Avremo il picco di Luna Piena nella giornata del 31 ottobre 2020 alle ore 15.51 italiane, nel segno del Toro a 8.38°.
Questo Plenilunio giunge dal Novilunio Bilancia del 16 ottobre 2020 e porta a compimento un cielo che già avevamo visto come molto difficile. Ci troviamo nell’Asse Toro – Scorpione e abbiamo molti aspetti astrologici che sottolineano il tema della stasi e fissità, dello sforzo e della privazione, del sacrificio di cui non si intravvede ancora il risultato, ma che ci chiede rinuncia all’espansione. Molti pianeti risultano ancora bloccati da aspetti conflittuali (alla fine dell’articolo troverete il grafico del Plenilunio).
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- Luna in Toro in congiunzione esatta con Urano retrogrado in opposizione a Sole in Scorpione
- Mercurio in Bilancia in moto retrogrado in quadratura precisa a Saturno in Capricorno (quadratura separante da Giove e Plutone)
- Marte in Ariete in moto retrogrado in aspetto di quadratura a Giove in Capricorno (segue da quadratura a Plutone e Giove).
La prima cosa che si fa chiara in questo cielo, è che il bisogno di espressione individuale, lo stato di benessere, convivialità e piacere (Luna in Toro cong. Urano) ci vengono al momento brutalmente sottratti (Opposizione con il Sole in Scorpione). La luna piena al suo apice di espansione, è nei gradi esatti di congiunzione a Urano e questo dilata il nervosismo di non poter trovare una base stabile da percorre e certezze permanenti a cui fare affidamento. Ogni abitudine consolidata viene mutata, ogni possibilità di ancoraggio a una tradizione certa perde fondamento e valore in nome di un nuovo ritmo in continua impermanenza.
Urano rappresenta il cambiamento in vista della conquista di autenticità, l’espressione di un uomo moderno che può divenire più libero e padrone del suo pensiero individuale e non più prigioniero in credenze e superstizioni (se pensiamo al Medioevo in cui Urano ancora non era stato scoperto). Ricordiamoci che Urano ha rappresentato tutti i moti rivoluzionari della storia, dalla Rivoluzione Francese in cui fa la sua comparsa astronomicamente riconosciuta al mondo, alle ribellioni del ’68 (in cui era congiunto e Plutone in Vergine), fino a questo momento storico. Dal 2018 si trova nel segno del Toro – guarda in un segno di Terra, insieme a un’altra presenza nell’elemento Terra, Saturno in Capricorno arrivato proprio a fine 2017.
Il movimento evolutivo di Urano è giunto alla Rivoluzione della Materia: Corpo – Terra su cui camminiamo – Salute di noi umani che camminiamo sulla Terra – e Salute della Terra che è il risultato di questi umani che ci camminano sopra.
Urano in Toro rimarrà in modo retrogrado fino a metà gennaio 2021, depotenziando le sue spinte al cambiamento esteriore, ma stimolando il lavoro sulle intenzioni interiori di tutto quello che necessita essere ripulito, rinnovato e cambiato in vista di una nuova “salute” sulla Terra. In questo Plenilunio, Urano in congiunzione alla Luna in Toro in opposizione al Sole in Scorpione, mostra un evidente conflitto tra luce e ombra, intenzione cosciente e paure inconsce, costruzione e distruzione. Un movimento di vento agitato ed elettrico ci scuote e non dandoci tregua. Stiamo attraversando l’ombra e la notte più nera nella stagione dello Scorpione, tutto si fa “lutto” per rigenerarsi su un altro piano, in un germoglio di nuova vita in seguito.
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Ciò che fino a ieri era forse ritenuto incrollabile – un lavoro, una carriera, una casa, una città – viene messo in discussione. Occorre trovare le nostre più profonde risorse e capire come farle fruttare. Per molti, forse indirizzarle altrove, se non c’è più vita in quello che prima ce la forniva, bisogna andarsela cercare rimettendoci totalmente in gioco da capo. Ci sono stati non casualmente tanti cambi casa in questo ultimo anno, e tante altre persone stanno pensando in prospettiva futura, di lasciare il posto in cui sono vissuti anni per una vita totalmente diversa da prima. Basata su cose più intime ed essenziali, sui cicli della natura, su valori che avevano sempre amato, ma che non era stato possibile mettere a fuoco, se non ora: quando l’urgenza diviene sopravvivenza, diviene scelta rivoluzionaria.
Quando stiamo per perdere tutto sappiamo improvvisamente cosa conta. Cosa ha sempre contato .. e tenevamo silenzioso. Non ci azzardavamo a concedergli spazio: il sogno di una vita completamente diversa è sempre stato lì.
