Avremo il fenomeno di Luna Nuova nella serata del 9 settembre 2018 alle ore 20.02 nel segno della Vergine a 17.0’35°.
Un Novilunio all’insegna dell’elemento Terra – concretezza – realtà e solidificazione nella materia di un intento – consacrazione del nostro essere corpo vivente in armonia con il creato della natura. Sole e Luna congiunti nel segno della Vergine in Trigono con Plutone in Capricorno e opposizione a Nettuno in Pesci, Mercurio in Vergine anch’esso in trigono agli altri due amici di Terra, Saturno – appena tornato in moto diretto – in Capricorno e Urano nel Toro.
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E’ dunque una Luna che ci riporta con i piedi per terra, un radicamento nel Qui e Ora, al punto in cui siamo adesso nella nostra vita, da osservare con la lucidità mercuriale e acuta, come suggerita dei suoi due governatori nel loro domicilio, Capricorno (Saturno) e Vergine (Mercurio). Potremo ripartire nel processo di stabilizzazione e centratura da una nostra qualsiasi giornata tipo – non la giornata eccezionale né quella dei ricordi abbaglianti, no, una normale mattina delle tante e osservarci nelle nostre faccende quotidiane, quelle ritenute spesso poco indispensabili, perché questo Novilunio è soprattutto un invito a rallentare.
Fluire in linea con il periodo della luce solare che si fa meno forte, il clima mite ci permette di iniziare a entrare nello spazio di intimità – inteso nel senso di intimo dal lat. intĭmus, in «in, dentro» (cfr. anche inter «entro»), che si riferisce o appartiene all’interno dell’animo: scoprire, rivelare un intimo segreto; provare un’intima gioia; avere un’intima convinzione; la vita dello spirito e dei sentimenti.
Una Luna nel segno Femminile di Terra della Vergine, sapientemente toccata dall’opposizione di Nettuno nei Pesci apre la connessione tra la realtà materica corporea e la dimensione meno tangibile dell’esistenza, due campi che la nostra mente spesso separa e vede come disgiunti. Questo dualismo – Vergine, Pesci – ci riconduce all’Unità: la materia non è disgiunta dallo spirito, la materia è energia concentrata. Siamo messi di fronte a un dialogo interiore tra questi due mondi e il loro segreto arcano giace nascosto nelle piccole cose e tra gli elementi concreti e quotidiani della nostra vita – (Sole, Luna e Mercurio in Vergine) – che mostrano la forma percepibile con i cinque sensi delle dimensioni del sogno, dello spirito e della fantasia – (Nettuno nei Pesci).
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Sole e Luna e Mercurio in Vergine nell’orario italiano di lunazione, si trovano proprio nella Casa VI, che è come dire “si trovano a casa loro”. Cosa vuole dire questo per noi? Che il cielo di questo Novilunio è orientato come la ruota iniziatica degli inizi, nel senso che l’Ascendente inizia proprio dall’Ariete – 1 Casa – e tutto lo zodiaco della Case, prosegue dal principio o da punto Zero e tutto questo ha un suo senso, visto che abbiamo concluso con il Plenilunio nei Pesci del 26 agosto, ultimo segno dello Zodiaco.
Ora si tratta di riniziare.
Per molti settembre è il vero inizio dell’anno come nel calendario scolastico dell’infanzia, così che abbiamo la prospettiva nascente per fare i buoni propositi, il cambio armadio, o il ritorno a casa per chi è partito, preparati al respiro più tenue della terra che volge lentamente alla fine dell’estate. Banalità pratiche? Apparentemente si, ed è qui che si nasconde la magia della simbologia della Vergine: l’affinamento del gesto ripetuto fino a farlo diventare rito di purificazione, momento di passaggio tra un prima e un dopo, respiro cosmico che nel micro, racchiude il macro.
La favola di Cenerentola non ci ha insegnato nulla?
Io la vedo molto collegata al simbolo Vergineo per questa lunazione. Ricordate la bella Cenerentola, ogni suo gesto quotidiano, dal risveglio, al canto con gli uccellini, alla meravigliosa canzone “I sogni sono desideri”, racconta della sua purezza, dolcezza e integrità d’animo. Non ci verrebbe mai in mente di pensare che mentre spazza per terra stia facendo qualcosa di umile, o mentre danza leggera nella stanza, possa perdere la sua armoniosa dolcezza e l’amore che ha per tutte le creature. Cenerentola non diventa arida, crudele e dura, solo perché è circondata da cattiveria: rimane fedele a sé stessa. Vi sento già dire, ma certo così è facile, è una favola! Si lo è, ma come mostra perfettamente la coerenza interiore che viene premiata!
Cenerentola di W.Disney
In questo ciclo di Luna siamo aiutati nel sintonizzarci su di noi e nel trovare o ri -trovare, un equilibrio interiore, nonostante il mondo fuori non vada come noi desideriamo, e il messaggio più grande di ascoltare i messaggi datoci dal nostro corpo. Esso è il primo depositario di quei ritmi, di quell’antica saggezza e della cura che richiede, primo tassello per rendere lucente il tempio dell’anima. Ovviamente non so parlando di corpo inteso come palestra, o fitness o diete, ovvero, se questo vi fa stare bene certo non dovete privarvene, ma il corpo di cui parlo, e l’imparare ad affinare i segnali che il nostro corpo ci invia, e vederli come segnali di cosa la nostra anima chiede che si debba mutare.
