Dedicato a te Anima, che sei stufa di dare il massimo senza ricevere nulla in cambio
Dedicato a te che non ti senti abbastanza bella, brava ed efficiente
Dedicato a te che non ti senti mai all’altezza
Dedicato a te che ti senti bloccata ma non sai perché
Dedicato a te che pensi di sbagliare sempre tutto
Dedicato a te che sei così tanto dura ed esigente con te stessa
Dedicato anche a te, che sei così tanto dura con gli altri
Dedicato a te Anima che sei stufa di questo mondo
Dedicato a te che ce l’hai con il mondo intero
Dedicato a te che difendi la vita, le persone che ami e la terra con estrema forza
Dedicato a te che ti senti sfinita
Dedicato a te che ti senti sempre giudicata
Dedicato a te che soffri da tempo in silenzio
Dedicato a te che sei ancora intrappolata nel paragone
Dedicato a te che tanto vorresti servire Dio ma non sai proprio come.
Alle 12:36 del 30 Agosto la Luna si fonderà con il Sole nel segno della Vergine dando inizio ad un nuovo ciclo, ma pur sempre rimanendo connessa con le lunazioni passate. Dallo smascheramento del ribelle con il plenilunio in Aquario, passiamo ora allo smascheramento del giudice interiore che nasconde senz’altro una vittima in cerca di attenzione.
I due luminari saranno in stretta congiunzione con Mercurio, Marte e Venere (che presenterò meglio in seguito).
Un cielo molto “vergineo” (permettetemi il termine) vibrerà fuori di noi invitandoci, dentro, ad osservare le qualità di questo segno sotto diversi aspetti dato che sono ben 5 i pianeti a vibrare nel segno della Vergine.
Prima di presentare il ruolo di ogni singolo pianeta osserviamo che sarà il segno dello Scorpione ad Ascendere ad Est al momento del Novilunio incoronando Plutone e Marte signori di questo oroscopo.
Marte come abbiamo già detto vibra in congiunzione ai luminari mentre Plutone occupa la casa della Percezione (dimora di Mercurio) trovandosi ancora in congiunzione a Saturno e al Nodo Lunare Sud (Karma, storie, passato) che vibrano invece in casa seconda, la casa delle risorse.
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Con il Novilunio che splende in alto in casa decima ci sono cose che dobbiamo vedere e portare alla Luce e sono tutte in relazione a questo poco compreso segno!
Vibrando il Novilunio nella casa più alta dello zodiaco insieme ai pianeti sopra citati, ci sono cose che dobbiamo avere il coraggio (Marte) di vedere (Sole) e sentire(Luna) in relazione agli altri (Venere) al nostro ruolo nel mondo (decima casa) e in stretta connessione con il mentale inferiore (Mercurio).
La mente viene sempre chiamata in causa, per me sempre!
Perché fino a che non saremo risvegliati da questa illusione che dura ormai da millenni, è lei che ha in mano il gioco dandoci l’illusione del libero arbitrio.
Come e perché il gioco è in mano alla mente al servizio dell’ego?
Semplicemente perché se siamo identificati con il passato ed una storia non possiamo essere liberi di vivere il presente, e se siamo vincolati al passato e percepiamo il presente basandoci su vecchi ricordi non possiamo essere liberi di prendere le scelte che vengono dal cuore, in altre parole continuiamo a raccontare la stessa storia, e di fare le stesse scelte o le scelte opposte in cerca di ribellione, ed è ora di rendersene conto.
Non solo siamo legati alla vita karmica, ma stiamo tutti vivendo sull’onda dei pensieri dei nostri antenati e continuando ad identificarci (consapevolmente o meno) con le vite passate seminiamo una simile realtà futura.
E’ ora che tu veda la storia (Mercurio) che continui a raccontarti!
E’ un processo assai essenziale per uscire da questo meccanismo e circolo vizioso!
