di Alessandra Ruta
Respiro aria di primavera e osservo i bellissimi germogli affacciarsi silenziosi sui rami..
Si parla tanto di Ri-nascita e di rinnovamento, ma non si può ignorare la profonda stanchezza o le improvvise reazioni del nostro corpo fisico..
Ogni sintomo racconta un malessere, per questo chiede ascolto ancora una volta. Bisognerebbe inchinarsi con sincera gratitudine al messaggio che porta con sé..
Il vecchio e il nuovo giocano a dama.
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I luoghi sicuri, le credenze e i pregiudizi sono abitudini incancrenite che solo con azioni consapevoli e con la volontà di un guerriero, possono essere trasformate.
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Così come tutte le scuse e le storie che abilmente ci raccontiamo, che ci paralizzano e ci tengono inchiodate, ma le cui radici sono talmente profonde che è difficile notare di esserne manovrate.
Se non “rallenti” non ti accorgi.
Ecco perché torna il sintomo. Perché si possa “vedere”..
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Il corpo attraverso di esso dona la chiave per aprire nuove porte. Nel sintomo c’è la risposta e la soluzione. Il corpo parla perché si possa andare “oltre”. Ogni manifestazione è un’opportunità esperienziale volta alla crescita, oltre che un ponte verso nuove consapevolezze. Perciò un dono.
Il buio del resto, va attraversato e accolto, non negato. Gli schemi, alimentati e ripetuti sempre in ugual modo, mettono di fronte a situazioni ciclicamente uguali o simili, affinché si possa un giorno imparare il vero senso del lasciar andare..
Non si tratta di comprensione, ma di integrazione, di guarigione, e la differenza è sostanziale: poiché la prima è legata alla sfera della mente, mentre la seconda a quella dello spirito. E’ viscerale. La guarigione “accade” quando si è pronti e quando l’esperienza è scesa nelle profondità.
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Nel momento in cui ti spingi “oltre”, smetti di alimentare la vecchia energia lasciando andare tutto ciò che è stato. Allora sei capace di nutrire davvero te stessa. Quando ti rendi vuota ti predisponi al nuovo e ad accogliere tutte le opportunità. Ti apri all’abbondanza e l’abbondanza si rende disponibile per te.
Il cuore, come sempre del resto, indica la direzione.. e il respiro agito consapevolmente ti guida nel rendere concreto il processo…
con amore,
Alessandra Ruta
crescita ed evoluzione
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