Lunedì 28 ottobre, alle 4:38, Sole e Luna si abbracciano a 4°25′ dello Scorpione, segno della trasformazione, esattamente opposti a Urano, archetipo del cambiamento e dell’evoluzione. Anche Mercurio e Venere sono nel segno più enigmatico e profondo dello Zodiaco, rispettivamente a 26° e 24°.
E Mercurio, il prossimo 31 ottobre inizierà, a circa 27° dello Scorpione, il moto retrogrado, che continuerà fino al 21 novembre, quando riprenderà la sua corsa a 11° del segno, per uscire dalla zona d’ombra l’8 dicembre, e approdare nel Sagittario il giorno seguente.
Come sempre, consiglio a chi sa destreggiarsi con i temi natali e i simboli astrologici, di cercare sulla propria carta astrale in quale casa si forma il Novilunio, e quale settore è interessato dal passaggio di Urano e dal moto di Mercurio. (qui trovi il tutorial)
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Ma al di là dei dettagli tecnici, non c’è dubbio che siamo tutti coinvolti in una metamorfosi cosmica che ci rende inquieti e confusi, in cui siamo immersi indipendentemente dalla nostra volontà. Ognuno ne farà quello che può, in base al livello di consapevolezza a alla volontà di cambiare. Qualcuno forse nemmeno se ne è accorto, ed è impegnato a imprecare contro il destino avverso, la sfortuna, l’invidia altrui, e la scorrettezza dei politici. Qualcun altro sente parlare di salto quantico, numeri maestri, profezie e Nuova Era, e tenta di cavalcare l’onda, recitando mantra e partecipando a cerchi magici. E poi c’è chi ha scelto di incarnarsi qui e ora per accompagnare l’umanità intera nel Nuovo Paradigma, eppure va chiedendosi continuamente se non sia tutta un’illusione e se sia davvero suo compito fare il traghettatore di anime.
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Non è facile per nessuno, perché nessuno ci ha mai insegnato ad amare ciò che siamo e anzi, ci hanno fatto credere che qui, sulla Terra, le persone realizzate sono quelle che fanno i soldi, i figli e le vacanze ai tropici.
Ricevo ogni giorno tanti messaggi di persone che mi dicono di essere inquiete, tormentate, indecise, spaventate, e mi chiedono di guardare i loro transiti, e di aiutarle a capire cosa sta succedendo. E a queste persone rispondo dicendo che siamo tutti sulla stessa barca, che a turno dobbiamo remare, e soprattutto che dobbiamo avere fiducia nel disegno divino che c’è dietro questa tempesta perfetta, dalla quale riemergeranno solo coloro che hanno il coraggio di abbandonarsi ai flussi e ai riflussi.
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I transiti rappresentano quello che accade dentro di noi. Funzionano per risonanza morfica, non sono la causa degli eventi. L’astrologia è un linguaggio dell’Universo, un aiuto che ci è stato dato per comprendere il senso di ciò che accade. I transiti non ci danno risposte, né sentenziano un destino. Offrono invece la possibilità di capire, di leggerci dentro, di decodificare le emozioni. Ma il passo successivo, il viaggio nella caverna in fondo al mare, lo dobbiamo fare da soli.
Da quando Plutone, il Signore degli Inferi (non dell’Inferno nell’accezione cristiana, ma degli Inferi, nel senso di ciò che è interiore, profondo), è entrato nel segno del Capricorno, nel 2008, il viaggio è cominciato, inesorabile. Siamo stati trascinati giù, messi alla prova, destabilizzati. L’obiettivo era, ed è, destrutturare un sistema di credenze e di valori che si è sempre retto sulla paura, per ricostruire tutto sulla base di ciò che è vero, autentico e arriva dal cuore. Plutone, governatore dello Scorpione, rappresenta l’anima, e gli Inferi sono la psiche profonda, la zona in cui è conservata la memoria sotterranea, quella che non può essere ricordata né verbalizzata, e quindi nemmeno rimossa. Tutto quello che ci è accaduto nei primi due anni di vita è depositato in questa memoria, che è gestita dalla sede delle emozioni per eccellenza, l’amigdala. Prima dei due anni, infatti, l’ippocampo, che “gestisce” la memoria esplicita, non è ancora formato. L’amigdala ci fa rispondere impulsivamente agli stimoli esterni con la famosa reazione Fight or Flight, ovvero: combatti o fuggi. Non c’è dialettica che tenga con questo tipo di reazioni. E tutte le nostre dinamiche comportamentali da adulti, dipendono dalla memoria immagazzinata nel corpo nei primi due anni di vita. Nel corpo! E questo dovrebbe già dirci moltissimo sul significato della malattia e degli incidenti (a tale proposito, vi invito alla Conferenza che terrò al CIDA, a Milano, il 10 novembre, dove parlerò proprio di come i simboli astrologici possono aiutarci a comprendere il valore e il messaggio della malattia). Il corpo ha immagazzinato la memoria sotterranea e ce la restituisce sotto forma di emozioni…
Come disse magistralmente Jung, “Rendi conscio l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.”
Le nostre reazioni automatiche, le abitudini che non riusciamo ad abbandonare, gli schemi che si ripetono, sono connessi al contenuto della memoria sotterranea. Ed è laggiù, nei sotterranei, che dobbiamo andare, SE VOGLIAMO CHE QUALCOSA CAMBI!
