L’altra sera, improvvisamente, mi è venuta voglia di estrarre la chitarra dal fodero, dove riposava da non so nemmeno più quanti anni. E mi sono messa ad accordarla, sicura di non riuscirci, e al massimo far saltare qualche corda.
Invece, con mia grande sorpresa, appena l’ho avuta tra le mani, è stato automatico mettere le dita nei punti giusti, e ricercare “quel” suono, e poi quella sequenza di suoni che la mia memoria aveva custodito chissà come e chissà dove. Un giro di DO, qualche arpeggio, e poi qualche accordo, così, per gioco.
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Avevo dieci anni quando me l’hanno regalata: una delle cose che ho desiderato di più nella vita! Mi ricordo ancora quando, dalla finestra, ho spiato mio padre salire dal garage con quello strano pacco in mano, poco prima che mi chiudessero in cucina per non vederlo mentre la nascondeva.
E mi ricordo il batticuore e il tremore nelle mani, il giorno del saggio. Più o meno quello che mi accade ancora oggi quando canto davanti a un pubblico!
È incredibile come tutto quello che impariamo da bambini, rimanga impresso dentro di noi in modo indelebile. Nel bene e nel male.
I solchi della memoria a volte contengono talenti, emozioni e ricordi teneri da conservare, a volte devono essere cancellati e riscritti.
In questo tuffo nel passato, c’è lo zampino di Mercurio retrogrado in Pesci. Un Mercurio nettuniano, essendo Nettuno il signore dei Pesci, il dio del mare, archetipo delle emozioni profonde custodite nell’inconscio collettivo, ma anche plutoniano, dato che quando si muove apparentemente di moto retrogrado, Mercurio diventa psicopompo, colui che accompagnava vivi e morti nel regno di Ade, e aveva facoltà, lui solo, di ritornare nel mondo visibile.
D’altronde, Nettuno e Plutone nel mito sono fratelli, e sono quindi due facce della stessa medaglia. Che si scenda nelle profondità dell’oceano o nell’oscurità del ventre della Terra, il viaggio ha lo stesso obiettivo: toccare le corde dell’anima e accordarle, affinché suoni la propria personale musica interiore.
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Mercurio ha iniziato il moto retrogrado lo scorso 17 febbraio, e riprenderà il moto diretto il 10 marzo, non prima di aver sconfinato in Aquario. Rientrerà in Pesci il 16 marzo e uscirà dalla zona d’ombra della retrogradazione il 30 marzo. E questo è il primo indizio per dire che tutto il mese di marzo avrà un’energia molto particolare, rallentata, ovattata, ma intensa e trasformatrice.
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Secondo indizio: il 16 febbraio Marte è entrato nel Capricorno, dove rimarrà fino al 30 marzo, ed è l’ultimo pianeta ad attivare il Nodo Sud nel segno, quel serbatoio di memorie antiche, per non dire ancestrali, che parlano di patriarcato, potere dell’intelletto e del denaro, manipolazione e ambizione smodata (ho approfondito il significato dell’enfasi nel Capricorno qui, e qui). L’intento del pianeta rosso, dio della lotta, braccio di Plutone, è tagliare definitivamente col passato per costruire una nuova realtà.
E mentre sullo sfondo si schierano gli alleati, ecco l’ultimo novilunio dell’anno astrologico: domenica 23 febbraio alle 16:32, Sole e Luna si congiungono a 4°28′ dell’ultimo segno dello Zodiaco, a indicare l’inizio (è una Luna Nuova!) della fine di un ciclo.
Nello stesso momento, come abbiamo visto, Mercurio, il pianeta associato al pensiero logico-razionale, e alla comunicazione, si muove di moto retrogrado nei Pesci, dove si trova Nettuno, padrone di casa. Acqua!
E Marte, congiunto al Nodo Sud, fa un energizzante aspetto di trigono con Urano in Toro, l’outsider, il ribelle, colui che sovverte l’ordine per portarne uno nuovo (ne ho parlato qui), aggiungendosi a Giove, Saturno e Plutone in Capricorno. Terra!
Acqua e Terra, due elementi affini, indispensabili l’uno per l’altro, se si vuole costruire qualcosa di stabile e duraturo. Purché nelle giuste proporzioni.
Non c’è Aria, non c’è pensiero razionale, nel tema di questo Novilunio. La comunicazione, così come siamo abituati a intenderla, si fa difficile, densa.