L’estate è stata costellata da una massiccia presenza di pianeti Retrogradi, e ora i cieli iniziano a rischiararsi e a darci la sensazione di ripresa del movimento: Saturno e Mercurio hanno ripreso il loro moto diretto nella mattina del 6 settembre e sono posizionati in un perfetto Trigono tra di loro, (per chi è nato, o ha pianeti ai primi gradi dei tre segni di Terra – Toro, Vergine Capricorno metta subito il Via a progetti concreti). Abbiamo un’armonica collaborazione e un rafforzamento delle doti di terra di pazienza, perseveranza, lucidità, concretezza.
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E’ quindi un Novilunio ottimo per iniziare a programmare, mettere le basi, costruire le fondamenta pratiche di ciò che vogliamo ottenere.
Questo Novilunio illumina un altro punto di vista, diverso dalle grandi imprese titaniche o dai fuochi della ribalta, è quello di imparare ad attraversare le zone delle nostra vita che reputiamo “intermedie”. Noi siamo più volentieri orientati nel futuro o nel ricordo del passato, quando progettiamo qualcosa o abbiamo un’emozione forte che ci spinge, che sia amore o odio, la avvertiamo come motore rombante che dirige le nostre azioni nelle chiacchierate infervorate con l’amica o con l’analista. Siamo investiti da cose urgenti, prioritarie, grandi, il tempo poi negli ultimi anni ha subito un’accelerazione con l’innalzamento vibrazione, dopo il 2012, e noi siamo come dei motori in corsa – siamo il Bianconiglio di Alice immersi nel “Presto che è tardi!”, incalzati da noi stessi e in perenne corsa e quando si va correndo, è il dettaglio che va perduto. Diviene lo sfondo del finestrino del treno, tutto si mescola senza distinzione in un unico colore.
Il tempo della Luna Nuova in Vergine è il tempo dell’Ordinario, a cui noi impareremo a dare lo stesso valore del tempo Straordinario.
Stiamo parlando di quel tempo reputato dalla nostra coscienza, come la zona di passaggio tra un prima e un dopo, tra un “Tra una settimana ho a una festa e mancano troppi giorni”, “Mi laureo tra un mese e nel frattempo mi sento ferma!”. Il tempo che intercorre tra “una nostra impresa” e l’altra, il riposo tra le grandi guerre e le gioie eclatanti della vita. Il tempo che noi pensiamo sia solo un “tra” una cosa e l’altra che dovrà venire. Come lo viviamo questo tempo? Riusciamo a essere lì o lo reputiamo ”tempo morto”?
Cosa vuol dire tempo “straordinario”? Le emozioni dell’innamoramento irrompono nel tempo ordinario della nostra vita; quella strada fatta tutti i giorni, quando si è innamorati è meravigliosa. Associamo per il linguaggio astrologico, il tempo della terra e del reale al simbolo Vergine e lo straordinario e il “non tempo”, viene associato al segno dei Pesci. Noi li viviamo sempre entrambi, perché il tempo lineare è un’acquisizione della mente che ha bisogno di collocare la sua identità in una storia consequenziale, mentre l’altro, è il tempo del cuore, si ama anche quando la persona non c’è più, proprio perché siamo in un altro tempo, quello del ricordo. Quando siamo felici e il tempo vola, quando siamo nell’attesa, il tempo non passa mai. Siamo noi dunque a decidere come sentire e percepire il nostro tempo.
Ora quello che potrete fare e provare a ricongiungere questi due emisferi della coscienza, e vivere il tempo considerato “ordinario”, che passa dalle azioni quotidiane, come se steste invece combattendo l’impresa più bella della vostra vita, tenendo la stessa presenza energetica del tempo “straordinario”.
Sacralizzate ogni vostra azione.
Si pensa spesso che certe cose nella nostra vita accadano di colpo o per strani colpi di fortuna, o del contrario fato avverso, ma non è così. I preparativi degli apici della nostra vita, sono stati seminati molto prima, ed è nelle zone di disattenzione che compiamo i più grossi basamenti alle imprese successive.
E’ nella ricarica energetica che si compie di notte quando non siamo coscienti, quando siamo in “un altro tempo” che poniamo le basi e la forza per agire poi nella nostra giornata. E’ nei sogni notturni che si svela la verità che non troviamo di giorno. Troviamo il nostro spazio eroico nel fare una lavatrice, pagare una bolletta, o nel fare lo stesso tragitto al mattino, accorgiamoci di quanto siamo distratti e invece di quanto mondo abbiamo lì intorno a noi che non scorgiamo perché stiamo correndo o perché la nostra testa è altrove. Stiamo presenti in ogni gesto e arriveranno gli aiutanti magici delle fiabe anche per noi, gli uccellini e i topolini potranno un giorno, trasformarsi in zucca a forma di carrozza e principi, se li avremo saputi vedere anche quando non lo erano.
Buon Novilunio a tutti,
Anna Elisa Albanese
“Fai una cosa alla volta”, così è come un maestro Zen definì l’essenza dello Zen. Fare una cosa alla volta significa essere totale in quello che fai, prestargli tutta la tua attenzione. Questa è azione resa, azione potente.” Eckhart Tolle
Immagine 2: Cenerentola di Walt Disney Immagine 3: quadro di Lynn Hayes
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