Sono dentro un grande silenzio. Sto risparmiando le forze. Ora è tempo di riposare per lasciare che i flussi energetici facciano il loro lavoro. Il mio cuore è tanto stanco. Stanco di resistere, di mantenere il ritmo. Mi sta solo chiedendo di essere, di lasciare che sia, di respirare, di ricercare panorami di vastità. Esattamente nel momento in cui la Luna Nera entra in Ariete, caricando l’aria di una nuova battaglia con se stessi.
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I valori Ariete sono l’individualità, la velocità, la grinta, l’irrequietezza, l’andare sempre oltre, il cercare nuove strade. Essi cozzano contro la parte conservativa dell’umano. Già da dicembre 2019 c’è stata una spinta in questo senso, quando Chirone è tornato in moto diretto in questo Segno di Fuoco. Il Guaritore Ferito sta cercando il suo posto nella vita. Richiama tutti a farlo. La Luna Nera ora rende questa ricerca, fino a ottobre 2020, un’ossessione, aprendo la strada verso la libertà da conquistare a qualunque costo. Lilith/Chirone sono però in quadratura con i Nodi Lunari, il viaggio dell’Anima, tra Capricorno e Cancro, e creano una forte tensione tra la solitudine e l’abbandonarsi all’abbraccio di inclusione che l’altro ci offre.
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Quindi: stiamo bene soli o in coppia? Ma se la coppia è sempre stata un argomento delicato, come potersi abbandonare all’altro? Ma se non ci siamo sentiti rispettati dall’altro, come potersi di nuovo abbandonare all’amore? Le quadrature sono terribili perché aprono alle domande infinite, a cui non basta una semplice risposta. Esse testimoniano del potere distorto della mente, che crea un gioco di ossessioni vorticanti senza arresto. C’è solo una direzione da seguire: entrare in sé, respirare, ascoltare il corpo e lasciarsi plasmare da queste forze che lavorano da dimensioni superiori per aiutarci a ricordare chi siamo. Dimensioni superiori a cui apparteniamo, non si tratta di qualcosa di lontano, ma di profondo in noi.
Oggi siamo nel Kin 200, Sole Giallo Intonante, giorno 5 dell’Onda del Guerriero, e maturiamo il senso del discernimento. Il Kin 200 fa riferimento all’ultima delle 7 Generazioni Perdute, a ricordare l’Età dell’Oro verso cui ci stiamo dirigendo. Tutta questa fatica serve ad uscire dai pantani catramosi della densità in cui l’oblio ci ha portato. Eravamo scesi qua per partecipare ad una missione collettiva, costituendo le 20 Tribù del Tempo, per comunicare con lo Spirito della Terra e risvegliarlo, facendo sentire la nostra presenza a Gaia, supportandola nell’attivazione del suo Corpo di Luce. Ma siamo stati colti dall’oblio imperante. Ora ci stiamo ricordando di tante situazioni ed il corpo partecipa a liberarsi dagli impianti dissonanti innestati nella coscienza, per cui la stanchezza è ancora immensa. Partecipiamo a nostra volta con pazienza a questo processo, senza allarmismi o preoccupazioni. Stiamo misurando le forze per attivare le risorse.
In lak’ech!
Stefania Marinelli
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