Vedere chi non siamo, seppure può essere doloroso e difficile, ci aiuta a riscoprire chi siamo veramente, ma per intraprendere questo viaggio e prendersi cura di sé come il segno della Vergine ci invita a fare, ci vuole coraggio! ed infatti Marte sostenuto da Saturno ed Urano sarà un nostro grande alleato in questa ricerca!
Con Plutone che vibra nella dimora di Mercurio veniamo invitati a sentire quello che percepiamo in relazione alla vita, agli altri, al mondo, alla terra, alla comunità in generale. Percezioni inconsce in relazione alla vita devono venire alla luce.
Comincia dunque con il porti queste semplici domande in completa onestà come il segno dello Scorpione richiede:
Come la vedi la vita?
Come la percepisci? giusta, ingiusta, pericolosa, difficile…
Cosa pensi dell’essere umano?
Come percepisci l’altro? Ti fidi? ti senti giudicato, eviti il giudizio, giudichi e ti difendi?
Come vivi le tue emozioni? liberamente o le nascondi?
Quali sono le tue percezioni in relazione a tutto questo?
Cadi spesso nel paragone? e come ti senti? migliore, peggiore, o in cerca di un valore copi quello che gli altri dicono o scrivono?
Cosa pensi di te? seriamente… cosa pensi di te?
Cosa pensi di tutto questo? Ci credi veramente ad ogni pensiero? Se si, perché ci credi?
Molto probabilmente per crederci hai bisogno di una storia, ed è infatti quella storia a farti percepire il mondo in un certo modo. Fino a che viviamo legati ad una storia, non possiamo essere liberi di vivere il presente, unico momento in cui si manifesta la vita! Se pertanto senti che stai ancora sopravvivendo, anima, è perché sei legata ad una storia in cerca di un futuro migliore!
Continuare a raccontare sempre la stessa storia è solo limitante se non castrante, ma è vitale riportarla alla luce ed altrettanto importante è osservare con attenzione le conseguenze che questa storia ha sulla tua vita.
Dato che il cielo vibra molto nell’energia della Vergine, possiamo sicuramente impegnarci e dare il massimo! (questo sarebbe un ottimo modo per sfruttare al meglio questa energia).
Dare il massimo nel processo di osservazione alla ricerca della libertà e dare il massimo ad abbandonare ogni lotta! perché si! va bene così, hai fatto abbastanza!
Il segno della Vergine è noto come essere il segno più umile, soprattutto se paragonato al segno del Leone ma sempre in relazione ad un’energia descrittiva legata all’astrologia classica.
In modo molto meno evidente rispetto al Leone, la Vergine rischia però di nutrire il suo ego nel ruolo dell’umiltà, offrendosi come servitrice fino all’esaurimento, senza rendersi conto che sta cercando di salvare una vittima interiore.
La Vergine è anche nota per essere estremamente precisa, meticolosa, dettagliata, ma anche giudicante, diffidente, e dissociata dal mondo emotivo.
La perfezione che cerca di raggiungere fuori, nasconde in verità un’imperfezione che sente di avere dentro.
Per questo ed altri motivi si impegna di certo a dare il massimo di sé, come nessun altro!
Raggiungerà sicuramente un risultato, ma difficilmente riuscirà a goderne appieno, in quanto è già proiettata sul prossimo risultato ed eccellenza da raggiungere. “Di più, posso fare di più… “
Quel dare sempre il massimo con il tempo si rivelerà decisamente estenuante, dato che per questo segno tutto quello che fa non è mai abbastanza! Alla ricerca delle perfezione, si dimentica di gioire della vita.
Comunque questo discorso non vale solo per i nati sotto questo segno!
Questo è un discorso che riguarda un po’ tutti noi, chi più chi meno! (molto dipende dal nostro tema natale, ma di certo ognuno di noi, dentro, non si sente abbastanza visto, amato, riconosciuto, rispettato…).
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Perché?