Da fine giugno 2020 Marte si trova in Ariete in aspetto conflittuale a molti pianeti, e molti ricorderanno parole non solo mie, ma anche di tanti miei colleghi astrologhi, che ventilavano un periodo più difficile quando Marte sarebbe entrato nella sua retrogradazione (dal 10 settembre a metà novembre 2020) attivando e riattivando tutte le quadratura con i pianeti in Capricorno (Saturno, Giove e Plutone). Ora siamo proprio dentro questo vortice di cui non vediamo la fine, e il cielo sembra riflettercelo in maniera inequivocabile. “Marte in Ariete alimenta come sale sulle ferite, il non riuscire a trovare un’azione efficace (Marte) coerente e in linea al pensiero (Mercurio). Inoltre Mercurio ci riconduce nuovamente a un conflitto che si muove nell’ambito del nostro quotidiano, riguardante salute, corpo, lavoro, equilibrio, confini, troppi o troppo pochi? Saranno temi caldi nel prossimo autunno. Marte in Ariete (in anello di sosta fino a gennaio 2021) già nel Plenilunio del prossimo 3 agosto, inizierà a formare la quadratura con Giove e a seguire con Plutone e Saturno, portando alla luce grande energia che non si potrà sfogare nel presente (forse perché distruttiva o violenta?), e potrebbe incarnare istanze ribellistiche, rabbia e compressione di una volontà che si sentirà nuovamente bloccata dalle redini della disciplina o del potere imposto.” (tratto dal mio articolo di Luglio 2020)
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Cosa dobbiamo lasciare andare e cosa invece è giusto trattenere?
La domanda di questo rito di passaggio in questa seconda Luna Piena del mese, sembra proprio essere questa. Priorità, priorità, e ancora priorità. Il superfluo non più trova spazio. Già … ma qual è il superfluo e chi lo decide per noi? Nei momenti in cui bisogna stringere le redini, le prime cose a saltare sono quelle legate allo “svago non necessario” e al mondo “altro” (Arte, Spirito, Sogno). E allo stesso modo forse di chi da bambino ha dovuto sacrificare i suoi talenti artistici (danza, teatro, musica e arte), perché i valori famigliari fondanti erano altri e non c’erano nemmeno le possibilità economiche, né veniva considerato un valore fondamentale da nutrire, anche adesso il nostro genitore Stato/Saturniano/Plutonico ci vieta la bellezza, l’espressine dell’arte, l’incontro creativo con il prossimo. Non voglio ora schierarmi in questioni che esulano dal mio campo, sto solo riflettendo con i simboli, che dilatano il tema del passaggio stretto – contrazione – frustrazione – e ci accompagnano nella conflittualità che comporta la frustrazione immediata del desiderio.
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La regola generale (Saturno), non può valere per l’individuale (Urano), e forse adesso l’accettazione di un passaggio nell’impotenza (Plutone), imparando a dosare la rabbia (Marte), per arrivare a un’azione efficace posticipata nel tempo, può essere l’unico modo di attraversare questa fase di totale restrizione umana. Insomma.. lottare contro i mulini a vento, può essere controproducente, dovremo aspettare che la bufera passi, ed essere più forti e risoluti di ora, in cui siamo senza forze, disillusi, malati alcuni, e molto incazzati altri. Ora ci viene chiesto di mantenere le forze, come quando non si può ancora correre in gara, ma si rimane nella concentrazione massima prima del balzo e i muscoli caldi pronti a partire.
Si sta erodendo il vecchio sistema Saturniano, ma ancora non siamo pronti a rifondare il nuovo, e come in tutte le rivoluzioni storiche, ci sono vittime, c’è rabbia, c’è agitazione e ancora la luce sembra lontana, ma se ne intravede sfuocata forse la nuova forma.
Negli anni della seconda metà del ‘700 la prima Rivoluzione Industriale, ha iniziato a portare lo sviluppo delle città e lo spostamento sempre più massivo del popolo, dalla campagne ai centri abitati industrializzati per lavorare e ricevere istruzione. E’ interessante che nell’estate del 1761 (un anno dopo la data ufficiale della Prima Rivoluzione Industriale) avevamo la super Congiunzione di Giove, Saturno e Urano in Ariete e Plutone era in Sagittario, l’inizio di quella che poi è comunemente chiamata la nostra Storia Moderna.
Essenza della pratica
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Ora sta accadendo esattamente l’opposto; le città si stanno lentamente spopolando perché sta venendo meno la loro funzione (Plutone e Saturno in congiunzione, antico potere economico che crolla). Intere masse critiche di popolazione che prima si recavano fisicamente in un luogo di lavoro, ora non hanno più la necessità di essere lì, in un ufficio, in una grande città. Le domande sul sostentamento economico si fanno forti, e giunge il sospetto che sia proprio dalla terra e i beni prima di necessità che essa genera (coltivazioni, legna, acqua ecc.) che giunge la vita e l’essenza da cercare. Le città stanno smarrendo il loro significato, un’erosione lenta ma presente, percepibile in molte zone che erano il crocevia dell’economia e degli affari.
Che i valori dell’Elemento Terra di questi anni – Urano in Toro, e Saturno, Plutone e Giove in Capricorno – non ci stiano mostrando ciò che avevamo scordato e sottovalutato del pianeta?
