Avremo la prima Luna Nuova del 2021 nella prima mattina del 13 gennaio alle ore 6.02 italiane, nel segno del Capricorno a 23°
La nostra Italia si è coperta di neve e nel resto del mondo infuria la bufera non solo climatica; questo gennaio 2021 apre il nuovo anno sotto venti di gelida burrasca. Dopo il silenzio e forse per alcuni, ritiro e riposo di fine anno in cui il cielo sembrava mostrare un attimo di tregua, questo Novilunio riapre i riflettori su dinamismo e un bel po’ di agitazione, neanche troppo velata. Si riaccendono gli animi e vedremo come il passaggio di Marte – appena entrato nel Toro il 6 gennaio – inizierà a muovere i primi moti di grande conflittualità generale. Sia per quello che vediamo intorno a noi a livello collettivo, sia per quanto riguarda il nostro intimo, nel settore/Casa Astrologica del nostro Tema Natale in cui andrà a posizionarsi.
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E’ un passaggio molto importante, perché da fine giungo 2020 al 5 gennaio 2021, Marte è sostato nel suo Domicilio Primario in Ariete, e a livello simbolico personale, si è posizionato in un vostro settore della carta in questi ultimi sei mesi. Precisamente è stato dove avete il segno dell’Ariete (tra i 15° e i 30°) a sollecitare quel determinato settore, e a chiederci di portare avanti la nostra parte di volontà affermativa. Non sempre però la nostra volontà è matura e non egoica, e soprattutto muovendoci in un mondo sociale e relazionale, la nostra volontà e azione (Marte), incontrerà altre “volontà” intorno a sé con cui confrontarsi e da questo incontro/scontro, che potrà scaturire rabbia, reazione, controllo, tensione, esplosione o implosione. Ora Marte percorrerà tutti i 30° del segno del Toro fino al 4 marzo 2021, tornando alla sua normale velocità diretta (e non più alla lunga stazionarietà in un segno come negli ultimi sei mesi), e nel compiere questo cammino s’interfaccerà in maniera dinamica (in quadratura), al segno dell’Acquario dove abbiamo Saturno, Giove e Mercurio. (Mercurio proseguirà questo dialogo acceso con Marte fino a marzo, perché sarà in moto retrogrado a breve, rimandando in Acquario fino a metà marzo).
L’archetipo del femminile in Astropsicologia
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Dove avete il segno del Toro nel vostro Tema Natale?
Avete altri segni fissi nel Tema – Toro, Leone, Acquario e Scorpione – perché è lì che sia Marte e Urano in Toro, che Giove e Saturno in Acquario e in ultimo Mercurio fino a marzo 2021, batteranno il chiodo, per farvi uscire da certe “fissazioni”, o vi daranno filo da torcere negli imprevisti e nei cambi di rotta repentini. Marte stazionerà in questa posizione fino ai primi di marzo, agitando le acque e chiedendoci più determinazione, chiarezza di comunicazione, pianificazione, imparando però a mollare la presa e uscire da alcune rigidità se dovessimo non essere in grado di abbracciare cambiamenti revisioni e elasticità necessarie. Anche perché il Toro, (esilio di Marte), mal sopporta il conflitto, sarà un passaggio difficile per questo periodo per tutto ciò che verrà trattenuto e non rielaborato, più che “sputato fuori”, ingoiato, tipica parola Taurina, che trattiene finché può, e poi quando vede rosso……. si salvi chi può. Ognuno si costruisca scialuppe di salvataggio qualora la tensione del sistema nervoso e dello stress dovesse salire, soprattutto se pianeti e segni Fissi nel tema.
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Questa Luna Nuova apre dunque un’atmosfera piuttosto dinamitarda, tra trattenimento e esplosione, del nostro mese lunare, in cui l’apice di Plenilunio sarà il 28 gennaio in Leone, fino arrivare alla fine del ciclo calante il 10 febbraio 2020. Per uscire un attimo… da tutti gli aspetti astrologici (alla fine dell’articolo grafico e dettagli), ecco alcune parole e immagini di quello che si muove a livello sottile intorno a noi. Come potremo coniugare in una collaborazione efficace, questa parole apparentemente opposte tra di loro?
