Voci di fiducia
Voci di sfiducia
Comunque voci, che trascinano un giorno a destra, un altro a sinistra. A volte anche un’ora da un lato, un’ora dall’altro.
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E di tutte queste voci, nessuna sa pronunciare la verità del cuore che, in silenzio, aspetta che ci accorgiamo del reale senso di questo periodo.
“Io sono, in silenzio, andato via lontano per farti sentire il meno possibile l’influenza che ho su di te – disse il vecchio saggio alla donna che si era innamorata di lui.
Se rimanessi qui, accanto a te, tu saresti travolta dal chiacchiericcio delle emozioni, delle aspettative, della voglia di fare, per me.
Ma io non esisto. Io sono solo una figura tra tante, a cui tu dai connotazione di amore, perché hai bisogno di vedere ancora all’esterno quello che tu sei dentro ormai da tanto tempo.
Così, nel mio silenzio, io ti concedo la possibilità di guardarti e rimanere esterrefatta della tua stessa grandezza e bellezza. Ti impedisco di confondere la tua bellezza con la mia, ti regalo lo specchio più potente che ci sia.
Ma, sia chiaro – continua il saggio – questo silenzio non è un abbandono dal cuore. Perché entrambi nell’anima sappiamo che i chilometri e i distacchi energetici, nonché fisici e temporali, nulla possono quando le anime sono connesse da un cuore comune. Io ti privo della mente connessa a me, non del cuore, poiché quello non sarebbe mio potere, né compito farlo.
Nel cuore, mia dolce amata – si sbilancia il saggio – tu sei sempre il fiore più bello del mio vasto giardino.”
Entrambi sono la primavera, entrambi sono una promessa, entrambi sono già una realtà.
Ma come essere reali in tutto, anche nella materia?
Mi arrivano in soccorso i tarocchi. Immagini con cui gioco e che discutono con me sul mio sentire.
XX il Giudizio
3 di Coppe
Sette di Spade
XIV la Temperanza
Sta arrivando, è già arrivata la consapevolezza in noi. Tutto a livello cellulare si modifica, così come nel nostro cervello. Sentiamo l’amore che si avvicina, poi ci sfugge, poi si riallontana e nel frattempo noi ci ritroviamo con il nostro cuore che batte e ne scopriamo le potenzialità dorate che ha intrinseche.
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Ci accorgiamo che, in questo periodo di tanti cambiamenti, ciò che resiste davvero è solo la personale essenza di ognuno. Più vogliamo tenere in piedi qualcosa, più lei si allontana. Più crediamo di aver già nelle mani la concretezza, più qualcosa la ritarda, lasciandoci con le mani…vuote?
O con le mani…libere?
Perché quello che sta arrivando è davvero difficile da immaginare con le modalità sempre utilizzate. Abbiamo bisogno di essere disponibili, di non avere giudizio su ciò che ci accade, per poter ricevere ciò che desideriamo nella modalità che l’universo, nonché la nostra anima furbetta, sta scegliendo di darci.
Mani vuote significa avere lo spazio per accogliere ciò che arriva e che arriverà a livello relazionale, sicuramente. Attraverso lo scambio con gli altri. Attraverso il dedicarsi giorno per giorno ai richiami che provengono dall’esterno.
Ci sembra che ci allontaniamo dal nostro amato? Da chi vogliamo? Possiamo per un attimo, andare oltre questa illusione e fidarci di ciò che sta succedendo? L’integrazione si sta cucendo, ma desidera non lasciare all’interno residui di sabbia, terra, disordine che possano causare infezioni. Il nuovo tessuto è un tessuto pulito, che non nasconde niente, che non cela paura. Dunque ogni traccia di ombra ancora rimanente adesso deve essere vista e buttata fuori.
Sei stanca? Sei stanco? Non lo sei tu. Lo è la tua mente che pensa, progetta, sceglie e fa i conti senza l’oste, che sei tu stesso. Tu e il tuo progetto ampio scelto dalla tua anima. La mente ha scelto il percorso ma non ha chiesto al resto di te se eri d’accordo, se andava bene. E così, ne paga le conseguenze, scontrandosi con la realtà che le suggerisce che…non è lei a comandare. Mai lo è stata davvero e non lo sarà di certo adesso.
Possiamo allora comprendere, una buona volta, che i giochi politici mossi dalla nostra presunta intelligenza razionale non hanno il potere che riteniamo abbiano? Beh, anche se non lo comprendiamo, in ogni caso la ruota gira.
Gira.
Gira.
Tre volte.
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Tre cicli di cambiamento ravvicinati. Due in questo periodo prossimo. Due centrifughe in corso che si sommano e sembrano una. Riguardano più fronti. Una di assestamento dopo. Tutto questo per ripulire in virtù dell’integrazione sana, del mescolamento del maschile e del femminile, che non crei ricette amare, ma solo armoniche.
Dunque non spaventiamoci se adesso riceveremo qualche frustrazione perché le cose non stanno anando come speravamo. Ci sono queste ruote che devono girare, per ripulire ancora.
E poi…Godiamoci pure l’unione in pace 🙂
Ti guardo sempre, mia bella – conclude il saggio.
*Se desideri una lettura personalizzata, fai riferimento alla mia Pagina Facebook Psicologia Creativa e Pranoterapia
Noemi Fiorentino
Nota di Cammina nel Sole: Conosco Noemi Fiorentino e ho avuto il piacere di avere una sua lettura…lei è davvero una voce fuori dal coro una persona di rara sensibilità e sensitività…la sua lettura ha lasciato dentro di me un segno indelebile .. vera e sentita come poche …Grazie Noemi
Fonte : http://psicologiacreativa.net/non-prendere-impegni-ci-troviamo-presto/
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