Avremo il fenomeno di Luna Piena il giorno 24 ottobre 2018 alle ore 18.47 italiane nel segno del Toro a 1.13° 

Plenilunio importante questo di ottobre, perché ci porta a un culmine di energie di grande tensione che spingono verso una revisione, un mutamento e un cambio totale di paradigma per l’intera umanità della durata di molti anni. Ci è richiesto un modo totalmente differente di usare le risorse primarie del pianeta terra – e un modo diverso di sfruttare le nostre risorse interiori per uscire da antichi stadi “di vuoto” e bisogno di essere colmati dal mondo fuori. 

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Questo Plenilunio in Toro porta in luce le questioni relazionali aperte dal Novilunio in Bilancia del 9 ottobre 2018 . Ancora Venere sotto i riflettori – pianeta governatore del Toro e della Bilancia – in moto retrogrado e congiunta al Sole in Scorpione a parlarci di scelta di posizione e focus su Urano, congiunto alla Luna in Toro, che richiede elasticità, improvvisazione, duttilità, doti che il segno fisso del Toro, fatica a integrare.

Plenilunio che dilata e mostra, illumina e allo stesso tempo apre la via all’inquietudine e al vacillare dei nostri punti fissi costruiti nelle nostra vita fino ad adesso. Luna e Urano in Toro opposti al Sole in Scorpione congiunto a Venere in Scorpione formano una quadratura con l’Asse dei Nodi Lunari in Acquario – Nodo Nord – e in Leone – Nodo Sud, tutti a 1° nella configurazione chiamata la Grande Croce dei Segni fissi: Toro – Leone – Scorpione – Acquario.  La Croce fissa di questo Plenilunio è un aspetto di grande tensione e spinta forte nel mutare alcuni nostri punti fissi se ci vanno stretti, e muoverci verso ciò che non conosciamo  andando oltre l’ego (Leone), senza perdere del tutto le fondamenta salde di ciò che abbiamo costruito fino ad ora (Toro), ma trasformando ciò che rischia di usurarsi passando ancora attraverso le nostre vulnerabilità e paure (Scorpione), in vista di una partecipazione più umana nella condivisione di risorse e pari opportunità per tutti nel nostro vivere come essere umani sulla terra (Acquario – Urano). Escluso l’asse dei Nodi Lunari, l’Asse fondamentale di questa Luna piena, è quello che si muove tra i due segni opposti: Toro (Luna e Urano) – Scorpione (Sole e Venere) – urgenza di trovare un “centro di stabilità permanente”, tra il costruire e il demolire.

 

Ci sono ambiti nella nostra vita che se non vengono ristrutturati rischiano di crollare, il punto è nell’iniziare a farlo per primi, senza aspettare di subirne la demolizione da spettatori impotenti.

 

Il Toro cerca stabilità permanenti, nella prima parte della vita in genere le cerca fuori di sè attraverso la materia, prima di scoprirle all’interno di se stesso. Ha bisogno di vedere realizzato qualcosa che sia solido e stabile, sia negli affetti che in una professione, qualcosa che rimanga e perduri nel tempo, che non si corroda e muti. Lo Scorpione, suo polo opposto suo malgrado sa, che nulla è eterno e si prepara per tempo, (fin troppo in anticipo sperando faccia meno male), a lasciare andare ciò a cui tiene di più. A volte lo fa non entrando nemmeno in relazione con ciò che sente importante e non facendo entrare nessuno nella suo spazio intimo e privato. Altre volte agisce questa sfiducia buttando bombe sarcastiche e provocazioni continue minando la basi di qualsiasi cosa tenti di farlo affidare e arrendere alla sua sensibilità, credendo di soffrire di meno, al riparo dalla vita.

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Entrambi i segni Toro e Scorpione hanno bisogno di integrare qualcosa l’uno dell’altro per evolvere –  hanno la stessa paura di base – il mutamento – segni fissi –  che tentano di controllare la stessa paura in maniera differente: il primo attaccandosi alle situazioni, alle cose, il secondo rimanendone apparentemente distante, così sarà meno doloroso perdere qualcosa o qualcuno.

 

 

Quando siamo felici abbiamo paura che quella situazione muti e cambi, così invece di fluire con essa, cristallizziamo le energie e inconsciamente ci prepariamo già alla sua fine, mettendo in atto una sorta di comportamento atto a evitare ogni tipo di evoluzione della situazione: questo creerà esattamente ciò che più temiamo: la sua fine. L’energia bloccata infatti, diventa stagnante, immobile, mortifera, e sarà necessario un completo trauma – smottamento – scossa – morte – per far si che di nuovo possa essere vivificata. 

