sandler.
Lasciare andare inteso anche come non attaccamento
Quante volte ci capita di sentirci legati ad un oggetto, una situazione, un lavoro o ad una persona senza riuscire a liberarci di ciò che per noi rappresenta. Ci sentiamo come ingabbiati nell’idea che senza non potremmo andare avanti, prima o poi ci potrà tornare utile. Da una parte, siamo stati educati che il valore si trova in chi “non molla mai”, in chi resiste fino alla fine ed in chi non lascia andare niente.
Siamo cresciuti nell’ idea che lasciare andare è da perdenti e quindi…NON SI FA!
E’ importante però notare che c’è differenza tra lasciare andare (consapevolmente) e lasciarsi andare.
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La dinamica dell’attaccamento
Cosa accade quando ci capita di rimanere “attaccati” a qualcosa?
La nostra mente ce la ripropone in continuazione impedendoci di prendere quel distacco dalla situazione che ci aiuterebbe ad osservare ciò che accade rischiando così di venir coinvolti appieno dalle nostre emozioni. Alcuni esempi classici sono il timore del cambiamento,di poter perdere qualcosa , la nostalgia del ricordo del passato.
Così immersi nei nostri pensieri perdiamo l’opportunità di guardarci intorno, di osservarci con le nostre risorse ed il mondo che ci circonda, dove possiamo decidere di essere attori protagonisti e non le vittime dei pensieri che la nostra mente ci propone.
Ecco perchè tante volte ci siamo detti “adesso basta!” senza riuscirci, rimanendo fermi , quasi senza forze e incapaci di leggere la situazione presente.
In queste situzioni proviamo a domandarci:
Che emozione sto provando? Quanta fatica c’è nel tenere?
Cosa c’è di importante per noi nel trattene?
Cosa potrebbe accadere se lasciassimo andare?
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Lasciare andare è una nostra scelta
Siamo noi a decidere se rimanere legati a qualcosa oppure no, siamo noi a dover riprendere il controllo ed il potere della nostra vita.
Spesso non ci accordiamo che è ora di lasciar andare una situazione. Smettiamola di concentrarci sul come e sul quando si risolverà o sul perché si è verificata. Come per esempio, chiudere relazioni malsane o poco soddisfacenti per permettere l’arrivo di qualcosa di meglio. Un aspetto fondamentale per far accadere ciò che si desidera è chiedere quello che vuoi, in modo chiaro, senza essere troppo ossessionati dal modo in cui si voglia realizzare.
Un mio Tutor, mi disse tempo fa una frase, che mi è rimasta impressa : tu non sei la situazione che ti sta accadendo, tu sei questo e molto altro!
Proviamo a ricorrere a questa frase e al comportamento che ne consegue, quando viviamo situazioni difficili, che sembrano quasi ingestibili.
Lasciare andare non è dimenticare bensì è prendere consapevolezza del momento attuale, del qui ed orasmettendo di vivere in un passato che non c’è più o in un futuro che ancora non esiste, riappropriandoci di preziose energie che potremmo utilizzare per nuove scoperte ed opportunità.
Tutto ciò che possiamo realmente affrontare in qualsiasi fase della nostra vita, al contrario di ciò che la mente con le sue proiezioni immaginarie possa farci pensare, si trova soltanto in questo momento presente.
Chiedetevi sempre:
Che problema esiste qui e ora, in questo preciso istante?
Proprio adesso.
C’è qualcosa che non funziona in questo preciso momento?
L’importanza del qui e ora
E’ quindi naturale che dobbiamo pensare o occuparci di nient’altro all’infuori del momento presente (qui e ora). Con questa consapevolezza, le risposte, la forza, le azioni, le risorse, etc. saranno lì al momento giusto in cui ne abbiamo bisogno, né prima né dopo, ma nel momento preciso nel quale entrano a far parte del nostro presente.
Il messaggio è quindi “Smettere di aggrapparsi a ciò che già possiediamo, nel timore di perdere ogni cosa: essere invece disposto a perdere, per ottenere qualcosa di molto, molto più grande”.
“Uscire dalle nostre difficoltà implica modificare profondamente la relazione con noi stessi e con tutto il nostro passato. Date queste premesse, chi sarà veramente disposto a cambiare? La gente desidera smettere di soffrire, ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, a cessare di definirsi in funzione delle sue adorate sofferenze”.
– Alejandro Jodorowski –
Fonte : https://direzionebenessere.com/lasciare-andare-un-atto-che-ci-rende-liberi/
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