Innanzitutto perché ci siamo disconnessi dalla fonte. Cadendo nell’illusione della separazione non riusciamo più a percepire la nostra divinità e l’amore che siamo.
Secondariamente perché cercando di tornare a far parte di quel qualcosa che non sappiamo neppure cosa sia lottiamo per venir accettati ed amati, e dunque lottiamo per sentirci accolti nella famiglia quando siamo bambini, da una tribù quando rinneghiamo la nostra famiglia, dal nostro datore di lavoro se vogliamo dimostrare la nostra bravura, da un’autorità se ancora stiamo cercando un padre, o da una comunità che risponde ai nostri ideali, le cui regole riusciamo ad accettare senza troppi apparenti compromessi.
In un modo o nell’altro in qualcosa abbiamo sempre cercato di dare il massimo, ed in un modo o nell’altro lottiamo affinché l’altro o qualcuno se ne renda conto!
A casa, a scuola, sul lavoro, nelle relazioni, ovunque! Vogliamo essere visti, vogliamo sentirci disperatamente amati ed elemosinando amore tradiamo noi stessi ogni giorno.
Anche esercitando il ruolo della vittima melodrammatica cerchiamo di dare il massimo!
Il ribelle non darà il massimo per rispettare le regole, ma di certo darà il massimo nell’essere ribelle, cercando di venir accettato dai suoi simili, aderendo dunque a cause sociali ed umanitarie atte a infrangere le regole prestabilite.
In tutti i casi, cerchiamo sempre di dare il massimo in qualcosa perché dentro di noi non ci sentiamo veramente visti ed amati! Per forza, abbiamo dimenticato chi siamo!
Questo non sentirci visti e non sentirci amati ha delle serie conseguenze, ed è ora che ne prendiamo tutti atto.
Chi si è spesso sentito giudicato, giudica
Chi si è spesso sentito rifiutato, rifiuta
Chi non si è mai sentito amato, non riesce ad amare ed allontana l’amore e le persone.
Chi ha subito la rabbia di un’autorità magari pesantemente, ora reprime la rabbia dentro se stesso o la scarica violentemente sull’altro (molto dipende dal tema natale di nascita personale)
Ad ogni modo è assai evidente che continuiamo a lottare gli uni contro gli altri che cerchiamo sempre qualcuno da salvare e che troviamo sempre delle storie o degli eventi che ci danno il diritto di giudicare e contrattaccare.
In queste settimane in cui l’Amazzonia sta bruciando per esempio ho letto diverse parole del genere: “La razza umana deve estinguersi, mi vergogno di far parte dell’umanità maledetti potenti, stiamo uccidendo la terra, tutto e sempre solo per soldi, maledetti questi e maledetti quelli”.
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Il giudizio quando dobbiamo assistere a scene ed eventi dolorosi non manca mai! Eppure è proprio il giudizio a mantenere in vita questa realtà, ma soprattutto a mantenere in vita la separazione.
Con questo cielo che vibra molto in vergine se non portiamo in alto ed alla Luce del Sole il giudizio che abbiamo interiorizzato iniziando a prenderci cura di noi stessi, continueremo a proiettarlo fuori su qualcuno o su qualcosa, e la vita che cerchiamo di difendere indossando le vesti del salvatore, non cambierà mai veramente, perché ha bisogno di una storia per continuare a giudicare qualcuno.
La vittima ieri era la donna maltrattata, oggi è la terra, ed i potenti sono i carnefici, noi anime pie e spirituali sul cammino dell’apparente risveglio invece siamo i grandi salvatori.
Meditiamo, preghiamo e condanniamo i ricchi ed i potenti.
Come dico spesso e non mi stancherò mai di dirlo, la vittima per vivere il suo ruolo ha bisogno di un carnefice ed il carnefice per vivere il suo ha bisogno di una vittima. La vittima cerca costantemente un salvatore, è talmente immersa nel suo ruolo di vittima che spera che prima o poi qualcuno vedrà l’ingiustizia che ha subito e la salverà dalle sue pene condannando il carnefice.
