Le Lune energeticamente più potenti dell’anno sono la Luna Piena in Scorpione (legata al Wesak) e la Luna Piena in Toro, molto vicina a Samhein.
Entrambi le Lune sono legate alla purificazione del Corpo e dell’Anima e ci ricollegando ad un ciclo perpetuo di morte e rinascita. Sono pertanto le Lune legate alla Purificazione e alla Rinascita ed alla trasformazione profonda.
Questa Luna Piena sarà molto interessante in quanto formerà una stretta congiunzione con
Urano in Toro, Pianeta non tanto amato dall’energia Toro, in quanto il Toro non tanto ama i cambiamenti e soprattutto quelli improvvisi, ed Urano stimola sempre l’innovazione e la rivoluzione ed agisce sempre di sorpresa.
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Ma questa è una reazione di un Toro insicuro che cerca di mantenere la Pace lottando per mantenere le cose così come sono, come le conosce, ma sappiamo bene che nulla rimane in eterno e che l’unica cosa stabile nell’Universo è il cambiamento, pertanto questa Luna Piena ce lo vorrà sicuramente mostrare.
Anche all’ascendente vibrerà l’energia del Toro, in quanto sarà questo il segno ad Ascendere ad Est al momento del Plenilunio incoronando Venere Signora di questo evento!
E dove si trova Venere?
Praticamente non solo la Luna è congiunta ad Urano e Venere al Sole, ma il Sole è opposto a Urano e la Luna a Venere. Per di più i Luminari quadrano la Luna Nera ed i Nodi Lunari.
Credo che pertanto viene chiamata in causa la paura l’abbandono!
Quanti di voi hanno paura di venir abbandonati?
Da un partner che se ne va con un’altra donna.
Da una donna che improvvisamente torna con l’ex o lascia il corpo all’improvviso per una malattia.
Da una madre che ci lascia prematuramente o da un padre che per qualsiasi motivo improvvisamente non c’é più!
Credo che ognuno di noi nella propria vita abbia già vissuto un esperienza simile e suppongo pertanto che il dolore della separazione è ben noto ad ognuno di noi.
Ma cosa c’é dietro questo abbandono?
Forse la paura della perdita e la paura che (da soli) non ce la possiamo fare?
Può essere, ed è anche vero:
Da soli non possiamo farcela, solo che cerchiamo aiuto dalla parte sbagliata!
Cosa dunque veniamo invitati ad osservare?
Quanto ci amiamo?
No, non credo, perché credo che vi sia molto di più dietro la paura dell’abbandono, pertanto veniamo invitai ad osservare cosa.
Ma non giriamoci troppo intorno, andiamo diretti come le energie dello Scorpione richiedono:
La prima paura, la radice di ogni paura è la paura della morte!
Un bimbo che viene abbandonato dalla madre in tenera età sa che senza le cure della madre non può sopravvivere.
Una donna che viene abbandonata e tradita dal proprio uomo, sa benissimo che può sopravvivere, seppure con una ferita lacerante, eppure si fa travolgere dal dolore, da un dolore forse ancestrale e sicuramente legato ad un ricordo passato, perché forse… anche lei in qualche modo e quasi sicuramente nasconde inconsapevolmente la paura di morire che ci impedisce di vivere, dunque:
Non hai paura di morire, hai paura di vivere!
Che ci piaccia o no (ed ultimamente ci piace poco) noi esseri umani siamo nati per vivere in una tribù, in una famiglia che non per forza deve essere quella di origine, ma una famiglia nella quale ci sentiamo liberi di essere come siamo e dove la nostra unicità nutrirà la tribù intera. Basti pensare agli indiani d’America.. alle tribù aborigene che ci vengono presentate in tanti film e documentari. Siamo nati per vivere e condividere questa esperienza insieme, aiutandoci l’un l’altro e riconoscendo che siamo tutti figli di un unica fonte.
