Avremo il Novilunio nel segno dello Scorpione a 4.25° nella notte del 28 ottobre 2019 alle ore 4.40 italiane.

Un Novilunio con due aspetti esatti astrologici che potremo dire “bombaroli” (saranno scritti completi alla fine dell’articolo). Sole e Luna in Scorpione saranno in opposizione esatta a 4° con Urano nel Toro. Marte in Bilancia a 15° formerà una quadratura esatta con Saturno in Capricorno. Un cielo che ci mostra contrapposti movimenti di slancio, liberazione, urgenza e rinnovamento (Urano e Marte), e dall’altro un tempo più fermo, notevolmente più lento, che fatica a fidarsi della strada nuova e si sente bloccato e arenato al passato perché ha ancora bisogno di lavorio interiore (Saturno e i pianeti in Scorpione). Non  riusciamo a tornare indietro a un vecchio sistema del nostro essere, ma ancora non sappiamo essere “nuovi” come desidereremmo.

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E’ un tempo di trasformazione e purificazione. 

Un tempo che ci richiede coraggio nel provare a stare nell’intimità con noi stessi la natura delle emozioni. anche scomode che rischieranno di emergere. Un tempo adatto a livello fisiologico a trattamenti depurativi e al connetterci con le nostre risorse di base, tutto ciò che potrà rafforzare la nostra fiducia e autostima consentendoci di mantenere lucidità e fermezza nelle azioni. Il tempo della strategia ponderata e pensata, in cui la determinazione del segno dello Scorpione, non viene vinta dal lato ombra del segno – la vendetta – ma si illumina di sagacia, pazienza e sangue freddo. 

 

Il mese di ottobre apre il ciclo che preannuncia il Plenilunio in Toro del 12 novembre 2019, una lunazione molto densa energicamente che ci accompagnerà in un mese costellato da energie e pianeti nello Scorpione.

Visualizziamo insieme alcune parole:

densità            buio            introspezione           silenzio             paura         gestazione      

pausa                    trasformazione               rinascita                notte                attesa  

velocità            ribellione         concretezza          urgenza           libertà          impazienza

               

Ci sono parole che dentro di noi appaiono in contrasto tra loro in quelle che ho nominato? Queste sono solo alcune delle sfumature che sentiamo dibatterci dentro di noi riflesso dal cielo. Sole e Luna, i due principi maschile e femminile, coscienza e inconscio, sono uniti nel matrimonio sacro nel segno d’acqua dello Scorpione e ci aiutano a connetterci più intimamente con ciò che rimandiamo di sentire. Verità che la nostra mente soffoca dandosi mille giustificazioni.

Proviamo odio? Invidia? Attaccamento? Gelosia? Paura e rabbia? Sono sentimenti e pulsioni minacciose  che ci hanno insegnato a nascondere e reprimere perché disdicevoli e brutte, ma queste pulsioni lasciate a livello inconscio, sono ancora più pericolose è distruttive perché potranno  agire su di noi “possedendoci” e divorandoci. Questa è la nostra ombra spaventosa, che può trasformarsi da materia grezza a diamante puro se passerà prima dall’accettazione, l’accoglienza, fino alla trasformazione e creazione di identità nuove e sempre più libere da antichi schemi reattivi. A volte abbiamo paura di ascoltare questi mondi sotterranei per il terrore di trovare verità che ci obbligherebbero a cambiare.
Se non so di essere infelice, posso continuare la mia vita così com’è facendo finta di niente, ma se io davvero ne prendo coscienza, non potrò più nascondermi, dovrò fare delle scelte responsabili e cambiare qualcosa di me o della mia esistenza e cambiare comporta rischio, coraggio e tanta forza.

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Mai come con questa Luna in Scorpione, immersa nel suo elemento primordiale – l’acqua che contiene, lava e scorre – può rendere per noi accessibile la chiave di volta di ciò che abbiamo sempre sentito a livello profondo, solo che fatichiamo a dirlo ad alta voce. Per chi desidera connettersi al mondo “sottile” e  nascosto alla coscienza, questo periodo dell’anno è perfetto per fare pace con i suoi mostri e fantasmi irrisolti, non a caso vicino alle festività dei Morti e alle tradizioni Celtiche e Irlandesi di Halloween. 

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Quale maschera indossiamo ogni giorno e in quale possiamo invece essere noi stessi travestendoci?

 

Qual’è la verità che ora temiamo di più su noi stessi se qualcuno potesse leggere in ogni momento i nostri pensieri? 

 

Le nostre pulsioni irrazionali sono coerenti al nostro comportamento, le nostre parole e i nostri intenti, o sono totalmente diverse, non esprimibili, contorte, confuse, ambivalenti?