Pertanto la vittima chiama il salvatore, mantenendo in vita il suo ruolo. Il salvatore, per esercitare il suo ruolo ha bisogno della vittima che ha bisogno del carnefice. E’ abbastanza chiaro il concetto?
Fino a che indosserai le vesti del salvatore, contribuirai a mantenere in vita il ruolo del carnefice ed il carnefice. Ma soprattutto senza rendertene conto quando vai dietro le quinte scegli la maschera adatta all’occasione, e puoi scegliere tra queste 3 disponibili (4 se aggiungiamo il persecutore)
E’ ora che il giudizio interiore che hai represso per anni, vite e vite riemerga!
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Magari sai da tempo che c’é, ma forse ancora non hai lasciato fluire le emozioni che si nascondono dietro il giudice interiore e sono proprio quelle emozioni che non ti fanno mai percepire che sei abbastanza, che sei perfetta come sei e che meriti la vita e la gioia come chiunque altro!
E’ ora che tu osserva le conseguenze del non sentirti amata, vista e perfetta.
Qual’é il ruolo che interpreti per nascondere la tua angoscia interiore?
E’ ora che tu ti renda conto di quanto l’angoscia interiore che percepisci dentro per sentirti sempre rifiutata, si è nascosta nel ruolo del persecutore (colui che giudica), della vittima e del salvatore.
Se non riesci a vedere questo tuo ruolo (che è presente in ognuno di noi) la mente continuerà a fare il suo gioco, manipolandoti nel fare sempre le stesse mosse e le stesse scelte e di certo non sarai tu come Anima a vincere, ma sempre e solo l’ego.
Come fare dunque? Cosa fare?
STOP! Fermati e cerca di non trovare l’ennesima strategia per fare tutto alla perfezione.
RESPIRA! Va tutto bene e sei perfetta così come sei! sia tu che l’altro che tendi a giudicare!
Tu torna però da te! Non focalizzarti sull’altro, sul partner, sul datore di lavoro, sul ricco e potente, sulla terra che brucia, sul bambino abusato e la donna maltrattata!
Torna da te ed ascolta quali emozioni vengono risvegliate da determinati eventi!
Torniamo un attimo al principe della separazione, per comprendere come mai siamo arrivati ad ucciderci e giudicarci l’un l’altro.
Disconnettendoci dalla fonte abbiamo dimenticato di essere divini.
Persi in questo mondo prima o poi tutti abbiamo dovuto uccidere per salvarci la vita.
Reincarnazione dopo reincarnazione, sull’onda di una storia dietro l’altra, siamo passati da un ruolo all’altro continuando però a tenere il cuore chiuso, perché l’esperienza passata vissuta è stata chiara: non ci si può fidare di chiunque! Meglio stare attenti, la vita è dura, la vita è ingiusta, Dio non esiste, la vita è difficile e soprattutto pericolosa. L’ego ha preso posto erigendo un muro di protezione, tenendo la verità, l’amore e Dio lontano dal tuo cuore.
Ma questo muro è solo un illusione, in realtà non esiste, ma sicuramente esiste il meccanismo di difesa in relazione alle storie vissute.
E queste reazioni e meccanismi di difesa sono assai normali, non è mia intenzione giudicarli quanto più portare a galla la conseguenza di queste storie.
In cerca dell’espiazione, del perdono o del riconoscimento siamo scesi a fin troppi compromessi.
Per paura di venir ulteriormente giudicati e condannati abbiamo fatto quello che ci hanno detto di fare, a meno che ovvio, non siamo nati ribelli, ma come ho detto sopra il ribelle è vittima del suo ruolo quanto la vittima. Tutti nascondono dentro di noi emozioni che non riusciamo a riconoscere e a far fluire, e sono proprio queste emozioni (essendo energia) a creare la realtà che di conseguenza giudichiamo.
