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Siamo arrivati ad un altro punto interessante dell’anno astrologico, come se già tutti gli attuali passaggi non fossero sufficienti a mantenere alto il ritmo.
Dal 16 maggio al 15 novembre 2018 Marte transita in Aquario. Un transito così lungo per questo pianeta definito veloce (rimane in un Segno circa due/tre mesi) accade ogni 2 anni, costituendo così una sorta di eccezione. A determinare la durata è il moto retrogrado che Marte metterà in atto, trovandosi a ripercorrere gli stessi gradi del Segno appena passati. Quando un pianeta torna indietro, noi umani ci ritroviamo sempre a dover rivedere situazioni. Rivedere nel senso di riportare lo sguardo su qualcosa visto da poco, ma anche nel senso di rivolgere un’attenzione più profonda su qualcosa che è arrivato il tempo di prendere in considerazione seriamente. Ciò accadrà tra il 27 giugno ed il 28 agosto, quindi ne riparlerò a suo tempo (tra il 14 agosto ed il 10 settembre Marte tornerà a solcare gli ultimi due gradi del Capricorno, quindi ce ne sarà da scrivere!)
Marte è il pianeta del movimento, dell’azione, dell’andare verso, del desiderio che muove, dell’espressione in senso lato. Esso esprime nella nostra mappa il modo in cui siamo spontanei ed immediati, basici, famelici, aggressivi, determinati.
Il transito di Marte in Aquario è di solito un passaggio che apre alla possibilità di compiere un ampio respiro, trovando uno spazio comodo dove la mente può abbandonare i suoi confini strategici per includere nuove prospettive. Scrivo “di solito” perché questa volta il raggio marziano incontra quello uraniano appena entrato in Toro ed insieme, anziché aprire, formano una barriera, apparentemente limitante.
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Toro e Aquario fanno parte dei Segni Fissi, insieme a Leone e Scorpione, collegati tra loro da aspetti di Quadratura (le tensioni interiori, i conflitti tra voci contrastanti). Quando pianeti abitano 4 Segni appartenenti alle 3 grandi Croci (Cardinale, Fissa, Mobile), si attiva il senso di contrasto affinché ne facciamo esperienza per portare pace, ricerca di centratura, consapevolezza delle diverse sfumature che ci abitano. Possiamo anche visualizzare la situazione in questo modo. Le Quadrature sono luci che illuminano la densità del carbone che ricopre il diamante grezzo che abita in noi. Nel ricercare benessere da qualcosa che crea disagio, nel trovare quel giusto punto di distacco da un’emozione soffocante, si trova la bellezza della tensione creata da questo aspetto astrologico sottile e subdolo. Perché subdolo? Perché la Quadratura è una tensione interiore, come ho scritto sopra, due voci dentro la testa che esprimono giudizi opposti e contrari – si tratta di una funzione della mente. Poiché spesso non riusciamo ad accettare di sentirci sbagliati, proiettiamo quel contrasto nel mondo esterno, cercando inconsciamente un nemico che personifichi quella nostra parte che giudichiamo. Il nemico ci rassicura che noi siamo nella ragione, siamo quelli buoni, potendo scaricare tutta la tensione nei confronti di quella persona o situazione.
Perché dunque ho scritto “bellezza della tensione? Perché portare consapevolezza in una Quadratura significa ammettere di essere sbagliati, sentire la tensione interiore delle due parti che sono sempre state in contrasto, respirarci dentro, e percepire che c’è altro in sottofondo, una terza presenza, il Silenzio rigenerante, che placa e seda. Siamo altro oltre i contrasti, i nemici, le emicranie ed i desideri frustrati. Essi sono un mezzo di uscita da quella stessa rete soffocante che ci siamo costruiti addosso ed ora è il momento di rendersene conto.
Si può così affermare che il lungo transito di Marte in Aquario, nel suo danzare in quadratura con Urano in Toro, costituisce un percorso di grande presa di coscienza. La nostra parte attiva e reattiva (Marte) si mette in confronto con la sensazione di stasi (Toro) per trovare nuove vie, mai prese in considerazione prima, per portarsi al di là degli ostacoli che ci siamo sempre parati davanti quali difesa.