Mercurio, nel mito, è l’unico dio che può viaggiare tra il mondo visibile e quello invisibile. Può scendere negli Inferi, accompagnarci chiunque, e risalire alla luce. Chi più di lui è in grado di guidarci laggiù? Chi più di un Mercurio in Scorpione, per giunta retrogrado, può farci da guida nei meandri della memoria più recondita e profonda? Approfittiamo, dunque, del suo moto retrogrado, per fare il viaggio più eccitante e importante della nostra vita, quello dentro noi stessi! Mercurio retrogrado non è solo quello che causa i ritardi, o gli intoppi durante gli spostamenti, o ci rende più difficile comunicare, o quello con cui è sconsigliato firmare contratti. Mercurio retrogrado è soprattutto quello che mette in crisi l’emisfero sinistro, il lato logico-razionale, per lasciare spazio all’emisfero destro, il canale con cui l’anima ci parla, il lato emozionale.
Le emozioni sono il ponte tra la mente e il corpo! E tutto quello che dobbiamo fare adesso è ascoltarle, accoglierle, lasciarle fluire. Tutte. Soprattutto quelle che non ci piacciono: la rabbia, il dolore, il disprezzo, la paura, la tristezza. Le emozioni ci raccontano delle nostre ferite, ci mettono di fronte alla verità. Sono l’energia che emaniamo, e con la quale attraiamo persone ed eventi. Se vogliamo cambiare il tipo di persone e di eventi che attraiamo, dobbiamo modificare la frequenza che emaniamo, e per fare questo dobbiamo modificare le nostre emozioni profonde. Non è qualcosa che può fare la mente razionale, è evidente. Il pensiero positivo non ha alcun potere, se nel profondo la vibrazione è negativa.
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L’unica strada verso la salvezza, dunque, è la connessione con l’anima. Dobbiamo scendere in profondità, e ritrovarla: è l’anima che ha scelto il percorso terreno, è lei che sa qual è la destinazione.
Il cambiamento ci sarà, con o senza il nostro permesso. E sarà a volte improvviso, inatteso, spiazzante. Noi abbiamo sempre una scelta: accoglierlo, o irrigidirci nelle vecchie, rassicuranti dinamiche. In ogni caso, dovremo accettare le conseguenze delle nostre scelte. Più ci opponiamo al cambiamento, e più saremo travolti dagli eventi. Se davvero vogliamo che le cose cambino, dobbiamo cambiare il modo in cui affrontiamo la vita. Ricordiamoci che la tanto citata (spesso impropriamente!) legge del karma è la legge di azione e reazione. Questo significa che se noi impariamo a RE-AGIRE in modo DIVERSO da come abbiamo fatto finora, cambiamo anche il nostro destino!
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Il viaggio negli Inferi è necessario proprio per avere accesso a quella memoria profonda e inaccessibile alla mente conscia, che ci apre le porte del cambiamento. Non è un viaggio divertente e spensierato, e non si può fare con leggerezza. Non possiamo pensare di farlo mentre abbiamo altre priorità, come trovare il principe azzurro o fare carriera, non possiamo aspettarci che qualcuno lo faccia per noi, né possiamo portare con noi l’ego, che farebbe di tutto per fermarci. Per scendere da Ade, ci vuole una grande onestà con sé stessi e un grande coraggio. Non è per tutti.
Bisogna lasciare fuori l’autocelebrazione, l’indulgenza, il bisogno di riconoscimento, la paura della solitudine, la paura della morte. Scendere nell’Ade è morire. Per rinascere dentro una nuova pelle.
E per chi ce la farà, potrà essere comunque molto doloroso lasciare andare coloro che in questa vita hanno scelto di non fare il salto.
La Luna Nuova di lunedì 28 si forma nella mia XII casa, appena dietro la mia Venere e il mio Ascendente, esattamente opposta al mio Saturno, sul quale troneggia Urano. Nettuno passeggia da un po’ sul mio Nodo Nord in Pesci e lo farà fino alla fine del 2020, in perfetta sincronicità con il ritorno di Chirone. Per chi si diletta con l’astrologia, sarà chiaro che non ho scampo. Abituata da sempre a stare con Ade, un po’ Persefone e un po’ Orfeo, sto facendo l’ennesimo viaggio e tentando un’altra resurrezione, ritrovandomi a tratti cenere, e a tratti fenice.
Amo questa stagione, questa Luna e questo viaggio, e come Mercurio psicopompo, spesso accompagno gli altri al cospetto di Ade, consapevole che nulla sarà mai abbastanza in questa vita, se non si riesce a donare conforto, offrire ascolto e allungare una mano a chi ha più paura o meno coraggio, eppure non si arrende e chiede aiuto.
Da soli non andiamo da nessuna parte. Questa è un’altra grande Verità scritta nelle stelle. Con Amore e per Amore, possiamo andare dappertutto.
Meravigliosa rinascita a tutti noi!
Roberta Turci
N.B. Se vuoi una guida per fare il tuo viaggio, scrivimi per una consulenza di astrologia karmica ed evolutiva, per una sessione di psicogenalogia e costellazioni familiari, o per vivere l’esperienza della regressione evocativa: roberta.turci@gmail.com
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