Solo che con il passare degli anni, siamo stati feriti a tal punto da renderci conto che è meglio vivere da soli.
In questo modo però non riusciamo a vedere quanto siamo noi ad allontanare l’altro prima ancora che l’altro possa abbandonarci e ferirci, continuando a sentirci abbandonati anche se non ne siamo consapevoli, anche se condividiamo la vita con qualcuno.
Quella sensazione di abbandono che ci porta inevitabilmente alla paura della morte è sempre li.
Questo anche perché nell’antichità un membro che per un motivo o l’altro veniva abbandonato dalla tribù per un qualsiasi motivo, incontrava morte certa, ed ecco come entra in gioco la Luna Nera in Aquario: L’esiliato che incontra la morte.
Pertanto ci illudiamo di proteggerci auto-isolandoci da soli.
Ma se allontaniamo l’altro per evitare che ci abbandoni, o se ci aggrappiamo con forza all’altro per evitare lo stesso motivo, non ci sentiamo forse soli per forza di cose?
Come dunque possiamo sentirci UNO se continuiamo ad allontanare l’altro? Pure il partner con il quale conviviamo? impossibile!
Come possiamo sentirci UNITI NELLO SPIRITO? molto improbabile!
E come possiamo sentirci PIENI? non possiamo!
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Perché?
Perché percepiamo un vuoto immenso che cerchiamo di nascondere in ogni modo!
Indossando le vesti del salvatore che per sentirsi utile e per sopravvivere ha bisogno di una vittima.
Indossando quelle del saggio o dell’uomo colto che deve trovare qualcuno che lo ascolti.
Indossando quelle dello scrittore che ha bisogno che qualcuno lo legga.
Indossando quelle della madre o del padre che si deve prendere cura di qualcuno per riconoscere il suo valore.
Indossando quelle dell’avvocato, dell’artista o del terapista, di qualcuno che può essere visto e validato solo per il ruolo che sta esercitando.
Facciamo di tutto per evitare di sentire quel vuoto e quella paura! e spesso quel vuoto ci ha portato a fare una marea di terapie ricordando e mantenendo in vita il passato e le ferite antiche.
E se invece ci fermassimo un attimo ad ascoltarlo quel vuoto?
Se la smettessimo di dover guarire e controllare ogni cosa ed avessimo il coraggio di sentire come ci sentiamo veramente in questo momento?
Se trovassimo la forza di abbandonare ogni ruolo che ci identifica con qualcuno (un essere umano separato dal tutto) immaginando come potremmo sentirci se tutto d’un tratto perdessimo tutto quello che ci identifica con tale ruolo?
Non è una cosa che invito a fare, dato che il mio intento è di portare attenzione solo a questo momento… ma proviamo un attimo ad immaginare chi saremmo senza quel ruolo al quale siamo affezionati, solo per un momento. Ti sentiresti ancora valido, visto ed amato? Sicuro??
Allora prova a perderlo quel ruolo.
Se lasciassimo andare tutta quella materia alla quale ci aggrappiamo con forza che sia una casa, un figlio, una figlia, una madre o un padre un partner o una persona cara, un’auto, un lavoro, qualsiasi cosa (basta che pensi alla cosa che hai più paura di perdere, può essere un lavoro come una persona).
Se solo ci provassimo, come ci sentiremmo?
Quella è la verità che non vogliamo vedere!
Quella è la verità dalla quale fuggiamo e pertanto quella è la paura che più ci perseguita!
La paura della morte! Ma quella è la paura dell’ego, non dello Spirito!
Perché un ego senza ruolo, non è nessuno! ed inevitabilmente è come se morisse.
Una madre senza un figlio, non è madre
Un figlio senza padre, si sente abbandonato.
Un direttore di banca senza più lavoro o licenziato in tronco potrebbe cadere in depressione.
E questo perché abbiamo fatto troppo affidamento su qualcosa o qualcuno arrivando ad identificarci fin troppo con la nostra personalità e vita come essere umano.