 

La contraddizione per noi – e non per la perfezione dell’Universo che ci offre questo cielo – è paragonabile alla potenza di un maremoto che non si vede sulla superficie del mare o di un missile gettato sott’acqua. Ci potremmo sentire in questo periodo come degli esplosivi pronti a partire temendo di far uscire il mondo intero – che nemmeno conosciamo – dalle nostre labbra. Il segno dello Scorpione ci sta insegnando a entrare senza paura nelle grotte buie dei nostri segreti, il luogo inconscio dove mettiamo in atto sistemi coercitivi legati a ferite del passato, sistemi di difesa reattivi che sfociano in ultimo nelle nostre relazioni con una comunicazione poco chiara, indiretta, da cui però ci aspettiamo di essere compresi o ancor peggio, che l’altro/a risponda alla domanda che non abbiamo nemmeno formulato!

Vi consiglio nel mese e mezzo a venire di cercare il più possibile di parlare come se parlaste a un bambino, se volete qualcosa chiedetela.

Se non volete qualcosa dite di No.

Non mettete alla prova gli altri non chiedendo e aspettando che intuiscano da soli le vostre richieste inespresse. Accorgetevi dove sfidate ancora la vita e gli altri, dove state cercando una risposta a temi e lacune che ricalcano vecchi schemi del passato.

E soprattutto non dite di Si, se davvero non è un Si autentico ma solo un si detto per la paura della reazione altrui se doveste rispondere di No. 

Accorgiamoci dove siamo ricattabili e dove noi ancora ricattiamo come fosse una comunicazione abituale. 

E’ molto importante chiarire bene a noi stessi tutti gli intenti che vivono sotto le nostre azioni e richieste perché i pianeti potrebbero riflettere a specchio l’incoerenza di ciò che stiamo manifestando. E’ un grande aiuto evolutivo che cerca di darci l’Universo: seminiamo limpidezza altrimenti ci arriverà indietro la nebbia e le catene emotive dense e incatenanti che non siamo in grado di sciogliere con coraggio per primi. 

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L’amore è libertà. Non possiamo trattenere, forzare, obbligare nessun altro ad amarci, come noi non vorremmo il contrario. L’ombra del controllo e del potere del cielo costellato di tinte Scorpioniche, ci permette di passare ancora una volta, nei territori dove attuiamo, anche in misura minore o meno infantile di un tempo, i nostri tentativi di persuasione e controllo sull’altro.

Il 1 novembre Mercurio già nel segno dello Scorpione inizierà il suo moto retrogrado nel segno fino al 21 novembre 2019 e terminerà la sua presenza nel segno il 9 dicembre 2019. In tutto questo periodo dovremo stare ben attenti a cosa emettiamo in forma di comunicazione e potranno essere dissotterrate vecchie questioni irrisolte tra amicizie, relazioni contratti, scambi. Fatichiamo ad essere lucidi e razionali perché c’è materiale interiore che potrebbe emergere, cerchiamo di non prendere decisioni irrevocabili in questo tempo di trasformazione.

La Fenice

I segni che più temono il cambiamento sono Scorpione e Toro e l’opposizione tra i due segni con la permanenza di Urano nel segno del Toro, mi fa venire in mente la ricerca – conscia o meno – di  una liberazione. Forse un po’ forzata, sofferta e allo stesso tempo tanto temuta, ma sempre di liberazione si tratta. Se parliamo di liberazione e questa parola ci risuona, riflettiamo su cosa fuori (potere di una persona, un lavoro ecc.) o dentro di noi (un’emozione che non riusciamo a sopprimere) ci tiene sotto scacco. 

Immaginiamoci di poter illuminare, mettere luce e nuove ali a tutte le situazioni della nostra vita che adesso richiedono una bonifica e in cui ci sentiamo vittime o incatenati al “potere” di qualcuno o qualcosa su di noi. Iniziamo a comunicare davvero ciò che sentiamo e ciò che desidereremmo di diverso, e proviamo senza paura di attraversare dei vuoti d’aria. Il vuoto precede sempre il pieno, ma se noi temiamo di giungere a quel vuoto, non permettiamo al fluire delle energie di rinnovarsi e compiersi. 

Il segno dello Scorpione ha in sé uno dei più grossi poteri trasformativi e sa quanto morte e vita siano gli estremi della stessa medaglia: senza una non vi può essere l’altra. Se non sgombriamo gli armadi dei vecchi abiti, non ne entreranno mai di nuovi.

E’ il momento di accorgerci se siamo in apnea.