Ecco una possibile conseguenza di una vita passata.
Se in una vita precedente sono stata uccisa e torturata perché godevo della vita e della sessualità, in quella successiva probabilmente la gioia e la sessualità le evito come la peste, magari entrando in convento sentendomi sicura e giudicando tutti coloro che gioiscono della vita e della sessualità, in quanto dentro di me in realtà percepisco invidia.
E’ solo un esempio che mostra come una storia è legata all’altra. Impegnati a correre ai ripari e a riconquistare il ritorno nei regni dei cieli (l’Amore ed il perdono di Dio che non ha nulla da perdonarci) continuiamo a scendere a compromessi interpretando ruoli che ci hanno fatto completamente dimenticare chi siamo al di là delle nostre storie! Ma cosa più importante, cerchiamo di nascondere la paura per non essere visti, la rabbia per non venir attaccati ed uccisi e tutte quelle emozioni che ci hanno detto (attraverso l’esperienza) che portano solo guai.
Tra una storia e l’altra, cercando di riparare ai nostri errori diventando perfetti come ci viene richiesto o sperando di venir finalmente accettati, ci siamo dimenticati di chi siamo veramente tradendo noi stessi e la divinità che siamo ogni giorno! (“Prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte”)
Ma non solo!
Ci siamo completamente dimenticati di godere della vita!
Passiamo più tempo a puntare il dito verso qualcosa e qualcuno e a difenderci che a godere del dono della vita vivendo il presente pienamente senza giudicarlo minimamente!
Il giudizio continua a creare separazione, e la separazione mantiene in vita l’illusione della separazione e delle storie.
Giudicando l’altro non ci rendiamo dunque conto che stiamo solo giudicando noi stessi, in quanto siamo unità inscindibile. Lo predichiamo ogni giorno “siamo tutti uno” ma rifiutiamo di essere UNO con il criminale che sta semplicemente interpretando un ruolo per permetterti di fare la vittima o il salvatore.
Ci sono lotte che devono essere lasciate andare, in questo caso vince chi accetta la resa.
Smettila di voler diventare perfetta
Smettila di riparare ai tuoi errori
Smettila di essere come non sei
Ma stai attenta perché appena smetterai la mente ti proporrà di andare all’estremo della dualità,
potrai diventare arrogante, indipendente, e fin troppo sicura di te continuando a tenere l’altro lontano esattamente come facevi prima.
Osserva questo meccanismo, spesso evidente in chi ha segni ed aspetti planetari che stimolano l’anima a riconquistare un certo valore, indipendenza ed unicità.
Smettila di voler diventare qualcuno!
Solo l’ego vuole diventare qualcuno, in realtà senza Dio non sei nessuno!
E smettila anche di non voler esser nessuno indossando le vesti dell’umiltà, quell’essere nessuno in realtà è essere qualcuno che merita amore perché rinuncia a tutto.
Comincia piuttosto ad osservare e a far fluire tutto quello che nascondi, senza più volerlo trasformare, come se il riuscire a trasformarlo ti facesse (nuovamente) sentire finalmente accettata!
Torna da te! al centro, al cuore, alla verità, all’amore, all’unità!
Ti invito seriamente ad osservare il giudizio interiore che proietti fuori cercando di sentirti migliore.
Ti invito seriamente ad osservare quanto il paragone ti fa stare meglio o peggio
Ti invito seriamente ad osservare quanto credi di essere separato e quanto ancora difendi il tuo orticello ed il tuo ruolo prezioso.
Ti invito seriamente ad osservare, sentire e lasciar fluire le emozioni che cerchi di controllare e reprimere in un corpo ormai stanco.
Altrimenti non andiamo da nessuna parte.
E’ ora di tornare ad essere UNO, non solo a crederlo o a predicarlo! crederlo e predicare queste parole serve solo a nutrire l’ego di conoscenza facendolo sentire migliore.