Questa forte identificazione ci impedisce di incontrare il vuoto!
Pertanto questa Luna ci suggerisce di non fare affidamento su nulla che sia materiale per riempire un vuoto che non vogliamo vedere, e ci incoraggia ad affrontare e ad incontrare la paura primordiale: quella dell’abbandono, quella della morte! Di una morte che in realtà non esiste, non può esistere!
Perché noi siamo solo vita!
La minaccia della morte pertanto appartiene all’ego, alla personalità, a quella parte di noi che si è identificata con un ruolo.
Questo Plenilunio ci invita a conoscerla e a riflettere attentamente sul perché abbiamo paura di morire e qual’é la nostra relazione con la morte.
Di cosa hai paura?
Che tutto finisca?
Finirà, inutile negarlo, tutto finisce, nulla rimane per sempre, ma nulla può morire per lo Spirito che sei, perché tutto è interconnesso! Tu sei interconnesso con tutto quello che ti circonda, e mentre una piccola parte del tutto sembra morire l’altra sta per nascere, dunque tu fai parte di entrambi i processi. Non puoi morire e basta, impossibile! Mentre pensi di morire in realtà stai rinascendo, ti stai solo trasformando.
Pertanto se la paura della morte ti appartiene, la paura di qualsiasi tipo di morte, sappi che quella è la paura di un ego che si è fin troppo attaccato a qualcosa e qualcuno, quella è la paura d un Ego separato dal tutto e che pertanto vede solo se stesso. Quella è la paura di un Ego che vorrebbe che le cose non cambiassero mai, che le persone rimanessero per sempre e che tutto vada come dice lui.
Pertanto quella è la paura che devi osservare e ti devi chiedere onestamente: Ma è questo quello che voglio? Voglio vivere sempre con questa paura di morire o di perdere? Voglio continuare a vivere sentendomi solo?
Se la tua risposta è NO, allora devi osservare con assoluta onestà e determinazione quanto sei stato TU ad aver abbandonato lo Spirito che sei!
Non è Dio o lo Spirito che ti ha abbandonato, ma sei tu che hai abbandonato Dio e lo Spirito nel momento in cui ti sei identificato con il tuo ego. Ed è in quel momento che è nata la paura di morire, che null’altro è che paura di vivere!
Perché la morte non esiste, si… forse lo sai molto bene, magari semplicemente perché ci credi.
Bisogna però vedere come vedi la morte fisica, se immagini il tuo Spirito e la tuaanima che sopravvive alla morte fisica, sicuramente è un pensiero che ti fa stare bene, perché in qualche modo il tuo ego sta cercando di sopravvivere, ma prova a pensare per un attimo a questo:
Togliendo importanza per un attimo a te stesso come singolo individuo e come singola anima, prova a connetterti con tutto quello che ti circonda, sentendo profondamente che ne fai parte, come se tu fossi solo un piccolo frammento di un enorme ed interminabile mosaico, o una piccola foglia di un immensa quercia.
Cosa succederebbe a tutto quel mosaico se un pezzettino cadesse e si frantumasse?
Cosa succederebbe a quella quercia se una foglia cadesse?
NULLA!
Entrambi continuano a vivere e ad esistere!
Il mosaico rimane, ha solo cambiato forma e colore, ma rimane.
E la quercia continua a vivere, sta solo seguendo il ritmo delle stagioni.
Entrambi si sono solo trasformati, perché la vita è continua trasformazione. Se le cose non si trasformano e non cambiano, allora si che sono morte!
Pertanto per vivere le cose devono continuare a trasformarsi e tu sei solo parte del processo di trasformazione, non sei quell’unica piccola cosa che solo apparentemente muore, ma continui a fare parte del tutto che si trasforma, sei solo VITA!
Sei come quel pezzettino di mosaico o come la foglia, senza il mosaico e senza la quercia, non esisti! non sei nulla!