Mi spiego meglio. Urano è il grande simbolo di libertà, cambiamento e spazio per esprimere ciò che avvertiamo come autentico. Quando questo archetipo giunge a toccare qualche punto del nostro tema, o in questo caso si sta muovendo in maniera forte sulle nostre identità (opposto a Sole e Luna in Scorpione nel Novilunio) agisce come brezza, se va bene, vento agitato e tempesta quando siamo sordi, richiamandoci al risveglio. Il vento non può essere ignorato a lungo, ci rende inquieti e insofferenti, anche se chiudiamo tutte le finestre è per portare nuova linfa vitale dove c’era aria compressa e stantia. 

Il più temuto salto evolutivo dello Scorpione è subire un cambiamento e una distruzione (e non esserne l’artefice attivo), su cui non ha nessun controllo facendogli provare sensazioni di impotenza e “morte”. In ognuno di noi c’è uno settore rappresentato dallo Scorpione e il suo governatore Plutone nel nostro Tema Natale che  ci fa agire a livello pulsionale su una delle paure più grosse di tutti gli uomini – la morte (non solo quella solo fisica).

Il fatto di poter decidere e controllare il cambiamento – morte – ci dà in qualche modo l’idea di potervi sopravvivere. Ma noi non possiamo controllare tutto ..  e il vero passaggio trasformativo è quando ci permettiamo di arrenderci. A noi stessi. A ciò che siamo. A ciò che proviamo.

Non è bellissimo quando possiamo indossare la faccia che davvero sentiamo di avere senza doverla nascondere?

Non abbiamo nessun potere sul nostro regno infero.

Riusciamo a smettere di amare a comando?

Riusciamo a smettere di essere arrabbiati, spaventati o desideranti? No. Non possiamo.

La resa che ci chiede questo cielo, non è ad altri che a noi stessi. Se iniziamo a farlo con noi, saremo immensamente più tolleranti e amorevoli anche con gli altri esseri umani. 

Quante volte quello che ci blocca dal lasciare una situazione e dal cambiare andando verso la libertà  è spesso la maledetta frase: “Così la dò vinta a lui/lei. Non posso dargliela vinta così”. Ecco qui la nostra ombra con cui venire a patti. E’ più importane vincere o essere felici? Interroghiamoci su questo e su tutte le questioni, dove forse è più importante la prima ed è proprio quella che ci arena nella disfatta e ci tiene ancorati lì. 

Cosa accade quando stiamo perdendo tutto? 

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Cosa accade quando ci troviamo davvero agli sgoccioli? So che non è una bella sensazione, ma è solo in quei momenti che capiamo cosa conta davvero.

Chi amiamo.

Chi siamo davvero.

Dove vorremmo andare.

Ecco il cielo di ottobre che proseguirà anche novembre nel suo obbligarci a contattare le priorità vitali della nostra vita. Quei luoghi che necessitano o di revisioni per essere salvati o di demolizione, per non soccombere noi con loro. Non abbiate paura di attraversare questi distacchi che però vi porteranno più che mai vicino all’essenza che siete. Non abbiate paura di perdere la faccia, di perdere l’immagine che vi siete costruiti di voi stessi, perché quello che è dentro è quanto di più bello e puro possa esistere se voi gli darete voce senza paura..

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Film del mese: Orgoglio e Pregiudizio, film di Joe Wright. Dal romanzo di Jane Austen

“Vanità e orgoglio sono cose molto diverse, benché le due parole siano spesse usate come sinonimi. Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi. L’orgoglio si riferisce più all’opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità a quella che si vorrebbe che gli altri avessero di noi.”

J.Austen

Aspetti Astrologici:

 

Luna nuova alle 4.40 italiane del 28 ottobre 2019.

Sole e Luna in Scorpione a 4.25 opposto a Urano in Toro a 4.36°.

Marte in Bilancia a 15.30° quadrato a Saturno in Capricorno a 15.10° e Plutone a 20.47°.

Venere e Mercurio congiunti in Scorpione a 24.9° in trigono a Nettuno in Pesci a 16.10° e sestili a Plutone in Capricorno a 20.47.

Giove in Sagittario a 22.37° quadrato a Nettuno in Pesci a 16.10°

Il cielo di questo Novilunio mette l’urgenza (Urano) e l’arresto (Saturno), come due forze che si contrappongono in egual misura, al fine di trasformare l’irruenza in qualcosa di maturato e rielaborato con consapevolezza. Guerra tra mente e pulsioni che produce ristagni e grandi illuminazioni con Urano, profondità emozionali adatte a momenti di ritiro e depurazione.

 

Buon Novilunio a tutti voi,

Anna Elisa Albanese

 

 

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