Il delicato tema del potere economico e di quanta energia vitale si annidi nelle sue forme più nascoste, è uno dei temi tabù dei due segni più voraci dello zodiaco come Toro e Scorpione. La rinuncia ad avere alcune sicurezze/valori sui cui fondavamo la nostra esistenza, mutarne la forma, o abbandonarli se necessario, è il primo passo di contrazione/rinuncia/sacrificio richiesto forse da un piano più alto, che ora ci sfugge, ma attraverso il quale stiamo tutti passando.
Il lasciare andare gli attaccamenti.
Creare una nuova fonte di sicurezza che possa riedificare le nostre basi e trasformare i nostri valori precedenti e consenta di proseguire il cammino, senza sentirci continuamente private e svuotati. Il denaro è la quantificazione a livello materiale del nostro valore. Quanto vale il nostro tempo, il nostro lavoro, il nostro operato, i nostri sogni. Sono domande che scottano.. perché non osiamo confessare il vero valore che davvero ci diamo. O è troppo poco e lo cerchiamo sempre fuori di noi, o è troppo alto e rifuggiamo gli insegnamenti al di fuori di noi…… Fatichiamo… perché temiamo di percepire il vuoto al di sotto la nostra personalità. Invece è lì che si nasconde la nostra più grande ricchezza.
In questo momento di restrizioni pratiche e non solo – perché è come ci fosse impedito di sognare a lungo termine ora che sentiamo la terra delle sicurezze franare – possiamo compiere il vero viaggio iniziatico e onesto dentro di noi provando a percepire che valore ci diamo… e soprattutto che valore diamo a ciò che sentiamo a tutti i costi di dover meritare? Negli ambiti che ora non sentiamo progredire e crescere, stiamo investendo davvero credendoci per primi o attendiamo solamente ci venga dato/riconosciuto il valore (economico, affettivo/di approvazione)?
Se io voglio meritare amore da chi non stimo, sarà veramente possibile ottenerlo?
Se io vorrò meritare denaro da un lavoro che disprezzo sarà possibile ottenerlo?
Quanto ci siamo dati veramente con tutto noi stessi a qualcosa che in verità detestiamo?
L’ombra dell‘Asse Toro – Scorpione, è molto in collegamento allo stato di mancanza – e del non avere abbastanza – ma meno a quello dell’accorgersi consapevolmente che la risposta “manchevole” del mondo, è lo specchio del non essere riusciti davvero a investire energie in modo indifeso e totale.
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Focalizziamoci sui campi della nostra vita dove sentiamo di non avere abbastanza: Sento di non ricevere abbastanza amore. Sento di non ricevere abbastanza riconoscimento per il mio lavoro. Sento di non avere abbastanza per vivere. Sento di non avere abbastanza successo. Proviamo a convertire quello che abbiamo scelto con la frase “Sento di non meritarmi abbastanza ………….” e vedere se questo tema del merito e quindi del non tentare nemmeno, è collegato a qualcosa di antico. O se stiamo continuando a seminare e dare valore a qualcosa che in verità a livello profondo vorremmo invece distruggere, o di cui non ci fidiamo per nulla.
L’abbondanza e la privazione ora sono i temi che a livello globale stanno muovendosi nelle nostre esistenze, ma iniziamo singolarmente a lavorare sulle nostre forme – pensiero, strutturate e stratificate nel tempo, perché questa fase di pulizia e “morte” del vecchio sistema, sia qualcosa che possa essere pulito nel profondo anche dentro noi stessi. Ricordiamoci senza temerlo, nella memoria antica della nostra vita, se queste frasi sul meritare qualcosa in più, o meritare il “superfluo” o addirittura “la ricchezza”, sia collegata a un concetto di colpa e se da allora.. ci viene normale “nutrirci” di cose che detestiamo e proprio per questo non possono fiorire. Lo stato di “morte” dei molti valori in questa società di passaggio dovrà essere per noi lo specchio su cui vedere le nostre ombre inconsce e poter trasformare ciò che per secoli abbiamo contribuito a costruire che ora non ci va più di alimentare.
Buon Plenilunio a tutti voi,
TEMA DI PLENILUNIO, 31 OTTOBRE 2020 ORE 15.51 ITALIANE
- Luna in Toro in congiunzione esatta con Urano retrogrado in opposizione a Sole in Scorpione
- Mercurio in Bilancia in moto retrogrado in quadratura precisa a Saturno in Capricorno (quadratura separante da Giove e Plutone)
- Marte in Ariete in moto retrogrado in aspetto di quadratura a Giove in Capricorno (segue da quadratura a Plutone e Giove).
- Kirone in Ariete e Venere in Bilancia, dominanti sulla’Ascendente e Discendente.
Venere sul Discendente e Kirone, sono la ferita di valori da riedificare in un passaggio nelle ombre della caverna della trasformazione. Nelle ombre di Ade/Plutone, potremo riconoscere anche in noi il “patto con il diavolo” di quando abbiamo alimentato energie che non erano le nostre più autentiche e ora sarà possibile lavorare dentro, per essere pronti a rifondare, quando il mondo tornerà a girare, i fondamenti che vorremmo vivere nella nostra vita.
Anna Elisa
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