Dunque non puoi morire, perché una singola pietra non può creare un mosaico ed una foglia non può creare una quercia.
Tu fai parte del Mosaico e della Quercia, e continui a vivere nel tutto che si trasforma continuamente perché è vita!
Devi cambiare focus! non devi focalizzarti sulla foglia e sulla pietra, ma sull’insieme al quale appartieni!
Riesci a vederlo?
Ogni persona che pensi ti abbia abbandonato, continua a vivere dentro ed intorno a te, solo in modo diverso.
Le persone che ci lasciano fisicamente fanno parte dello stesso Grande Disegno Divino al quale apparteniamo noi, loro hanno seguito un ciclo, tu ne stai seguendo un altro, ma siamo tutti interconnessi, non esiste separazione nel mondo dello Spirito!
Chi si trasforma contribuisce a mantenere in vita quello che rimane!
Il pezzo di mosaico che cade e si frantuma, (e che da solo non vale nulla) lascia spazio ad un mosaico di colore diverso che contribuirà a creare un nuovo disegno.
La foglia che cade sta contribuendo alla trasformazione della Quercia.
Dunque, tutto cambia e si trasforma, non devi osservare le cose separandole tra di loro, ma come UNICA CREATURA IMMENSA ED ETERNA che si trasforma in continuazione, e se ci riuscirai non potrai che percepire SOLO VITA!
Ma per riuscirci dovrai prima osservare la mente e l’ego che ti tengono separati dalla divinità che sei, da quell’Essenza eterna che non muore mai e che non può esistere separata dal tutto!
Devi osservare quanto l’ego ti tiene identificato alla tua storia, al tuo nome, al tuo corpo, .. alla foglia e alla pietra.
Devi osservare quanto la paura dell’abbandono ti porta ad allontanare gli altri facendoti sentire sempre solo e mai sostenuto veramente.
Devi osservare quanto l’attaccamento è il tuo peggior nemico, e quanto il voler controllare ogni cosa ti tiene lontano dalla verità che sei.
Devi osservare quanto la mente ti fa temere la paura di morire a tal punto da impedirti di vivere
e soprattutto devi osservare quanto seguendo ogni suo pensiero allontani Dio e lo Spirito dalla tua vita, sentendoti inevitabilmente solo ed in pericolo di morte!
Se sei con lo Spirito non puoi che percepire vite e trasformazione continua.
Se sei con la mente non ti sentirai mai sicuro veramente e la paura della morte sarà sempre in agguato.
Torna a casa, riconosci la verità che sei, espandi i confini, sei molto più di quello che pensi!
Sei il Mosaico, sei la Quercia!
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Liberati dai ruoli di un piccolo Ego che cerca riconoscimento e valore, lascia andare le persone che non ci sono più che identifichi con il loro ruolo, lascia che siano Spirito affinché tu possa percepirlo ancora di più.
Dunque grazie a Venere retrograda in Scorpione, protagonista di questo evento, osserva attentamente quanto allontani le persone per paura di venir abbandonato, osserva quanto la tua mente ed il tuo ego innesca strategie per confermare le storie del passato (che sei solo, che nessuno ti vede, che inevitabilmente verrai abbandonato eccetera). Osserva quanto fa di tutto per farti sentire solo, e soprattutto osserva quanto credendo ad ogni suo pensiero non puoi che sentirti solo ed in pericolo di morte.
L’unico vero abbandono che ha creato tutte queste paure, viene dall’anima che ha abbandonato la dimora dello Spirito al quale appartiene.
Se torni a casa, non percepirai più alcuna paura ma riconoscerai di essere solo Amore e Vita!
Se torni a casa e ti liberi dalle illusioni della separazione potrai accedere alla vera pace interiore, quella che ogni anima rincorre da sempre.
Se torni a casa la paura si dissolve e non puoi che sentirti VITA!
Buon Plenilunio
Claudia Sapienza
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