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Quanto lo senti che siamo veramente UNO?
Quanto riesci a vedere il giudizio interiore?
Quanto riesci a vedere che non ti senti amata Anima?
Quanto riesci a vedere che stai ancora cercando di essere perfetta?
Quanto riesci a vedere la rabbia ed il giudizio che proietti?
Quanto ancora fuggi da un angoscia interiore che sembra non darti mai pace?
Quanto la nascondi dietro il tuo sapere e la tua più potente maschera?
Qual’é la tua più potente maschera? Quella che ti fa sentire più amata, sicura e protetta…
Qual’é?
In opposizione a questo potente ed intenso Novilunio vibra Lilith nel segno dei Pesci, congiunta a Nettuno in casa quarta!
Devi davvero osservare quanto fuggi dall’angoscia e dal dolore della separazione e del rifiuto attraverso il giudizio ed il continuo senso del dovere di riuscire ad essere perfetta per te, per Dio, per questa società, insomma per qualcuno.
Che sia tua madre, tuo padre, il tuo amante, il tuo datore di lavoro, il tuo ruolo di rivoluzionario (che ti tiene ancora più isolato come ho ben spiegato nell’articolo dello scorso plenilunio), il tuo ruolo di madre, di padre, di figlio, di messaggero, di terapeuta. In cosa e come cerchi di essere perfetta?
Quante menzogne ancora devi raccontare?
Non sei stufa?
Non sei stanca?
Scommetto che non sai neppure chi sei veramente e dove devi andare chiedendo disperatamente aiuto e risposte a qualcuno in cerca di una direzione.
Per forza, non puoi saperlo se hai cercato di essere chi non sei per qualcuno, per Dio (per come lo conosci e per come ti è stato presentato).
E’ ora di tornare a casa, lo ripeterò ben oltre la nausea, lo ripeterò all’infinito.
E’ ora di tornare a casa.
Come l’oceano non rifiuta nessun fiume, così Dio non rifiuta nessuna Anima
Non devi essere perfetta per nessuno!
E’ ora di abbandonare l’idea della perfezione
E’ ora di abbandonare l’idea della paura del giudizio
E’ ora di abbandonare il giudizio, e l’auto-giudizio
E’ ora di osservare le storie che ti racconti e come le difendi
E’ ora di osservare tutte le potenti maschere dietro le quali ti nascondi, talmente bene da non sentire più l’angoscia della separazione.
E’ ora di dare il massimo in questo! Dare il massimo nello smascherare ogni finta maschera che mantiene in vita la separazione tenendoti lontano dalla vita e dall’amore!
In relazione a tutto quello che osservi fuori…
In relazione alla tua vita…
Sì!
Puoi piangere!
Puoi essere arrabbiata!
Puoi non riuscire a perdonare!
Puoi non sapere nulla!
Puoi non avere risposte!
Puoi essere confusa ed annoiata!
Abbraccia tutto questo piuttosto che respingerlo con forza!
Va tutto bene!
Puoi riuscire a non amare! ci vuole tempo! ma devi vedere quanto sei tu a fuggire dall’amore.
Il tuo cuore sta urlando per liberare un angoscia antica, e la terra si è forse offerta come cavia, ma ripeto, quello che vedi fuori è il riflesso di un’angoscia interiore che l’umanità non riesce ad osservare e liberare.
Stanno bruciando i polmoni della terra?
Forse ti viene mostrato che non stai vivendo la vita a pieni polmoni!
Non fuggire dall’emozione che questo evento sta suscitando in te cercando un capro espiatorio, qualcuno da giudicare o criticare o nascondendoti dietro le preghiere e le meditazioni.
Permetti a quello che succede fuori di portarti dentro!
Perché quello che stai vedendo fuori è solo un riflesso dell’angoscia interiore di tutta l’umanità.