Questa io la vedo la domanda, non solo di questo ciclo lunare, ma dell’anno intero che si apre con questo primo Novilunio del 2021.
LIBERTà REGOLA RIBELLIONE STRUTTURA
DISCIPLINA REAZIONE RABBIA NOVITà
GENIO INTRANSIGENZA URGENZA FOLLIA
IDEE NERVOSISMO INTOLLERANZA RIGIDITà
INDIVIDUALISMO APPARTENENZA PARTECIPAZIONE
RESISTENZA
Siamo di fronte ad un mese lunare che si preannuncia molto dinamico, in quanto le forze in gioco sono contrastanti tra di loro e i pianeti formeranno aspetti dissonanti. La spinta al cercare di divincolarci da certe regole e forzature è più che mai accentuata da questa combinazione di elementi tra Aria (Acquario/pensiero/intelletto) e Terra (Toro/materia/corpo), ma lo sbocco non è immediato, anzi. Cosa succede quando tentiamo di opporci a qualcosa in tutti i modi, senza aver però esattamente chiaro quale sia il successivo Piano B? Succede che ci agitiamo come dei matti perché non ci va più bene il vecchio abito, così tanto ci dà fastidio che lo tiriamo e strappiamo da tutte le parti, presi da moti di rabbia e insofferenza, pur di togliercelo, ma a quel punto, lo sciupiamo e roviniamo, invece di ringraziarlo per il tempo che ci ha tenuto compagnia… e infine ci troviamo nudi. Non abbiamo ancora l’abito successivo da indossare. Non parlo solamente nella fase mondiale di crisi e malattia, in cui tutti ci troviamo da quasi 12 mesi, ma parlo di tutti i cambiamenti, di cui l’archetipo di Saturno (tempo, sistema, pazienza, perseveranza, costruzione) e Urano (rinnovamento, destrutturazione, innovazione, impazienza) si incaricano di mostrarci in cielo.
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Si dice che dopo un grave lutto, ci siano almeno cinque fasi da superare prima di tornare a vivere: La fase della negazione e del rifiuto, la fase della rabbia, la fase del patteggiamento/contrattazione, la fase della depressione e la fase dell’accettazione che precede la rinascita.
Le prime due fasi la abbiamo passate tutte nel fatidico 2020. Ricordo molto bene il nostro febbraio quando increduli da quello che si stava preparando nel mondo, ci sembrava di vivere in un film di fantascienza, in bilico tra una vacanza forzata, uno sgomento senza parole, e un canto al balcone patriottico, e ricordo anche molto bene la rabbia dopo l’estate (il risveglio di Marte in Ariete), le lotte e ribellioni dopo i primi mesi del trauma, il tentativo di svolta e nuova speranza subito crollato con l’inizio dell’autunno/inverno. Adesso grosso modo, potremo trovarci a metà strada tra la fase del patteggiamento e quella della depressione, quindi la terza e quarta fase, prima dell’accettazione e rinascita finale. Stiamo cercando nostro malgrado di comprendere esattamente l’accaduto (ci sono molteplici verità e il cercarla ostinatamente uno contro l’altro non è certo la via), siamo ancora molto arrabbiati e anche terrorizzati di finire in una lunga fase depressiva (a livello di economie mondiali e a livello umano personale). Ovviamente, come spesso dico, parlo di transiti a livello collettivo, e ognuno di noi può essere stia bene e sia felice (anzi me lo auguro!), e non sia affatto depresso, ma è immerso, non potendo vivere in un altro pianeta, in un mood generale di questo tipo, riflesso dai simboli dei cielo sopra le nostre testa, di cui i pianeti si fanno portatori.