La parte Aquario legata alla telepatia, all’intuitività, alla visionarietà, sarà particolarmente forte in questo periodo, visto che Urano governa l’Aquario. Marte svolgerà in questo senso un’azione ancora più impattante nel portare lo stato di coscienza nel profondo di una Visione che tenderà a rompere tutte le barriere, per cui non avremo più la forza di resistere e potremo trovare una nuova via espressiva.
Un consiglio spassionato è di abbandonarsi a ciò che viene. Avere paura è ormai veramente superfluo ed uno sforzo inutile che porta a usurarsi. Possiamo continuare a camminare su quella strada, per carità! Ma significherebbe per l’ennesima volta sprecare occasioni e tempo.
Probabilmente il mentale arriverà ad un parossismo: l’attività mentale di produzione di pensieri a raffica sarà molto forte, sollecitata da Marte in Aquario. Il quadrato con Urano in Toro ci farà percepire una strettoia ed i pensieri rimbalzeranno sulle pareti della mente come una pallina in una partita di squash. NON IMPORTA. Oggi abbiamo anche tanti strumenti per andare oltre. Aura-Soma, sopra gli altri, per quanto mi riguarda.
Utilizzando il Verde Smeraldo tra i Pomander Aura-Soma possiamo aiutarci tanto. Troviamo spazio dentro il cuore, nel respiro. Il Verde Smeraldo contiene le qualità essenziali della Verità del Cuore, delle Radici, della Direzione di Vita.
Anche la Quintessenza Blu Pallido che contiene la frequenza del Maestro El Morya ci aiuta ad affidarci alla nostra Intelligenza divina. Essa ci permette di allinearci con una volontà più grande del piccolo io che a volte blatera ininterrottamente dentro la nostra testa. Fare silenzio in questa immensità di Blu porta più facilmente oltre i periodi difficili.
Per la spiegazione sull’utilizzo delle Quintessenze Aura-Soma clicca QUI
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Il processo di individuazione che ci sta portando verso un nuovo stato di coscienza diventa sempre più forte, deciso, diretto. Arrendersi ora non avrebbe molto senso. Se le difficoltà crescono, è segno che stanno contemporaneamente arrivando anche strumenti nuovi per superare quel senso di sé ed approdare a qualcosa di nuovo che ci radichi nella serenità e nel flusso.
Quella Presenza che sto avvertendo in me sempre più forte ed attiva, che guida il mio corpo nelle giornate a surfare gli eventi con una sincronicità meravigliosa sta emergendo, radicandomi nel qui e ora. Lo sguardo profondo che risale dal cuore crea uno spazio infinito in me. E’ un percorso di una meraviglia che le parole fanno fatica a rendere perché impoveriscono la frequenza che si sta sperimentando. Il centro sacro del cuore è pulsante in questo periodo, è spalancato, è in pura emanazione. La qualità della vita cambia, e l’Esistenza diventa immensa, grandiosa.
Siamo in pieno supporto da parte di tutti questi aspetti celesti che a loro volta diventano portatori ed attivatori di un nuovo paradigma che si sta downloadando dentro di noi, risvegliando collegamenti neuronali rimasti dormienti sotto lo stato di ipnosi.
Ho cominciato a leggere la realtà in modo leggermente diverso da prima. Un esempio: arrivano sempre più richieste dal mondo esterno che fino a ieri mi avrebbero appesantito e deprivato di energia. Davanti alla richiesta mi fermo e respiro e porto l’attenzione alla mia Presenza, da cui mi arriva calore e radicamento e soprattutto la visione di come tutto possa essere possibile. Perché da lì non uso energia vitale ma energia della Fonte. Comprendo così che le richieste, che una volta avrei ritenuto eccessive, sono un mezzo per andare alla scoperta di questo strumento sopraffino di vita, integrandolo dentro le cellule, fino a cambiare stato di coscienza. Questo strumento è il collegamento con l’Eterno che risiede nel corpo, è il punto da cui deriva la Forza e la Centratura, grazie alle quali tutto diventa flusso.
Ci siamo. Abbiamo lavorato tanto per arrivare qui. Che senso avrebbe indugiare ancora?
In lak’ech!
Stefania Gyan Salila
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