Dunque si urla, arrabbiati, ma non diventare troppo melodrammatico e teatrale.
Non proiettare la tua rabbia o il tuo giudizio con qualcuno.
Entra dentro di te e cerca di liberare quella rabbia ed angoscia che reprimi da tempo.
La terra non morirà, ma tu, andando avanti così rischi di non vivere!
E’ ora di riconoscere e sentire il vuoto interiore dal quale fuggi in cerca di amore e riconoscimento
E’ ora di vedere tutto!
Perché se non affronti tutto quello che nascondi, continuerai a giudicare qualcosa o qualcuno fuori, ed il mondo perfetto che rincorri e sogni non potrà mai manifestarsi dato che tu non ti senti mai perfetta!
La terra non ti preoccupare, non morirà!
Seppure stai cercando disperatamente di difendere l’unica madre che riconosci come tale, dato che ti nutre e ti sostiene e non ti ha mai giudicato, non morirà!
Non difenderla perché non è separata da te! Permettile di mostrarti cosa nascondi dentro di te!
Tu sei la terra che cerchi di difendere,
Sfrutta questo evento per indagare dentro di te:
Se la terra la vedi come vittima, qual’é la vittima che nascondi dentro di te?
Che storia racconta e qualche continua a difendere?
Quale dolore antico ha risvegliato questo evento?
Cosa c’é dietro l’ingiustizia e la rabbia?
L’Amazzonia che sta bruciando sei tu!
Non vederla come separata da te! Non lo è!
La Terra, i pianeti, il cosmo, sono parte di te! Sono te! Siamo tutti UNO!
La terra, gli alberi, gli animali, gli altri esseri umani sono tutti parte di te! Siamo davvero un’unità.
Non difendere nessuno! Non attaccare nessuno!
Non esiste separazione e non c’é nessuno da difendere, il nemico è solo interiore!
Se difendi qualcuno, osserva chi difendi e nascondi dentro di te!
Se attacchi qualcuno, osserva chi attacchi dentro di te!
Comincia a riconoscere chi sei tu! o meglio, comincia ad osservare chi credi di essere! e fa cadere maschera dopo maschere. Non ce né solo una, ce ne sono tante!
Comincia a tornare da te e a smascherarti per tornare ad essere divinità, unita con il tutto!
e poi proteggi la tua sacralità smettendo di credere a certi pensieri!
Quando la mente ti propone le sue idee, ringraziala pure per la sua opinione, ma mettile in dubbio e chiediti: non sto forse raccontando una storia?
Proteggi la tua divinità, non credere a pensieri che non sono Amore!
Smaschera la tua mente che ti vuole tenere lontano da Dio, dagli altri e dall’amore, continuando a convincerti di vecchie storie.
Comincia a far fluire l’angoscia che nascondi, altrimenti verrà proiettata fuori, sotto-forma di eventi catastrofici che andranno a provocare dolore e pesanti giudizi
Torna da te, ed osserva con attenzione cosa nascondi, qual’é la perfezione che hai cercato di raggiungere in tutte queste vite.
Volgi lo sguardo dentro prima di proiettarlo fuori!
Quando avrai liberato la tua angoscia, quando l’avrai accolta e lasciata fluire, quando avrai fatto cadere ogni maschera, quando sentirai Dio e l’Amore dentro di te da sempre e per sempre, allora non avrai più alcun dubbio, saprai perfettamente come poterti mettere al servizio di tutta la comunità e soprattutto al servizio dello Spirito.
Questo è l’invito più alto di questo stellium in Vergine in casa decima.
Mettersi al servizio di una causa maggiore, che va al di là dei ruoli e delle storie.
Ma prima di sapere cosa puoi fare per servire Dio, devi prima smascherare il tuo ego che da Dio ti tiene lontano.
Siamo in tutto questo insieme, ed è bello ed importante che tutti lo sappiano!
un caloroso abbraccio
Claudia Sapienza
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