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E c’è poco fuoco, seppure affidato a Venere, che fa un delicato aspetto di quadratura con Giove e i titani, in Capricorno, e a Lilith e Chirone, che quadrano Marte. Paure e ferite chiedono di essere affrontate e guarite una volta per tutte. Dobbiamo liberarci dai vincoli e dagli ostacoli che ci hanno impedito finora di essere protagonisti della nostra vita, padroni e creatori del nostro destino, sognatori del nostro sogno. Il viaggio nel profondo, sia esso mare di emozioni, o regno delle ombre, serve a questo: cancellare i solchi della memoria che ci fanno vivere come dischi rotti, incantati, che ripetono continuamente lo stesso suono distorto, senza nemmeno sapere il perché.
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Quei solchi non sono accessibili alla mente razionale. Possono essere riconosciuti, cancellati, e poi riscritti, solo uscendo dal paradigma materialistico, attivando l’emisfero destro, l’intuito, l’immaginazione, la creatività. L’unica comunicazione possibile è quella che usa il linguaggio del cuore, che esce dalle logiche della giustizia sociale, che si libera dai condizionamenti ricevuti in famiglia e a scuola, rinforzati ogni giorno dalle manipolazioni dei media, strumenti in mano al potere politico ed economico.
Quando a fine giugno, Marte entrerà nel segno dell’Ariete, comincerà un nuovo ciclo, che metterà a dura prova tutto il sistema su cui si è basata la società in cui viviamo, a partire dalla famiglia, archetipo che va ridefinito, come indicano le Eclissi sull’asse Cancro/Capricorno. Trovi gli articoli qui e qui.
La destinazione del viaggio, per ogni anima che sceglie di incarnarsi sulla Terra, è il ritorno all’Uno, al Divino, è cioè il matrimonio mistico, l’integrazione del maschile e del femminile, ovvero della parte logica e razionale, con quella intuitiva, creativa ed emozionale. Il patriarcato ha cercato di privarci del lato femminile, educandoci ad attivare l’emisfero sinistro e a dimenticare le facoltà di quello destro. Ci hanno fatto crescere con il senso del dovere e alimentando i sensi di colpa, offrendoci modelli aridi e sterili, per tenerci prigionieri delle paure e renderci manipolabili.
Adesso, è arrivato il Tempo di risvegliarsi, di riattivare l’emisfero destro, stando in silenzio e a contatto con la natura, meditando, ascoltando musica, disegnando, sognando, ascoltando se stessi e gli altri con compassione, agendo per il bene di tutti, e non per il proprio esclusivo vantaggio.
Tutti si lamentano, e invocano un mondo nuovo. Ma il nuovo mondo si costruisce partendo da sé, con consapevolezza e attenzione. E smettendo di raccontarsela.
Potrà sembrarti che le cose vadano sempre peggio, ma era tutto previsto. L’uomo, se non è esasperato, se non arriva al limite, se non è pesantemente minacciato nelle sue sicurezze materiali, e devastato dalla sofferenza, non si sveglia. Sta accadendo proprio questo: siamo spinti al limite, all’esasperazione, perché sempre più persone aprano gli occhi, e si accorgano degli inganni costruiti ad arte per tenerci in ostaggio delle nostre paure.
Ma non ti illudere. Non tutti si sveglieranno. Non accadrà per magia. Si sveglierà chi deciderà di farlo, e contribuirà al cambiamento solo chi metterà coraggio e forza nel fare il proprio viaggio. Fai del tuo meglio per alzare la frequenza, e mantenerla alta anche quando ti sembrerà impossibile riuscirci. Come diapason, possiamo aiutarci a vicenda per accordarci e intonarci, e, insieme, cambiare davvero la musica!
Come a ogni Novilunio, ti suggerisco di guardare in quale casa del tuo tema natale si trovano i 4° dei Pesci, e se sono coinvolti pianeti o angoli del cielo. Aiutati con questo tutorial. Ancora una volta, sono maggiormente interessati dai transiti e dalle configurazioni celesti, i segni cardinali, ma sono sollecitati anche i segni mobili, soprattutto Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci della prima decade. E comunque ti ricordo che una valutazione seria ed esaustiva può essere fatta solo analizzando l’intera carta natale. Se ti interessa conoscere l’intento evolutivo della tua anima e il significato che i transiti di questo periodo possono avere per te, scrivimi per una consulenza personalizzata e per conoscere gli strumenti che utilizzo nel mio lavoro di Counselor per aiutarti ad attivare l’emisfero destro e fare il viaggio nell’invisibile: roberta.turci@gmail.com.
Un abbraccio dal cuore,
Roberta Turci
crescita ed evoluzione
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