Ecco allora che Toro (costruzione) e Scorpione (distruzione), diventano i motori regolanti dell’andamento energetico di tutti i nostri processi di trasformazione che regolano la vita. Potremo arrivare a fluire nella vita senza trattenere, mutare ogni giorno senza sentirci morire, osservando ciò che blocchiamo, tratteniamo o limitiamo nel suo naturale processo di crescita e mutamento. Vita e morte sono regolati dall’Asse Toro – Scorpione che non a caso simboleggiano anche i nostri processi di acquisizione – oralità gola Toro – fino alla parte bassa intestinale che espelle ed elimina ciò che non ci serve più e gli organi genitali e riproduttivi – Scorpione – .

 

Chiediamoci in questo Plenilunio, qual è la zona della nostra vita in cui facciamo più fatica a mutare delle cose, perché è quella che più necessiterebbe di essere rigenerata, ossigenata, nei suoi ritmi – destabilizzata per stabilizzare un ordine di priorità differente.

 

Pensiamo proprio a cosa ci fa paura da matti perdere ma che sotto, sotto, ci fa anche sentire liberati. Le nostre paure più profonde come esseri umani riguardano spesso il terrore della morte/perdita dei famigliari, il cambiamento/abbandono dei legami affettivi, ma anche la paura di non avere di che vivere e di che mangiare, perdere un lavoro o non avere più un tetto e quindi non sopravvivere. Queste sono le correnti che si agitano al di sotto tutti i nostri comportamenti reattivi inconsci, e vengono fuori come lato “incontrollato” quando ci sono gli stati di emergenza dell’uomo: guerre, calamità naturali, carestie, ma anche quando siamo sotto stress, al di sotto della coscienza è questo allarme che suona all’impazzata dentro di noi. Possiamo uccidere per un tozzo di pane al tempo dei Miserabili, ma anche avere un attracco isterico in ufficio e voler uccidere per la stessa motivazione.

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Abbiamo paura di morire di dolore e abbiamo paura di morire di fame ed è lì che siamo più facilmente ricattabili, se ci viene offerto in cambio la sicurezza di non arrivare a quel punto limite. (Il nazismo è venuto fuori proprio nel momento in cui l’umanità era molto debole e in Germania si faceva letteralmente la fame – risorsa primaria in stato di tilt – la paura di non sopravvivere è stata la calamita su cui l’ombra dell’Olocausto e della dittatura ha potuto attecchire). Onestamente osserviamo le ombre – pulsioni che tutti abbiamo e abbiamo, dove risiede la parte spaventata di non farcela che potrebbe consegnarsi a un carnefice che ci promette protezione (come fecero non solo i tedeschi ma il mondo intero durante l’Olocausto). Non giudichiamola, prendiamola per mano e diamole sostegno e nutrimento.

 

In quale recinto mi sono rinchiuso pur di non mutare qualcosa che metteva a repentaglio la mia sicurezza di base? 

Dove potrei essere più facilmente attaccabile per paura? 

Dove posso iniziare a mutare dei ritmi e restaurare le mie mura prima che crollino?

 

Spesso il segno del Toro, o chi ha molti pianeti in esso, porta sulle spalle, proprio come madre terra, dei pesi non necessari, in nome della sicurezza affettiva e di un benessere acquisito o agognato, che teme di perdere se dovesse cambiare abitudini e se non dovesse essere più anche così affidabile e necessario. Urano in congiunzione alla Luna in Toro, è questa terra ferma che sta cercando di smottare, l’impazienza che inizia a farsi sentire per liberare tutto ciò che ci imbriglia in una forma d’essere che limita la nostra espressività – il mutamento proviamo a iniziare agirlo ogni giorno in piccole cose che ci spostino da ciò che conosciamo già. La Grande Croce dei Segni Fissi che tocca anche i Nodi Lunari, ci sta conducendo oltre tutte le nostre sicurezze, per poter aprire la porta ai temuti vulcani sotterranei tenuti a bada – le paure ancestrali dell’uomo se accolte con amore, non saranno più prevaricazione su altri esseri per sopravvivere – questo è il principio dell’Era Uraniana che inizia a farsi spazio nei suoi albori.

Solo se sapremo iniziare ognuno nel nostro piccolo a riconoscere le ombre che ci fanno reagire, con onestà e umiltà, potremo cambiare il mondo e lo faremo iniziando dai gesti concreti nella vita di ogni giorno, quando ci chiudiamo all’altro invece di dire ciò che proviamo, quando ci sentiamo invasi nel nostro territorio, quando abbiamo paura di condividere il nostro cibo con qualcuno, quando non mutiamo il nostro tragitto e non ci spostiamo per strada per far spazio al vicino – sta a noi aprire un pochino i recinti delle nostre abitudini radicate e togliere il paraocchi che restringe la visuale e ci mette al sicuro, cambiare gli infissi delle nostre porte per permettere a più luce di entrare.

 

Buona Luna Piena a tutti,

Anna Elisa Albanese

 

 

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Fonte : https://www.sentieroastrologico.it

 

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