Il Sole e la Luna in Capricorno si congiungono a Plutone e ancora una volta ci sottolineano, con l’atmosfera di trasformazione/morte/cambiamento, di alcune “vecchie forme di esistenza” non torneranno più. Sta davvero avvenendo un lutto del “mondo di prima”, e questo dovremo imparare nostro malgrado ad accettarlo. Che sia meglio o peggio, non ci è dato di saperlo (anche se ora ricordiamo solo il meglio, perché non siamo ancora usciti dal tunnel). Plutone in Capricorno ci sta conducendo in questa notte buia di assenza di Luna, in cui mettere lo spicchio dell’intento di qualcosa che vorremmo vedere crescere per la nostra vita. Adesso. Anche se non possiamo programmare, anche se il futuro ancora una volta pare fosco. Proviamoci. Qualcosa che parli alle nostre vere priorità, all’essenza poco visibile alla luce di tutto ciò che per noi è vitale e sacro, qualcosa che ha a che fare con una nostra verità intima e profonda. Forse poco comprensibile agli altri, ma che dev’essere chiara per noi e farci sentire aderenti. Intatti.
Prosegue il discorso aperto dall’ultimo Plenilunio nel Cancro, perché Plutone è un grande femminile (governa lo Scorpione) e ci chiede di fare spazio e accogliere: noi possiamo mettere il nuovo se lasciamo andare il vecchio. Fluire ancora nell’acqua del sentimento (l’Elemento Acqua è il grande assente (solo Nettuno in Pesci) di questo cielo ed è per questo che non dobbiamo scordarlo), non dimenticare di essere teneri e più clementi con noi, meno esigenti e duri in questo inverno appena iniziato.
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Una doppia sottolineatura dunque del vecchio abito che non ci sta più, anche se ci siamo sforzati di rammendarlo prima di gettarlo via, dovremo imparare a ringraziarlo e non lasciarlo con rabbia. Qualsiasi cambiamento ora ci è richiesto compiere nella nostra vita personale (lavoro, relazione, casa, situazione affettiva), proviamo a farlo con lentezza e immensa tenerezza. Proviamo a sintonizzarci su ogni passaggio – abbiamo visto che le fasi del lutto sono tante, e ogni cambiamento è un piccolo lutto di qualcosa che si lascia – senza paura di “sentire troppo”, solo così il passaggio potrà essere davvero compiuto. Accorgiamoci se stiamo scappando o reagendo a qualcosa, invece che agendo e scegliendo con responsabilità e fiducia.
Avevo detto nel mio precedente articolo sulle “non previsioni del 2021”, che forse solo dalla prossima primavera si intravvedeva un vero spiraglio più concretamente ottimista di cambiamento ( l’ingresso di Giove in Pesci a metà maggio) – e ovviamente spero sia prima, molto prima – ma senz’altro questo gennaio e un bel pezzo di febbraio, portano in sé aspetti dinamici e conflittuali, che spaccano il mondo in molte metà che frammentate, dovranno tornare a una nuova unità di senso.
Saturno nel mito – Cronos – viene incaricato dalla madre di evirare il padre – Urano, il dio dei cieli – per salvare i suoi fratelli, i Titani, a cui Urano non permetteva la vita uccidendoli appena nati, perché imperfetti e “brutti”. Cronos/Saturno, nonostante il compito fosse duro per la sua età (è ancora piccino compie questo atto eroico di grande responsabilità), riesce a interrompere questa catena e sarà lui a dare il via al tempo maturo della Coscienza.
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Ma perché Urano uccideva i suoi figli? Urano rappresenta a livello simbolico, l’Idea prima della materia, l’ideale assoluto che la mente può avere prima di mettere, come si sul dire, “le mani in pasta” e accorgersi della difficoltà del passare dalle idee ai fatti. Infatti Urano che governa i cieli e l’immensità della volta celeste, copulando con Gea, madre terra, mal accetta la forma imperfetta che si viene a creare dalla loro unione. Fare spesso è faticoso per chi ha un Urano che ha fretta di realizzare idee, che poi finiscono per rimanere astratte. Per questo l’incontro mitico tra Saturno e Urano, si traduce in un gesto così forte come la castrazione di Urano da parte di Saturno. A livello simbolico, il limite del nostro corpo fisico, la realtà fatta e finita (Saturno), castra e blocca l’ideale senza tempo, spazio né limiti terreni della mente (Urano), ma c’è bisogno di questa frustrazione e di questa cesura, per poter creare ciò che armonizza i due estremi: dall’evirazione di Urano, il cui fallo viene gettato nell’oceano, nasce Venere. Venere finalmente può mettere insieme gli opposti, integrare la polarità e aiutarci nella scelta dei valori, conciliare il femminile e maschile in cui siamo immersi tutti noi dal momento in cui nasciamo in un corpo fisico. Venere è la perfezione che si può raggiungere solo nell’arte, ma nella vita vera dovremo accettare l’imperfezione di esseri “finiti” e con un corpo fisico che si trasforma, invecchia e si ammala.
La perfezione può essere vissuta nell’Amore. Solo l’amore può amare ciò che è imperfetto e trascendere il conflitto umano. Ce lo insegna la storia in tutti suoi racconti epici, mitici e poetici, ce lo da racconta Shakespeare in Romeo e Giulietta, Maria nel suo amore per Gesù, Madre Natura nel suo amore per noi umani.
L’amore unisce, è l’unica forza che può farlo sopra ogni cosa. L’amore trascende la dualità.
La mente separa ciò che non è spiegabile se non con il sentimento, nessuna parola ordinata in fila anche nel migliore linguaggio possibile, potrà spiegare a qualcuno che non ci capisce cosa proviamo, e perché lo proviamo. Solo attraverso la vera empatia e l’amore per un altro essere, possiamo sentire, forse, cosa prova e con il nostro amore, farlo sentire capito.
Per questo Urano deve passare dalla simbolica castrazione di Saturno, per uscire dalla prigione delle sua mente ideale che instancabile non si placa mai nella ricerca continua, per scendere a patti con ciò che la mente non può controllare: la vita stessa, l’amore e Venere, principio femminile a cui darà vita.
E infatti in questo Novilunio il pianeta che riceve un bellissimo trigono di Urano in Toro , è proprio Venere in Capricorno, una Venere ferita sempre da Saturno in qualche modo (Capricorno governa Saturno), che ha dovuto accettare la sua fragilità e renderla la sua forza e dignità e ci chiede lo stesso: rialziamoci con le nostre forze guardando verso il futuro (Urano) e anche se ci saranno ancora momenti difficili e di assesto di questo nuovo mondo, noi siamo pronti a solcarlo.
Buon Novilunio a tutti voi,
Anna Elisa Albanese
TEMA DI LUNA NUOVA, 13 GENNAIO 2021 ALLE ORE 6.02 ITALIANE
Sole, Luna e Plutone congiunti in Capricorno in quadratura (applicante) a Urano e Marte in Toro.
Saturno, Giove e Mercurio congiunti in Acquario in quadratura a Marte e Urano in Toro.
Venere in Capricorno in trigono a Urano in Toro. Aspetto positivo a mostrare la zona di pacificazione del conflitto di Saturno e Urano, che trovano armonia in Venere. Amore, bellezza, rinnovamento valori e ideali in vista di una nuova situazione di benessere.
Gli aspetti tensivi che Marte in Toro inizierà a compiere perdureranno su Saturno, Giove e Marte fino almeno al 21 febbraio 2021 – data in cui non solo Mercurio riprenderà il moto diretto dopo la retrogradazione iniziata a fine gennaio, ma Marte in Toro sarà in trigono a Plutone e terminerà con il passaggio negli ultimi gradi del segno, allentando la tensione precedente con i pianeti in Acquario.
Ancora ci aspetta un periodo altalenante, ma in prospettiva di mutamento continuo, colpi di scena, cambi di idea, movimento, e inquietudine, che però come tutte le onde del mare in tempesta, muovono bene le stagnazioni sui fondali.
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